Il 2019 è stato l’anno dei ritorni. Sono ritornato in Andalusia dopo 13 anni e in Inghilterra per l’ennesima volta. Non potevo concludere l’anno senza aver messo piede in un paese “nuovo”. Così, un po’ per caso, la scelta della meta del mio ultimo viaggio di quest’anno è caduta sul Belgio, in particolare sulla sua capitale Bruxelles. In questo articolo vi parlerò di cosa vedere a Bruxelles in due giorni, illustrandovi passo dopo passo tutto l’itinerario che ho seguito.
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Il mio arrivo a Bruxelles
Sono atterrato all’aeroporto Zaventem di Bruxelles pochi minuti prima delle 20, in perfetto orario. L’aeroporto a quell’ora non era per niente affollato e in pochi minuti dallo sbarco sono arrivato alla stazione dei treni per raggiungere il centro di Bruxelles. La stazione ferroviaria dell’aeroporto di Bruxelles si trova sotto il terminal. Il biglietto per raggiungere Bruxelles dall’aeroporto costa 8,90 euro, indipendentemente dalla stazione in cui scenderete. Potete acquistarlo alle macchinette automatiche, che però accettano solo pagamento con carta di credito o monete (non banconote). Se avete necessità di acquistare il biglietto dall’aeroporto al centro di Bruxelles pagando in contanti, potete farlo alla biglietteria. I treni sono molto frequenti, in media ogni 5-10 minuti.
In circa 15 minuti sono arrivato alla stazione ferroviaria di Bruxelles Nord, dalla quale ho raggiunto a piedi l’hotel. Ho alloggiato al Maxhotel, un hotel molto comodo per la sua posizione a 10 minuti dalla Grand Place. Le camere sono molto semplici, con un letto molto comodo, bagno privato e poco altro. Se cercate un hotel a Bruxelles senza pretese e che vi garantisca un letto comodo e una doccia in centro città spendendo una cifra ragionevole, questo hotel è la scelta giusta.
Cosa vedere a Bruxelles in due giorni: giorno 1
Dopo avervi parlato del mio arrivo a Bruxelles, di come raggiungere il centro dall’aeroporto e di dove dormire spendendo poco, è arrivato il momento di parlare di cosa vedere a Bruxelles in due giorni.
La prima giornata a Bruxelles è iniziata molto presto. Alle 9 del mattino ho lasciato l’hotel per recarmi all’ufficio turistico della Grand Place. Qui ho ritirato la Brussels Card, una tessera che permette di entrare gratuitamente in una quarantina di attrattive di Bruxelles e che dà anche altri vantaggi. Ne esistono da 1, 2 e 3 giorni, con e senza mezzi pubblici. Potete cercare la tessera che risponde di più alle vostre esigenze di viaggio su Musement, che offre anche tante altre attività da fare a Bruxelles.
La Grand Place
Tra le cose da vedere a Bruxelles non può mancare la Grand Place, la piazza più famosa di Bruxelles. Il suo nome originale era Grote Markt, dall’olandese, e come si può intuire, qui in passato sorgeva l’antico mercato di Bruxelles. Ho avuto il mio primo contatto con la Grand Place la sera del mio arrivo a Bruxelles, dopo cena. Vederla illuminata di sera ve la farà apprezzare ancora di più, sebbene sia bellissima anche con la luce del giorno. Per questo, per me è una dele piazze più belle che abbia visto finora.
Il Municipio e la Casa del Re
Appena entrati nella Grand Place si viene immediatamente attirati da due edifici in particolare: il Municipio e la Maison de Roi (la Casa del Re). Il primo è un edificio in stile gotico, costruito tra il 1402 e il 1455. Tutta la facciata è riccamente decorata con statue, pinnacoli e baldacchini. L’edificio presenta inoltre un’alta torre, sempre in stile gotico, realizzata tra il 1449 e il 1454. Alta 96 metri, è visibile da vari punti del centro storico di Bruxelles. Culmina con una guglia ottagonale, sulla quale svetta la statua di San Michele Arcangelo che combatte contro il diavolo. Al pian terreno del Municipio trovate l’ufficio dell’ente del turismo di Bruxelles.
Sul lato opposto della piazza si trova la Casa del Re. Si tratta in questo caso di un edificio in stile neogotico, costruito nell’Ottocento. Originariamente al suo posto sorgeva il mercato coperto del pane, un edificio del XIII secolo costruito in legno. Nel Quattrocento il mercato di Bruxelles fu modificato e i panettieri iniziarono a vendere il pane porta a porta. L’edificio, nel frattempo sostituito con uno in pietra, perse la sua funzione. Fu occupato dal Duca del Brabante, il quale ne fece un centro amministrativo. Con la salita al trono di Spagna di Carlo V, che aveva anche il titolo di Duca del Brabante, questo edificio cambiò nome in Casa del Re. Oggi ospita il Museo della città di Bruxelles, visitabile gratuitamente con la Brussels Card.
Le case delle corporazioni
Nella Grand Place, oltre al Municipio e alla Casa del Re, si possono ammirare le facciate delle Case delle Corporazioni e di altre case borghesi. Ogni facciata è decorata con elementi che rimandano alla corporazione di riferimento. Al civico 1, ad esempio, si trova la Casa della Corporazione dei Panettieri. La sua facciata si sviluppa su tre ordini e al centro si può vedere un gruppo scultoreo che raffigura Carlo II di Spagna. Per questo motivo, l’edificio è anche chiamato Le Roi d’Espagne. Passando in rassegna tutti gli altri edifici, si possono vedere le case delle corporazioni dei grassieri, degli ebanisti, degli arceri, dei battellieri, dei merceri, dei birrai (di cui parlo più avanti), dei sarti e dei pittori.
Sul lato orientale della Grand Place si può ammirare la Maison des Ducs de Brabant (Palazzo dei Duchi di Brabante). Appare come una facciata neoclassica che si estende per tutto il lato della piazza. In realtà questa facciata ingloba sette edifici indipendenti.
Sotto l’arcata del civico 8 si trova il monumento a Everard t’Serclaes. È dedicato all’eroe che liberò Bruxelles nel 1385 dalle truppe del conte delle Fiandre. Si dice che sfregando la statua si realizzano i desideri e si ritorna a Bruxelles.
Chiesa di San Nicola
A pochi passi dalla Grand Place si trova la chiesa di San Nicola. La facciata è recente, della metà del Novecento, e ha la particolarità di aver inglobato su tre lati gli edifici che lì si trovavano. All’interno è molto partcolare, perché il coro trecentesco è spostato a sinistra rispetto all’ingresso dalla facciata principale. L’interno della chiesa è ricco di elementi medievali e, guardando bene, nel terzo pilastro a sinistra si può vedere una palla di cannone rimasta incastrata durante il bombardamento di Bruxelles a opera di Luigi XIV nel 1695.
La Cattedrale di Bruxelles
Tra le cose da vedere a Bruxelles non può mancare la cattedrale. Sorge dove un tempo si trovava una cappella dedicata a San Michele, patrono di Bruxelles. Nel 1047 il conte di Lovanio vi translò le reliquie di Santa Gudula (altra patrona di Bruxelles e di tutto il Belgio) e da quel momento quel luogo di culto iniziò a essere intitolato sia a San Michele sia a Santa Gudula. Nel 1226 Enrico II di Brabante decise la costruzione di un imponente edificio in stile gotico, molto in voga in quel periodo. I lavori iniziarono 50 anni dopo e furono portati a compimento a fine Quattrocento. Nel XVI e XVII furono aggiunte le cappelle laterali e infine la grande scalinata nel 1861.
Quando sono arrivato, stavano celebrando la messa e non ho avuto modo di visitarla in tutti i suoi ambienti. Ho potuto vedere che è divisa in tre navate e che sulle colonne della navata centrale si trovano le statue degli Apostoli. Molto particolare è anche il pulpito barocco, in cui sono scolpiti Adamo ed Eva che vengono cacciati dall’Eden dopo aver mangiato la mela e in alto la Madonna che schiaccia il serpente. Molto belle sono anche le vetrate policrome che, colpite dal sole, riflettevano tanti colori sul pavimento e le pareti circostanti.
MOOF (Museum of Original Figures)
Sapevate che Bruxelles è la città natale di diversi personaggi dei fumetti? Ebbene sì, qui sono nati tra gli altri Tintin e i Puffi. Dopo aver visitato la cattedrale, mi sono messo alla ricerca della statua del puffo. Ci ho messo un pochino a capire dove fosse, tra le informazioni poco chiare che avevo trovato in rete e Google Maps che mi faceva sbagliare strada. Tuttavia, alla fine sono riuscito a scovarla ed era molto più semplice arrivarci di quanto sembrasse. Quando ero davanti alla statua, ho scoperto che alle sue spalle si trovava il MOOF. Non lo avevo incluso nella mia lista delle cose da vedere a Bruxelles, ma essendo gratuito con la Brussels Card, ho deciso di entrare. Ho fatto benissimo, perché è stato uno dei musei che ho amato di più a Bruxelles.
Il Museum of Original Figures è un museo di oltre 3000 metri quadrati, ii cui sono esposte le riproduzioni in 3D dei personaggi dei fumetti e in tutte le dimensioni possibili e immaginabili. Troviamo una sezione dedicata ai personaggi dei fumetti nati in Belgio, primi fra tutti i puffi e Tintin, ma anche quella di Asterix e Obelix, i supereroi Marvel e molti altri. La sezione che mi ha entusiasmato di più è senza dubbio quella dedicata ai puffi. Qui tra le altre cose, è stato riprodotto il villaggio dei puffi, in cui ho riconosciuto molte statuine che ho sin da quando ero bambino.
Cosa vedere a Bruxelles: Mont des Arts
Uscito dal MOOF, mi sono spostato in direzione della Stazione Centrale di Bruxelles. Poco lontano si trova uno dei punti panoramici più belli della capitale belga: il Mont des Art. Letteralmente il Monte delle Arti, questo spazio urbano è nato per volere di re Leopoldo II alla fine del XIX secolo, come area di transizione tra il centro storico di Bruxelles e il quartiere reale. È caratterizzato da un giardino circondato dal Palazzo dei Congressi, la Biblioteca reale del Belgio e l’Archivio di Stato. Salendo in cima alla scalinata che sovrasta il giardino, si può ammirare un bellissimo panorama sul centro storico di Bruxelles. Per fortuna quella era una domenica soleggiata e il cielo era terso. Da lì si riesce a vedere la torre del Municipio della Grand Place e, nelle giornate di bel tempo, anche la Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg e l’Atonium.
Museo degli strumenti musicali
Vicinissimo al Mont des Arts si trova il Museo degli strumenti musicali. È ospitato all’interno di un ex grande magazzino in stile liberty. Ne è testimonianza la scritta Old England (questo era il nome del grande magazzino) visibile ancora oggi sulla sua facciata. All’interno sono esposti più di 7000 strumenti musicali, divisi in 4 piani. Prendendo l’audioguida, è possibile ascoltare il suono degli strumenti musicali. Anche se non siete degli appassionati, vi consiglio inserire questo museo tra le cose da vedere a Bruxelles. L’ingresso è gratuito se possedete la Brussels Card. All’ultimo piano è anche possibile pranzare o prendere un caffe e godere della vista della terrazza panoramica.
Palazzo Reale e il Parc de Bruxelles
Continuando a salire su Rue Montagne de la Cour, si arriva in Place Royale. In questa piazza si affacciano il Museo Magritte, l’ingresso all’ex palazzo reale di Bruxelles (Palazzo Coudenberg) e la chiesa di Saint Jacques-sur-Coudenberg. Andando verso la Rue Royale, si può vedere il Palazzo Reale. Realizzato in stile neoclassico, questo palazzo è la residenza ufficiale dei sovrani dl Belgio. In realtà è utilizzato solo per eventi ufficiali e per l’esercizio della funzione di capo di stato. La residenza effettiva della famiglia reale belga è al castello di Laeken, nella periferia di Bruxelles.
Di fronte al palazzo reale, si trova il Parc de Bruxelles. Vista la bellissima giornata, ho fatto un giro veloce.
Chiesa di Notre-Dame du Sablon
Dato che per il giorno dopo le previsioni meteo davano pioggia, ho deciso di rimandare la visita al Museo Magritte nonostante fossi praticamente lì. Così ho continuato l’esplorazione dell’area. Ho percorso Rue de la Régence fino ad arrivare alla chiesa di Notre-Dame du Sablon.
Questa chiesa è uno dei massimi esempi di stile gotico in Belgio. È divisa in cinque navate e presenta delle volte a crociera. La navata centrale è illuminata grazie alla luce che entra da 15 finestroni con vetrate policrome.
Sin dal Medioevo, questa chiesa fu meta di pellegrinaggio. Intorno a essa infatti ruota una leggenda. Sembrerebbe che una ragazza di Anversa abbia ascoltato una voce che le diceva di portare una statua della Vergine da Anversa a Bruxelles. La giovane fece come le era stato chiesto. Portò la statua a Bruxelles in barca, ma il marito a un certo punto si stancò di remare. La barca a questo punto raggiunse da sola la cappella di Sablon e si urlò al miracolo. Da quel momento, la cappella iniziò a essere meta di pellegrinaggio. Per questo motivo, si decise la costruzione di una chiesa grande che accogliesse il gran numero di pellegrini che accorrevano. Così sarebbe nata la chiesa di Notre-Dame du Sablon.
Manneken Pis e le altre statue che fanno la pipì
Sapevate che uno simboli di Bruxelles è la statua di un ragazzino che fa la pipì? È proprio così e lo potete vedere a pochi passi dalla Grand Place. Si trova in una fontana posta ad angolo tra Rue de l’Etuve e Rue du Chêne. Girano alcune leggende sul Manneken Pis (letteralmente il ragazzo che fa la pipì). Tra queste, la leggenda più famosa dice che un ragazzino abbia spento con la sua pipì la miccia di una bomba destinata a far esplodere la Grand Place. In realtà, la statua fu realizzata ad hoc nel Seicento per la fontana che avrebbe dovuto fornire acqua potabile al quartiere. Quella che vediamo oggi è una copia dell’originale, datata 1965. L’originale si trova esposta all’interno della Casa del Re. Leggende o meno, il Manneken Pis rappresenta l’ironia e lo spirito goliardico degli abitanti di Bruxelles.
In occasioni speciali, il Manneken Pis viene vestito con degli abitini che generalmente celebrano una professione o una ricorrenza. Lo troverete vestito circa 130 giorni l’anno e in date ben stabilite. Ad ogni modo è possibile vedere il suo guardaroba costituito da oltre mille abitini in un museo appositamente dedicato in Rue du Chêne (incluso nella Brussels Card).
Non è finita qui. Data la popolarità del Manneken Pis, nel 1987 è stata realizzata la sua versione femminile. Jeanneke Pis si trova un po’ nascosta tra i vicoli del centro di Bruxelles. Dovete percorrere Rue des Bouchers fino al ristorante La Terrasse e prendere il vicolo cieco adiacente a questo ristorante. La statua della ragazzina che fa la pipì si trova proprio in fondo a quel vicolo.
Non contenti di queste due statue, è stata anche realizzata la versione canina. Het Zinneke (chiamato anche Zinneke Pis) si trova non molto lontano dalle altre due, ma decisamente in una zona non turistica. Dovete percorrere Rue de Chartreux e arrivare all’incrocio con Rue du Vieux Marché aux Grains. Raggiungerlo può essere anche un modo di vedere altri angoli della città.
Cosa vedere a Bruxelles: la street art
Tra le cose da vedere a Bruxelles dovete assolutamente includere la sua street art. E qui rientra in gioco il discorso dei fumetti. Dovete sapere infatti che molti murales sono ispirati ai personaggi dei fumetti (e non solo). Esplorando il centro di Bruxelles, spostandovi tra un’attrattiva e l’altra o andando a caccia delle statue che fanno la pipì, ne incontrerete diversi.
Sono tantissimi e mi sarebbe piaciuto avere più tempo per poterli vedere tutti. Se avessi avuto un giorno in più, probabilmente lo avrei dedicato a questo. Ad ogni modo, se avete più tempo o non avete interesse a visitare alcuni dei musei che vi propongo in questo itinerario, potete seguire il percorso dei fumetti. Recandovi all’ufficio turistico della Grand Place, potrete acquistare al costo di 2,50 euro la guida con tutti i murales e relativa spiegazione di ciascuno.
Museo del cioccolato – Choco Story
Se si dice Belgio, si dice cioccolato. Quindi se capitate a Bruxelles, dovete assolutamente includere tra le cose da vedere il Museo del cioccolato. Si trova poco lontano dal Manneken Pis, in Rue de l’Etuve.
Entrare al Choco Story vuol dire essere catapultati in un viaggio nella storia e in un’esperienza sensoriale. Il percorso di visita si sviluppa infatti in due momenti. Un primo momento in cui viene raccontata la storia di come il cioccolato sia arrivato dalle Americhe in Europa, e quindi in Belgio, e un secondo momento in cui si degustano vari tipi di cioccolato e si assiste a una dimostrazione pratica di preprazione delle praline. Se il discorso sul cioccolato vi appassiona, potete anche valutare una visita al Belgian Chocolate Village (Museo del cioccolato belga), anch’esso incluso nella Brussels Card.
Cosa vedere a Bruxelles: l’Atomium
Uscito dal Choco Story, tutti i musei erano ormai chiusi o prossimi alla chiusura, quindi la giornata poteva dichiararsi conclusa. Vedendo che il giorno dopo le condizioni meteo non sarebbero state altrettanto favorevoli, ho deciso di anticipare di un giorno l’Atomium. L’ho raggiunto dal centro con la metro in circa 25 minuti. La stazione della metro di riferimento per l’Atomium è Heysel (linea 6).
L’Atomium è un altro dei simboli di Bruxelles, insieme alla Grand Place e al Menneken Pis. Per questo motivo deve essere incluso tra le cose da vedere a Bruxelles. La sua costruzione risale all’esposizione universale di Bruxelles del 1958 e sarebbe dovuto rimanere in piedi solo per sei mesi. Come accadde per la Tour Eiffel a Parigi, il suo successo fu così grande che si decise di mantenerlo. Fu così che un’opera che doveva essere provvisoria, divenne il simbolo del Belgio e della sua capitale. È alto 102 metri ed è una struttura costituita da nove sfere collegate tra loro mediante scale mobili e normali. Rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro e simboleggia la scienza e l’utilizzo dell’atomo.
È possibile visitarlo all’interno tutti i giorni dalle 10 alle 18 al costo di 15 euro per gli adulti. Si può accedere a tutte le sfere, tranne le ultime tre in alto per motivi di sicurezza e stabilità. Io avevo già deciso di non vedere gli interni, ecco perché sono andato tranquillamente fuori dall’orario di apertura. Se proprio devo essere sincero, l’Atomium non mi ha trasmesso alcuna emozione. Ovviamente è solo un gusto personale, quindi non fatevi influenzare dal mio giudizio.
Cosa vedere a Bruxelles in due giorni: giorno 2
Il Quartiere Europeo
Anche la seconda giornata a Bruxelles è iniziata presto. Alle 9 del mattino ero già in giro. La prima tappa della giornata è stata il Quartiere Europeo. Bruxelles, infatti, oltre a essere la capitale del Belgio e anche la capitale d’Europa. Arrivato con la metro alla fermata Schuman, mi sono ritrovato subito davanti al Berlaymont, il palazzo che ospita la Commissione Europea. Oltre a questo edificio, il Quartiere Europeo ospita tutte le sedi delle istituzioni europee, tra cui lo Justus Lispsius, sede del Consiglio Europeo, e lo Charlemagne, sede del Parlamento Europeo. Visitare il Quartiere Europeo è anche un modo per avvicinarsi alle istituzioni europee, che spesso ci appaiono così lontane da noi. Quindi consiglio di inserire il Quartiere Europeo nella liste delle cose da vedere a Bruxelles.
È possibile visitare il Parlamento Europeo al Parlamentarium, un museo interattivo in cui ci si può immergere totalmente nella realtà dell’Unione Europea e comprendere il lavoro dei parlamentari europei. La visita è gratuita per i visitatori individuali, mentre richiede una prenotazione per i gruppi. Per maggiori informazioni, potete consultare il sito istituzionale.
Parco del Cinquantenario e Autoworld
Percorrendo Rue de la Loi, ho raggiunto il Parco del Cinquantenario. È un pacifico parco di circa 30 ettari, delimitato da un edificio e forma di ferro di cavallo commissionato da re Leopoldo II in occasione dell’esposizione del 1880 e per celebrare il cinquantesimo anno d’indipendenza del Belgio. Al centro di questo edificio, chiamato Arcades du Cinquantenaire, si trova l’Arco di Trionfo, realizzato nel 1905. Sul lato nord dell’edificio si trocano il Musée de l’Armée (Museo reale dell’esercito e della storia militare) e su quello sud Autoworld, entrambi visitabili gratuitamente con la Brussels Card.
Autoworld è un museo che espone oltre 300 veicoli, raccontando la storia dell’automobile dai primi prototipi alle auto odierne. All’interno del padiglione sud del Arcades du Cinquantenaire, gli appassionati di automobili trovano il loro regno. Si possono ammirare una piccola sezione dedicata alle carrozze, tantissime auto d’epoca, auto da corsa (comprese alcune monoposto di Formula 1) e molto altro.
Basilica di Koekelberg
Uscito da Autoworld, sono ritornato alla stazione della metropolitana Schuman e sono risalito a bordo in direzione Koekelberg. Sono arrivato alla fermata Elisabeth e da lì ho attraversato a piedi il Parc Elisabeth. La mia destinazione finale era la Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg. È la chiesa più grande di Bruxelles e, oltre ad avere questo primato, è la più grande costruzione dell’Art Decò e la quinta basilica più grande al mondo.
La sua costruzione è stata voluta da re Leopoldo II per celebrare il settantacinquesimo anno dell’indipendenza del Belgio. La prima pietra è stata posata nel 1905 e il completamento è avvenuto solo 1971, a causa anche dell’interruzione dei lavori durante le due guerre mondiali.
All’interno stupisce per le sua dimensioni imponenti. Pagando un biglietto di 6 euro, è possibile visitare il Museo religioso di arte moderna e salire sulla cupola, da cui godere di una vista sulla città di Bruxelles. Nonostante il cielo carico di pioggia e il forte vento gelido che soffiava quel giorno, io ero intenzionato a salire sulla cupola. Teoricamente con la Brussels Card avrei dovuto avere uno sconto del 40% sul prezzo del biglietto. Sono arrivato alla macchinetta che emette i biglietti, ma questa non dava la possibilità di inserire il numero della carta o di scannerizzare il codice QR. Un po’ per principio, ho deciso a malincuore di non fare il biglietto.
Museo Magritte
Un po’ deluso della storia della cupola della basilica, ho ripreso la metro in direzione Museo Magritte. Non poteva capitare momento migliore per andarci, perché ha iniziato a piovere. Se mi seguite già da tempo, sapete che non sono per niente il tipo da pinacoteche e simili. Però, data la pioggia e il fatto che il museo fosse incluso nella Brussels card, ho deciso di farci un salto.
Prima di entrare al museo, bisogna superare i controlli di sicurezza e lasciare gli zaini negli appositi armadietti. Il Museo Magritte espone nei suoi 2000 metri quadrati 250 opere del più famoso artista belga. Il percorso di visita inizia dal terzo piano dell’edificio neoclassico che ospita il museo. Ogni piano è dedicato a momenti diversi della vita artistica di Magritte. Le opere più famose esposte in questo museo si trovano al primo piano. Oggi il Museo Magritte è uno dei più visitati della capitale belga, quindi vi consiglio, anche se come me non siete degli appassionati di questo stile artistico, di includerlo tra le cose da vedere a Bruxelles.
Museo della birra
Dopo un buonissimo waffle con panna e fragole mangiato alla Waffle Factory (Rue du Lombard 30), sono ritornato alla Grand Place. Ricordate che sopra vi ho già detto che attorno alla piazza sorgono gli edifici delle corporazioni? Tra questi, c’è anche l’edificio della corporazione dei birrai. La facciata di questo edificio è molto bella. Presenta delle statue ed è sormontata dalla quella equestre di Carlo Alessandro di Lorena. Nei sotterranei, la Maison des Brasseurs ospita il Museo della birra. Si entra in un ambiente molto accogliente, che richiama tempi passati, quando la birra era prodotta con macchinari semplici.
Durante la visita potrete vedere strumenti, vasche per la fermentazione, un bollitore e il materiale trovato in un birrificio del XVIII secolo. Viene mostrato un video che racconta la storia della birra belga e come si produce partendo dai suoi ingredienti. Pensate, il Belgio è il maggior produttore per qualità di birre, con oltre 500 tipi diversi. Non a caso si parla di “cultura della birra belga”.
Alla fine della visita, potrete anche degustare un bicchiere di birra (incluso nel prezzo del biglietto). Potevo scegliere tra una classica bionda e una rossa dal gusto fruttato. Io ho voluto provare la classica ed era davvero buona.
Il Museo della Birra è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17, il biglietto costa 5 euro ed è gratuito con la Brussels Card.
Cosa vedere a Bruxelles: Museo del fumetto
Dopo aver gustato la mia birra belga, sono andato a visitare un altro museo da inserire assolutamente tra le cose da vedere a Bruxelles. Sto parlando del Museo del Fumetto (chiamato Centre belge de la bande dessinée o CBBD – Centro belga del fumetto). È ospitato all’interno di un edificio Art Nouveau del 1906. Il museo è stato inaugurato nel 1989 e la scelta di questo edificio non poteva essere diversa, dal momento che l’affermazione del fumetto è iniziata proprio a inizio Novecento.
La prima parte del percorso di visita riguarda il processo di creazione di un fumetto, dall’idea alla stampa. Successivamente si passa alle varie sezioni dedicate ai diversi personaggi e disegnatori. Grande spazio è dedicato agli immancabili Puffi e Tintin, per poi passare a Lucky Luke e Blake e Mortimer. Ovviamente i fumetti esposti sono tutti in francese ed è giusto che lo sappiate.
Dove fare shopping a Bruxelles
Con il Museo del fumetto si sono concluse le visite alle attrattive della città. Prima di cena ho quindi impiegato il mio tempo alla ricerca di souvenir da portare a casa. Camminando per le vie del centro di Bruxelles, soprattutto quelle a ridosso della Grand Place, troverete un’infinità di cioccolaterie dove acquistare praline e cioccolato belga in tutte le forme possibili e immaginabili. Avrete l’imbarazzo della scelta. Uno dei nomi più conosciuti è Elisabeth in Rue au Beurre 43, a due passi dalla Grand Place. Anche se non volete comprare nulla, buttate un’occhio alla vetrina! Se invece volete portarvi a casa del cioccolato belga, da Elisabeth avete diritto a uno sconto del 15% con la Brussels card spendendo minimo 35 euro (non è difficile arrivarci visti i prezzi).
Potete trovare altre boutique del cioccolato anche alle Gallerie Reali Saint Hubert. Furono realizzate dall’architetto Cluysenaer nel 1837 e sono costituite da 3 gallerie: la Galerie des Princes, la Galerie de la Reine e la Galerie du Roi. In tutto parliamo di circa duecento metri di vetrine che si trovano su delle facciate in stile rinascimentale, coperte da una cupola di vetro e ghisa.
Altre vie dello shopping di Bruxelles sono Chaussée d’Ixelles, Place Louise e Avenue Toison d’Or (qui sono concentrate le boutique delle grandi griffe) e Rue Neuve per lo shopping per tutte le tasche (trovate tra gli altri anche il Centro Commerciale City2 e Primark).
Altre cose da vedere a Bruxelles
Ovviamente le cose da vedere a Bruxelles non finiscono qui. Se avete più tempo o non avete interesse per alcune attrattive che ho proposto sopra, potete valutare altro. Un museo che avevo in programma di vedere, ma che non sono riuscito a visitare un po’ per mancanza di tempo ma anche perché il lunedì è chiuso, è il Museo di Scienze Naturali. Ero curioso di vederlo perché, tra le altre cose, ha una sezione sui dinosauri.
Ci sono anche diverse cose da vedere vicino all’Atomium, tra cui Mini-Europe, un parco in cui sono riprodotti in scala i principali monumenti europei, il Planetarium e i padiglioni dell’Esposizione universale del 1958 al Parc Laeken (sopratutto quelli cinese e giapponese).
Per il momento da Bruxelles è tutto. Spero che questo itinerario di due giorni sia di ispirazione per i vostri viaggi.
Post sponsorizzato scritto in collaborazione con Musement.
Comment
bello, peccato che no si può stampare