Il racconto del mio viaggio ad Aosta inizia con una telefonata. Era un caldo sabato pomeriggio a Torino, le 18 circa, e stavo facendo una passeggiata in Piazza d’Armi. Uscivo da due settimane molto stressanti sia dal punto di vista lavorativo sia personale e volevo passare la domenica fuori Torino per staccare un po’.
Prendo il telefono e chiamo il mio amico Stefano (mio compagno di viaggio a Lione). “Ciao Ste, sono indeciso se andare alla Sacra di San Michele o ad Aosta domani”. Risposta di Stefano: “Andiamo ad Aosta!”. Penso che anche lui volesse scappare un giorno da Torino 😀 Non conoscendo minimamente Aosta, la sera ho cercato su Google il classico “Cosa vedere a…”, giusto per avere un’idea generale di cosa la città avesse da offrire.
Così, il giorno seguente, ci siamo incontrati alle 8 del mattino alla stazione ferroviaria di Porta Susa, da dove abbiamo preso un treno per Ivrea. Da Torino non c’è un treno diretto per Aosta: bisogna arrivare a Ivrea, dove sullo stesso binario vi aspetta un altro treno diretto ad Aosta, in partenza pochi minuti dopo.
Cosa vedere ad Aosta
Aosta sorge più o meno al centro della Valle d’Aosta, in una vallata attraversata dal fiume Dora Baltea. È circondata da montagne e uno degli affluenti della Dora Baltea, il Buthier, attraversa la città.
In antichità, l’area geografica è stata abitata dai Salassi, una popolazione di origine celtica. Dopo la Seconda Guerra Punica, l’attenzione dei Romani si spostò verso la Pianura Padana e le Prealpi, che potevano essere un’ottima difesa naturale contro le invasioni barbariche. I Romani invasero l’area, sottomettendo i Salassi, e fondarono la città di Augusta Praetoria Salassorum, di cui restano molte testimonianze nel centro storico della moderna Aosta.
Piazza Émile Chanoux
Arrivati in perfetto orario ad Aosta, abbiamo imboccato la strada che dalla stazione ferroviaria porta a Piazza Émile Chanoux. È la piazza principale di Aosta, dove si trova l’Hôtel de Ville, il municipio della città. È un edificio neoclassico con due sculture alla base, che rappresentano i due corsi d’acqua che scorrono vicino alla città: la Dora Baltea e il Buthier. Sul tetto vi sono, invece, un orologio e una meridiana.

Piazza Émile Chanoux

Hôtel de Ville

Statua della Dora Baltea, Aosta

Aosta, Statua del Buthier
Porta Praetoria
Prima di iniziare il nostro tour, ci siamo diretti all’Ufficio Turistico di Aosta, che si trova proprio dove sorge la Porta Praetoria. Tra le poche informazioni sulla città che avevo raccolto la sera prima, vi era quella che alcune delle attrattive di Aosta sono accessibili solamente comprando un biglietto cumulativo del costo di 7 euro, acquistabile presso l’Ufficio Turistico. Il biglietto cumulativo ha la validità di un anno dal giorno di acquisto e dà diritto a un accesso per ogni attrattiva inclusa (quindi se non si visitano tutte, quelle che restano possono essere visitate entro l’anno con lo stesso biglietto).

Ufficio turistico di Aosta presso la Porta Praetoria
Porta Praetoria è la porta orientale della città di Augusta Praetoria Salassorum e risale al 25 a.C. È costituita da due serie di archi: i due archi centrali sono più grandi ed erano destinati al passaggio dei carri, mentre i due laterali più stretti servivano a far passare i pedoni. Ai lati vi sono le due torri difensive (l’ufficio turistico ha sede proprio dentro una di esse). Gli archi sono realizzati con blocchi di ardesia, estratta dal letto della Dora Baltea.

Porta Praetoria
Basilica paleocristiana di San Lorenzo
Poco lontano dalla Porta Praetoria, si trovano i resti della basilica paleocristiana di San Lorenzo. È a croce latina e all’interno è possibile vedere i resti di vari ambienti liturgici e di alcune tombe. Fu eretta nell’area dell’antica necropoli romana, sopra le tombe dei primi martiri.

Basilica paleocristiana di San Lorenzo
Colleggiata di Sant’Orso
Proprio di fronte alla basilica paleocristiana, sorge la Colleggiata di Sant’Orso. La piazzetta è dominata da un alto campanile romanico del XII secolo, staccato dalla chiesa che si trova di fronte. Il complesso di Sant’Orso è costituito da una chiesa, il palazzo del Priorato e da un chiostro, accessibile al lato della chiesa.

Campanile romanico della Colleggiata di Sant’Orso

Chiesa di Sant’Orso

Palazzo del Priorato di Sant’Orso
Pur essendo semplice al suo interno, la chiesa mi è piaciuta molto. Da vedere assolutamente sono il coro in legno del ‘400, il soffitto con gli archi sempre in legno, gli affreschi e la cripta. Una cosa che mi ha colpito all’interno della chiesa è stato il raggio di luce che entrava da una delle finestre, creando un effetto particolare all’interno della chiesa stessa. Non so quante foto abbia scattato a quel raggio di luce! 😀

Interno della chiesa di Sant’Orso

Cripta della chiesa di Sant’Orso
Entrare nel chiostro di Sant’Orso significa fare un salto temporale nel Medioevo. Ci si trova all’interno di un cortile con un porticato. I capitelli e le colonne sono realizzati in marmo bianco; ma perché sono scuri? Hanno questa colorazione, perché è stata passata una vernice scura a base di cenere per renderli impermeabili. I capitelli sono diversi gli uni dagli altri e raffigurano scene del Nuovo e del Vecchio Testamento, momenti della vita di Sant’Orso, personaggi e animali fantastici.

Cortile del chiostro di Sant’Orso

Chiostro di Sant’Orso

Capitello del chiostro di Sant’Orso

Campanile visto dal chiostro di Sant’Orso
Arco di Augusto
Lasciata la Colleggiata di Sant’Orso, abbiamo percorso Via Sant’Anselmo fino all’Arco di Augusto. Si trova in asse con la Porta Praetoria ed è stato costruito nel 25 a.C., dopo la vittoria dei Romani contro i Salassi. Se guardate bene in foto, noterete un crocifisso posto sotto l’arco. È stato aggiunto nel Medioevo, quando l’Arco di Augusto divenne luogo di processioni per chiedere protezione contro le continue inondazioni del vicinissimo fiume Buthier. Quello che c’è oggi, però, non è il crocifisso originale del ‘400, ma una copia; l’originale è custodito al Museo dei tesori della Cattedrale di Aosta.

Arco di Augusto
Ponte romano
Continuando a camminare per una cinquantina di metri, s’incontra il ponte romano, costruito nello stesso periodo dell’Arco di Augusto.

Ponte romano
Visto il ponte, siamo tornati indietro verso il centro di Aosta, alla ricerca di un supermercato aperto. Comprato il necessario per pranzare, siamo tornati vicino alla piazzetta della Colleggiata di Sant’Orso, dove ci siamo “accomodati” all’ombra di un grande albero. La bellezza delle cose semplici: due amici, un albero a farci ombra, un panino (anzi, più di uno) e tanta voglia di esplorare.
Teatro romano di Aosta
Finito il pranzo, ci siamo rimessi in marcia. Tornati alla Porta Praetoria, abbiamo girato a destra e lì ad attenderci c’era il teatro romano. Fu costruito qualche decennio dopo la fondazione della città, sotto l’imperatore Claudio.

Teatro romano
Delle sue facciate, ne resta solo una alta circa 22 metri, con arcate e tre ordini di finestre di varia grandezza. Girando tra i resti del teatro, è ben riconoscibile una parte della scalinata della cavea, che poteva contenere fino a quattromila spettatori.

Cavea del Teatro romano

Resti del Teatro romano
Cattedrale di Aosta
Lasciato il teatro romano, abbiamo percorso diverse strade del centro storico di Aosta alla volta della Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Giovanni Battista. La Cattedrale si presenta all’esterno con due altissime torri campanarie e una facciata molto decorata. Queste decorazioni, risalenti al Cinquecento, raccontano alcuni episodi della vita di Gesù e della Madonna, tra cui l’Assunzione di Maria, a cui la Cattedrale è dedicata, rappresentata sulla lunetta posta sopra il portone principale.

Cattedrale di Aosta

Dettaglio dell’Assunzione di Maria, facciata della Cattedrale di Aosta
All’interno, la Cattedrale si presenta invece più semplice con pareti bianche, a eccezione di alcune cappelle con affreschi del Cinquecento (ad esempio la Cappella dei baroni di Cly).

Interno della Cattedrale di Aosta

Affreschi della Cappella dei baroni di Cly
Criptoportico forense
Proprio adiacente alla Cattedrale di Aosta si trova una delle attrattive della città più particolari: il Criptoportico forense. È costituito da una galleria interrata a due navate, divise da delle arcate, i cui pilastri sono realizzati in travertino.
Non si sa ancora con certezza quale fosse la sua funzione. Si sa di certo che aveva una funzione strutturale, a causa di un dislivello del terreno nell’area dell’antico foro. C’è chi ipotizza che fungesse da zona di transizione tra la zona sacra e quella dove si svolgeva la vita pubblica. La galleria è illuminata da finestrelle, che assicurano un ricambio dell’aria e una temperatura costante durante tutto l’anno. A rendere ancora più suggestivo il luogo, è senza dubbio l’impianto d’illuminazione che è stato aggiunto nei giorni nostri.

Criptoportico forense
Altre cose da vedere ad Aosta
Usciti dal Criptoportico forense, avevamo ancora abbastanza tempo per gironzolare tra le strade del centro storico di Aosta, quasi tutte pedonali. Camminando, abbiamo incontrato la Croce di Calvino (chiamata anche Croix de Ville), eretta nel Cinquecento in ricordo della cacciata dei calvinisti dalla Valle d’Aosta.

Croce di Calvino (Croix de VIlle)
Oltre alla Croce, s’incontrano varie torri, come ad esempio la Torre del Lebbroso e quella di Bramafam. Abbiamo anche avuto il tempo di fare una visita al Museo Archeologico di Aosta, incluso nel ticket di 7€.

Torre del Lebbroso

Torre (o Castello) di Bramafam
Aosta è una città che si visita tranquillamente in una giornata, in realtà anche meno, e se avete a disposizione un’automobile, sarebbe ideale unire la visita ai tanti castelli presenti in Valle d’Aosta; potrebbe essere un’idea per un bel weekend tra i monti (Per maggiori informazioni sui luoghi d’interesse della Valle d’Aosta, consultate il sito ufficiale dell’ente del turismo).
26 Comments
Un weekend ad Aosta ci piacerebbe molto, la convenzione a 7 euro della durata di un anno poi risulta molto conveniente.
Sì, è molto conveniente. Fino a un paio d’anni fa, i monumenti erano tutti gratuiti, poi hanno introdotto il ticket. Comunque ne vale la pena 🙂
Aosta è una di quelle città che mi hanno fatto battere il cuore. Non solo perché mi è piaciuta, ma anche per la bella atmosfera che vi si respira.
Avevamo un hotel (orrendo) a due passi dal centro, che ci ha permesso di godere appieno della città. Visite, passeggiate serali, lo spettacolo suoni e luci al teatro romano… Poi ad agosto, abbiamo trovato il centro invaso della Fiera di Sant’Orso, una vetrina molto suggestiva sull’artigianato e la gastronomia!
A presto,
Claudia B.
Doveva esserci una bella atmosfera in quei giorni di festa 🙂
Io sono stata in gita secoli fa! Ricordo solo l’arco di Augusto e tanto caldo. Ora scopro che ci sono davvero tante cose da vedere perciò vorrei tornare magari per fare anche trekking nelle montagne attorno 🙂
Io personalmente non conoscevo Aosta e devo dire che mi ha sorpreso parecchio. Molto carina, quindi ti consiglio di farci un pensierino. Certo, la Valle d’Aosta offre tante attività all’aperto, parchi, castelli, per organizzare un bel weekend.
Aosta l’ho visitata anni fa in gita scolastica. Direi che è ora di tornare! Sicuramente una ragione per tornarci è il Criptoportico forense che sono sicura di non aver mai visto!
Devo dire che il Criptoportico forense è molto suggestivo, una delle cose che mi ha colpito di più 🙂
Una città che proprio non conosco e che mi piacerebbe visitare. Non pensavo neanche che fossa così piena di luoghi così interessanti. Mica male passarci un week end !
Neanche io la conoscevo e mi ha sorpreso 🙂
Sono stata ad Aosta nel lontano 2007, e i miei ricordi sono ormai un po’ sbiaditi (e poi all’epoca avevo ancora la macchina fotografica con il rullino!), quindi mi piacerebbe tornare e visitarla per bene con la Card che hai consigliato!
Grazie a te ho scoperto questo luogo che manca tra i miei viaggi. Da visitare prima o poi.
È davvero carina da visitare. Te la consiglio 🙂
Mai stati ad Aosta (a dire la verità mai stati in Valle D’Aosta…) ma dal tuo post sembra una città davvero bella ed interessante! ?
Ciao Erica! Anch’io non ci ero mai stato e non la conoscevo molto, ma mi ha sorpreso parecchio 🙂
Che meraviglia! Bellissimo post, bellissime foto! Inoltre Aosta a me fa impazzire, mi piace molto come città.
grazie per questo post!
Grazie mille Sandra! 🙂 🙂
Wow! Non sono mai stata ad Aosta, mi piacerebbe ma l’occasione ancora non è capitata. La trovo coinvolgente e di grande bellezza storica e architetturale 🙂
Ciao Elisa! Sì, è una bella città e mi ha sospreso molto. Ti consiglio di farci un pensierino 🙂
Sono stata ad Aosta un mesetto fa circa, per la prima volta.
Purtroppo ero lì per lavoro e quindi ho potuto vedere pochissime cose, circa la metà di quelle che tu hai descritto nell’articolo.
Devo proprio tornarci e visitarla per bene 🙂
Ciao Camilla! So bene si cosa parli. La stessa cosa mi è successa a Malta. Ci sono stato per lavoro, l’ho girata tutta in auto tra un appuntamento e l’altro, ma ho visitato davvero poco. Ti consiglio di tornare ad Aosta, è proprio carina da vedere 🙂
Bellissime le foto!
La valle d’aosta in generale è una regione che non ho mai visitato e Aosta mi attira molto, a misura d’uomo e con carattere! 😀
Ciao! Ti ringrazio per il complimento 🙂 Sì, Aosta è proprio a misura d’uomo, pensa che il centro storico è quasi tutto pedonale. Pur essendo piccola, ha tanto da vedere! 🙂
Certo che pare veramente la fuga perfetta per chi ha poco tempo ma tanta voglia di esplorare.
Le foto sono splendide e me ne sono bastate un paio per convincermi che “Sì, voglio assolutamente andare ad Aosta!!!!”
Grazie mille Zineb! 🙂 Non te ne pentirai 😉
sono andata in vacanza in montagna per anni e aosta era sempre una tappa obbligata perchè era vicina al campeggio. mi piace molto come città e trovo molto ben fatto questo itinerario. e poi io adoro l’arco di augusto perchè ho studiato archeologia 😉
amrita / audrey in wonderland