La Puglia sorprende sempre, soprattutto se si toccano delle aree poco conosciute al turismo di massa. Questa volta sono tornato sui Monti Dauni dopo l’esperienza dello scorso giugno, facendo tappa a Biccari, in occasione del press tour “Biccari Natura in festa“. Oltre a Biccari ho avuto modo di visitare altri borghi nei dintorni, tra cui Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore e Alberona.
Altra grande protagonista di questo viaggio è stata la natura e in particolare la montagna. Sì, avete letto bene. La montagna! Quando si dice Puglia, generalmente si pensa subito al mare del Gargano o del Salento. Lo so che è strano a pensarsi, ma anche in Puglia ci sono le montagne, nella zona nord-occidentale al confine con la Campania e il Molise. Costituiscono il Subappennino Dauno o Monti Dauni ed è lì che vi porto in questo articolo. Ecco quindi cosa fare e vedere a Biccari e dintorni.
Borghi dei Monti Dauni: Biccari
Biccari si trova a circa 35 chilometri da Foggia, a un’altitudine di 450 metri sul livello del mare. Sono arrivato intorno alle 21 e ho trovato un paese molto vivace. Alloggiavo al B&B Agorà e la mia stanza si affacciava direttamente su Piazza Matteotti, teatro della vita sociale del borgo. La piazza è infatti frequentata dalle prime ore del mattino fino a sera tardi, soprattutto dai giovani del paese.
Il borgo sorge in un territorio abitato sin da tempi antichissimi. Ne è testimonianza l’insediamento neolitico più alto della Puglia, ritrovato a un’altezza di 700 metri proprio nel territorio di Biccari. Nel corso dei secoli si susseguirono diverse dominazioni. Ma fu con i Bizantini che il nucleo del paese iniziò a svilupparsi. Costruirono una torre d’avamposto attorno alla quale si sviluppò il centro abitato.
Biccari ha anche dato i natali a Ralph de Palma, divenuto famoso nel mondo per aver aver battuto il record mondiale di velocità in auto nel 1919, raggiungendo i 241 km/h. Per questo motivo gli fu dato l’appellativo “il proiettile”.
Cosa vedere a Biccari
A testimonianza del periodo bizantino, oggi la Torre Bizantina è tra le attrattive principali del centro storico di Biccari. Alta 23 metri e con un diametro di 13 metri, la torre aveva funzione difensiva e di avvistamento e faceva parte di un sistema di avamposti che serviva a difendere la via Traiana. Le sue mura spesse circa 3 metri, la rendevano inespugnabile. Al suo interno si può anche visitare il Museo etnografico della cultura contadina, dove sono esposti vari oggetti e attrezzi da lavoro tipici della vita contadina.
Camminando tra le stradine del centro storico di Biccari, si possono ammirare varie chiese. Tra queste da non perdere è la Chiesa Madre dedicata a Maria SS. Assunta. La costruzione della chiesa odierna è recente, solo della metà del secolo scorso, su un edificio precedente del XVII secolo, abbattuto per un grave cedimento strutturale. All’esterno si presenta con una facciata in stile neoclassico, mentre l’interno è ripartito in tre navate e con 10 cappelle, 5 per ciascun lato. Da vari punti del paese è possibile vedere la cupola della chiesa madre, interamente ricoperta da tessere colorate, acquistate delle famiglie di Biccari.
Altri punti d’interesse del centro storico di Biccari sono la chiesa quattrocentesca di San Quilico, Palazzo Caracciolo (oggi sede del comune) e la Croce Viaria di Porta Pozzi.
Dove mangiare a Biccari
Andare in Puglia significa anche trovare un’ottima cucina, dove la tradizione e i prodotti del territorio la fanno da padrone. E anche Biccari non fa eccezione. Troverete piatti della tradizione come il pancotto, salumi (primo fra tutti il capocollo), l’olio d’oliva e il tartufo nero. Ma una cosa che mi ha fatto letteralmente impazzire è la pizza a forno aperto (o a furne apierte in dialetto locale). Si tratta di una focaccia tipica di Biccari, morbidissima e tanto gustosa. L’impasto è quello classico del pane con farina, acqua, lievito madre e sale. Viene poi condita con aglio, olio, origano e peperoncino.
Ecco alcuni posti dove mangiare a Biccari:
- La Locanda dei Sapori: qui è dove ho provato la pizza a forno aperto;
- Ri.Gà: per una cucina più ricercata;
- Masseria didattica Irene: cucina della tradizione con prodotti a chilometro zero. Si trova a Tertiveri, frazione di Biccari.
Cosa fare nei dintorni di Biccari
I dintorni di Biccari sono l’ideale per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta. Il borgo infatti si trova nelle vicinanze dell’area boschiva di Bosco della Cerasa, del Lago Pescara e della vetta più alta della Puglia, il Monte Cornacchia.
Daunia Avventura
A pochissimi chilometri da Biccari si trova il Daunia Avventura. È un parco avventura dove gli amanti della natura e degli sport all’aperto trovano il loro habitat ideale e possono mettersi alla prova. Si trovano diversi percorsi acrobatici tra gli alberi, realizzati con cavi d’acciaio, piattaforme in legno e corde, ben posizionati nel rispetto del bosco e dei suoi alberi.
Prima di iniziare, il personale del parco avventura vi consegnerà tutti i dispositivi di sicurezza da indossare (caschetto, moschettoni, carrucola e cinghie) per affrontare i percorsi acrobatici. Dopo un breve tutorial su come agganciare e sganciare in sicurezza i moschettoni e il resto dell’equipaggiamento di sicurezza, sarete in grado di affrontare i percorsi in totale autonomia. Al Daunia Avventura sono presenti percorsi per bambini e per adulti, suddivisi a loro volta per livello di difficoltà. Il percorso per adulti culmina con la “Zipline”: si tratta di un cavo d’acciaio di 95 metri sospeso tra due punti ad altezze diverse. Lanciandovi dall’estremità in alto, scenderete a velocità sostenuta avendo la sensazione di volare tra gli alberi.
Il Daunia Avventura non è solo percorsi acrobatici. Tra le varie attività offerte, potrete anche scegliere tra trekking, tiro con l’arco, prove di orientamento e mountain bike. Se non siete dei tipi sportivi, nessun problema. Potrete andare al Daunia Avventura anche semplicemente per fare un picnic. È infatti provvisto di un’area attrezzata con tavolini e panche, dove consumare il pranzo. Potrete anche scegliere di portare il pranzo da casa o acquistare un cestino da picnic con prodotti del territorio a chilometri zero (su prenotazione al costo di 10 euro).
Dormire sugli alberi a Biccari? È possibile al Daunia Avventura
Se vi piace dormire in tenda, il parco offre anche esperienze di forest camp, che vi permettono di dormire in tenda con un sacco a pelo e fare percorsi di trekking. Ma non è tutto. Avete mai dormito su un albero? Il Daunia Avventura offre il servizio di Bed&Tree, cioè la possibilità di dormire all’interno di casette di legno costruite sugli alberi. Il costo per una notte è di 30 euro a persona per gli adulti e 15 euro per i bambini. Il prezzo include l’uso dei servizi igienici (bagni chimici), la prima colazione e l’attrezzatura per poter dormire nelle casette sugli alberi (materassino, sacco a pelo, sacca d’acqua e lampada).
Il Lago Pescara e il Monte Cornacchia
Dal Daunia Avventura è possibile arrivare attraverso percorsi di trekking o in auto al Lago Pescara. Questo piccolo bacino lacustre naturale si trova alle pendici del Monte Cornacchia, a un’altezza di 800 metri su livello del mare. Si estende per circa 3 ettari e il punto di massima profondità raggiunge i 4 metri. Anche la zona del Lago Pescara è dotata di aree attrezzate per fare picnic. Molto carino è il lungolago, dove poter passeggiare o sedersi sulle panchine e godersi la tranquillità del posto.
Continuando a salire a piedi o in macchina (solo con fuoristrada e se si è esperti nel guidare su sentieri sterrati) è possibile arrivare in cima al Monte Cornacchia. Con i suoi 1151 metri di altezza, questa è la cima più alta della regione e per questo motivo è spesso chiamata il tetto di Puglia. Il panorama dal rifugio del Monte Cornacchia è spettacolare. Nelle giornate limpide si riescono a vedere il Gargano, il Tavoliere delle Puglie, l’Irpinia e le Isole Tremiti.
Dormire nella bubble room tra le stelle
Torniamo giù al Lago Pescara. A pochi metri dalla sua riva, è possibile fare un’eserienza unica: dormire nella bubble room. Si tratta di una tenda gonfiabile con un lato trasparente, in modo da poter ammirare la natura e il cielo stellato mentre si è al suo interno. Nella bubble room è presente un letto a due piazze e un comodino con una lampada. La privacy è assicurata perché intorno ci sono solo gli alberi. A chi dorme all’interno della bubble room viene consegnato un walkie-talkie che mette in comunicazione con il guardiano in caso di necessità. La bubble room non ha servizi igienici al suo interno, ma è possibile utilizzare un bagno chimico nelle vicinanze.
Borghi dei Monti Dauni: Celle San Vito
Oltre a tante esperienze a contatto con la natura, nei dintorni di Biccari è possibile visitare altri borghi senza tempo. Il primo di cui voglio parlarvi è Celle San Vito. Questo borgo ha il primato di essere il comune più piccolo della Puglia. Conta infatti 170 abitanti ufficiali, di cui effettivi sono poco più di 130. Qui non nasce un bambino da cinque anni.
Celle San Vito è un piccolo gioiello, perché il suo centro storico regala diversi angoli belli da vedere. Camminando tra le stradine del borgo, si nota subito come gli abitanti tengano al proprio paese, adornando di piante e di fiori gli esterni delle abitazioni. A far da cornice al borgo ci sono le dolci cime dei Monti Dauni.
Oltre a essere il comune più piccolo della Puglia, Celle San Vito ha un’altra particolarità: la lingua. Non ho utilizzato appositamente il termine dialetto, perché gli abitanti di Celle San Vito tengono particolarmente alla loro identità linguistica. Qui infatti si parla il francoprovenzale. E come ci è arrivato il francoprovenzale in questo piccolo angolo di Puglia? Con gli Angioini che stanziarono nel borgo soldati provenzali per fronteggiare i Saraceni. Ancora oggi questa lingua è parlata tra gli abitanti del borgo nella vita quotidiana. Lo noterete anche camminando per le vie del borgo. I cartelli degli edifici pubblici e quelli con i nomi delle strade sono infatti scritti sia in italiano sia in francoprovenzale.
Cosa vedere a Celle San Vito
Camminando lungo Via Roma, la via principale del borgo, s’incontrano i luoghi principali del paese. Ad esempio la chiesa madre dedicata a Santa Caterina. Al suo interno si possono ammirare la statua di Santa Caterina raffigurata con una ruota, perché la Santa è stata sottoposta alla ruota dentata, e quella di San Vito raffigurato con due cani, perché protettore degli animali. Durante la processione del 15 luglio, gli abitanti portano in processione i loro amici a quattro zampe affinché il Santo li benedica. Un angolo del borgo che mi è piaciuto molto è Largo Favria, proprio davanti al sagrato della chiesa madre. Qui si trovano i resti di un antico edificio, che fanno da cornice a un bellissimo punto panoramico.
Continuando a camminare lungo Via Roma si trova anche un antico pozzo, chiamato il “pozzo dei desideri”. Oggi però resta solamente la struttura, perché il pozzo è stato chiuso. Altri luoghi da vedere a Celle San Vito sono la Porta dei Provenzali, antica porta di accesso al borgo, e il vicino Museo della civiltà contadina francoprovenzale “Vincenzo Rubino”, dove sono esposti vari oggetti e antichi attrezzi di lavoro della vita contadina.
Il borgo ha anche un albergo con una trentina di posti letto. Quindi potreste anche pensare di fermarvi per la notte. Se vi trovate nel borgo all’ora di pranzo o di cena, potete andare a mangiare al ristorante Le Fontanelle.
Borghi dei Monti Dauni: Castelluccio Valmaggiore
A pochi chilometri da Celle San Vito si trova Castelluccio Valmaggiore, un altro borgo medievale nei dintorni di Biccari. Sorge su una collina che domina la Valle del Celone, un torrente che nasce a 1050 metri nei pressi di Faeto e scorre fino a sfociare nel fiume Candelaro.
Cosa vedere a Castelluccio Valmaggiore
Sebbene l’area di Castelluccio Valmaggiore e della Valle del Celone siano state abitate sin da tempi antichissimi, il borgo ha iniziato il suo vero e proprio sviluppo solo in epoca bizantina. Durante questa dominazione fu costruito un castello imponente intorno all’anno Mille, che serviva da punto di osservazione sulla vicina via Traiana. Di quel castello oggi resta solo una torre cilindrica alta 20 metri e dal diametro di 6 metri. Salendo su questa torre, è possibile godere di un paesaggio fantastico sul borgo e i suoi dintorni.
Camminando tra le vie del borgo, si possono vedere varie testimonianze della bravura degli scalpellini del paese. Molti portoni e finestre di Castelluccio Valmaggiore sono infatti decorati in pietra. Sulle pareti di alcune abitazioni si possono anche trovare i protomi, ovvero dei mascheroni in pietra. Se ne trovano di due tipi. I primi raffiguravano delle maschere teatrali e servivano a scacciare le maledizioni. Il secondo tipo invece prevedeva la presenza di un gancio ad anello, dove venivano legati gli animali.
Molto interessante da visitare è il Museo Valle del Celone. Si divide in tre aree: una archeologica, una naturalistica e una educativo-didattica. Nella sezione archeologica sono esposti vari reperti provenienti da scavi della Valle del Celone, abitata sin da tempi antichissimi, e risalenti al IV-III secolo a.C. Nella sezione naturalistica vengono descritti nel dettaglio la conformazione del territorio della Valle del Celone e le specie animali e vegetali che la popolano. Nell’area educativa-didattico vengono organizzate varie iniziative, molte delle quali pensate per i giovanissimi, di educazione ambientale e conoscenza della biodiversità del territorio. Questo museo è stato una sorpresa, perché mai mi sarei aspettato di trovarne uno del genere in un piccolo borgo.
Borghi dei Monti Dauni: Alberona
L’ultimo borgo che ho visitato in questo mio viaggio in Puglia è stato Alberona, a circa 16 chilometri da Biccari. Ha ricevuto la bandiera arancione dal Touring Club italiano e fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Questo borgo di poco meno di 1000 abitanti ha origini antiche. Si pensa che la sua fondazione sia antecedente all’anno Mille. Il suo nome deriverebbe da alberone (grande albero). Si pensa infatti che un gruppo di calabresi arrivò qui in fuga dai Saraceni e si rifugiò nel tronco cavo di un grande albero. Leggende a parte, alcune testimonianze sembrano attribuire la fondazione di Alberona ai Bizantini. Di certo si sa che Alberona passò ai Cavalieri Templari fino all’inizio del Trecento, quando l’ordine fu abolito dal Concilio di Vienna. Passò successivamente in mano ai Cavalieri di Malta, godendo di autonomia giurisdizionale fino all’annessione al Regno delle Due Sicilie nel 1794.
Cosa vedere ad Alberona
Arrivando da Biccari, siamo stati accolti dal Muraglione, una terrazza panoramica da cui si gode un panorama mozzafiato sul Tavoliere delle Puglie e, nelle giornate limpide, il Gargano e le Isole Tremiti. Poco lontano si arriva in Piazza Civetta, dove domina la chiesa neogotica di San Rocco.
Scendendo lungo Corso Vittorio Emenuele II, arteria pricipale del centro storico di Alberona, si arriva alla chiesa madre dedicata alla Natività di Maria Vergine, costruita dai Cavalieri Templari. È stata poi ritoccata nel corso dei secoli e ciò è visibile per esempio nella presenza di elementi che rimandano all’ordine dei Cavalieri di Malta, succeduti ai Templari. Il campanile è stato anche usato come torre militare di avvistamento. Nelle vicinanze della chiesa madre si trova anche il Museo Antiquarium, dove sono esposti diversi reperti archeologici rinvenuti nella zona.
Camminando tra le stradine del centro storico, si possono vedere diversi archi, tra cui l’Arco dei Mille e l’Arco dei Calabresi, e la piccola chiesa di San Giuseppe.
Se cercate un posto dove dormire ad Alberona, potreste prendere in considerazione il b&b I Templari di Alberona. Ricavato da un antico palazzo, utilizzato in passato anche in parte come prigione, offre ai suoi ospiti stanze molto curate nei dettagli, dove si respira un’atmosfera di altri tempi.
Ultime considerazioni
Piaciuto questo giretto tra i Monti Dauni? Sì? Allora, potreste prendere in considerazione questo angolo poco conosciuto di Puglia se pensate di fare un viaggio in questa bellissima regione. A Biccari e dintorni troverete la dimensione ideale per un turismo lento tra borghi incantevoli, natura e buona cucina fatta con prodotti del territorio.
Post scritto in collaborazione con Daunia Press Tour
7 Comments
Molto interessante da visitare grazie
Di nulla, sono contento di averti fatto conoscere questo angolo di Puglia! 🙂
I MONTI DAUNI una realta della nostra terra conosciuta con l’esperienza fatta con la Regione Puglia il progetto 365 con l’associazione SENZA CONFINI di Roseto val Fortore .
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