State cercando informazioni su cosa vedere a Gubbio? Continuando a leggere troverete tutto ciò che bisogna sapere per visitare Gubbio: le attrattive principali da non perdere, dove mangiare e informazioni sugli eventi salienti. Andiamo alla scoperta di Gubbio!
Come arrivare a Gubbio e dove parcheggiare
Prima di parlare di cosa visitare a Gubbio, vediamo come raggiungerla. Si trova a circa 50 km da Perugia ed è facile da raggiungere dal capoluogo umbro. Se non siete automuniti, potete usufruire del servizio bus di Busitalia, che con la sua Linea E001 collega Perugia e Gubbio con diverse corse giornaliere. Potete consultare gli orari qui. Arrivare a Gubbio in treno è invece un po’ più complicato, ma non impossibile. La stazione ferroviaria di Gubbio è quella di Fossato di Vico – Gubbio. Si trova a circa 20 km dalla città e per raggiungere Gubbio è poi necessario prendere una navetta.
Il modo più semplice per arrivare a Gubbio da Perugia è sicuramente in auto, tramite la SS318. Una volta arrivati a destinazione, sono presenti diverse possibilità di parcheggio a Gubbio. Quelli più comodi per visitare Gubbio sono sicuramente i parcheggi del Teatro Romano, del Seminario e di Piazza 40 Martiri. Sono a pagamento, anche se nel primo parcheggio sono presenti alcuni stalli (pochi) gratuiti. Se cercate un parcheggio gratuito a Gubbio, vi do un piccolo suggerimento. Potete provare a lasciare la vostra auto nel parcheggio di un piccolo complesso commerciale che si trova in Via Beniamino Ubaldi. Da lì si arriva comodamente in Piazza 40 Martiri in meno di 10 minuti a piedi.
Cenni storici
Gubbio ha origini antichissime. I primi insediamenti risalgono al paleolitico. Esisteva già al tempo degli umbri con il nome di Ikuvium o Iguvium. Testimonianze di questo periodo sono le Tavole iguvine, costituite da sette tavole in bronzo, scritte in parte in alfabeto umbro e in parte in alfabeto latino, ora custodite presso il museo civico del Palazzo dei Consoli.
Nel periodo romano, Gubbio divenne un municipium. La sua importanza crebbe sempre di più, tanto che nell’Alto Medioevo la città fu bersaglio di diverse dominazioni. Gubbio è strettamente legata alla storia di San Francesco, in particolare all’incontro con il lupo avvenuto nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria. Si sa che Francesco si rifugiò a Gubbio dopo essersi allontanato da Assisi, trovando protezione presso la famiglia degli Spadalonga. Proprio a Gubbio avvenne la vera conversione, dopo essere stato a stretto contatto con i poveri e i lebbrosi del posto.
Ceduta in seguito alla Chiesa, Gubbio si costituì come Libero comune ghibellino e, nell’XI secolo, iniziò una politica espansionistica. Nel 1151 undici città confederate, capeggiate da Perugia, attaccarono Gubbio per distruggerla. La città ebbe la meglio e riportò a una vittoria schiacciante. L’evento fu considerato un miracolo di Sant’Ubaldo (1080-1160), ai tempi vescovo della città.
Nel X secolo Gubbio visse un periodo di pace, crescendo dal punto di vista urbanistico, economico e demografico. Dopo diversi passaggi di potete tra le fazioni guelfa e ghibellina, gli eugubini si consegnarono spontaneamente ai Montefeltro, duchi di Urbino, perdendo così il titolo di libero comune. I Montefeltro restituirono a Gubbio i privilegi e gli ordinamenti civili; la città tornò così a fiorire culturalmente e artisticamente. Rimase ai Montefeltro fino al 1508 quando subentrarono i Della Rovere. Questi ultimi dominarono Gubbio fino al 1631 finché, per volere dell’ultimo erede, tutti i beni e i feudi passarono allo Stato pontificio.
Perché Gubbio è chiamata la “città dei matti”
Non c’è da preoccuparsi! Se andate a Gubbio, troverete gente simpaticissa e cordiale. Il suo soprannome “città dei matti” è legato solo al carattere scherzoso e gioviale dei cittadini eugubini.
Cosa vedere a Gubbio
Ora entriamo nel vivo di quest’articolo e iniziamo a visitare Gubbio, passando in rassegna tutte le principali attrattive da vedere.
Teatro romano
Inizio quest’itinerario a Gubbio dal Teatro Romano. Partiamo da qui perché, se avrete seguito i miei suggerimenti, è l’attrattiva da vedere a Gubbio più vicina al parcheggio. Si trova appena fuori il centro storico di Gubbio e la sua costruzione risale il 55 e il 27 a.C.. Si sono ben conservate le arcate inferiori, alcune di quelle superiori e la cavea, che poteva contenere anche 6.000 spettatori. Alcuni scavi della metà del Cinquecento hanno portato alla luce diversi mosaici, tra cui quello di un leone che attacca un leopardo. Questo mosaico, dopo essere stato per due secoli a Roma, è stato acquistato dal conte di Leicester Thomas Coke I per la propria residenza nel Norfolk, dove tutt’oggi si trova.
Vicino al Teatro romano si trova l’Antiquarium, un piccolo museo archeologico allestito sui resti di una domus con pavimenti in mosaico, che conserva reperti risalenti all’epoca preromana e romana. Gli orari di apertura sono 8.30-19.30 dal mercoledì alla domenica e il biglietto costa 3 euro (ridotto a 2 euro per i ragazzi sotto i 18 cittadini UE).
Piazza dei 40 Martiri
Entriamo nel centro storico di Gubbio da Piazza dei 40 Martiri. In epoca medievale questa era la piazza del mercato di Gubbio e oggi è costituita in parte da un parcheggio e in parte da un giardino. Da qui è possibile vedere una meravigliosa vista sulla parte alta di Gubbio a ridosso sul monte. È dedicata alle 40 vittime eugubine uccise dai nazisti il 22 giugno 1944.
Il lato nord della piazza è delimitato dal lungo complesso trecentesco dell’ex Spedal Grande. L’edificio era in origine la sede dell’Ospedale di Santa Maria. Nel 1505 si unirono a esso altri ospedali delle vicinanze, da qui il nome di “Spedal Grande“, in funzione fino al 1628. Già dalla prima metà del 1500, la corporazione dei lavoratori della lana mirava a costruire sopra il grande ospedale un locale coperto dove stendere i tessuti (il termine tecnico era tirare) per far loro raggiungere le dimensioni desiderate. Dopo tante controversie, il “Loggiato dei Tiratori” venne realizzato, ed è ancora visibile in tutta la sua maestosità. Annessa all’edificio è la chiesa trecentesca di S. Maria dei Laici.
Di fronte allo Spidal Grande si trova la chiesa di San Francesco. La sua costruzione è iniziata nel XIII secolo sui terreni della famiglia Spadalonga, che aveva ospitato San Francesco dopo il suo abbandono della casa paterna. Nei pressi della chiesa è possibile vedere il Monumento di San Francesco e il lupo, a testimonianza del suo incontro con l’animale nei pressi di Gubbio.
Chiesa di San Giovanni Battista
Da Piazza dei 40 Martiri imbocchiamo Via della Repubblica e giriamo alla prima strada a sinistra. Arriviamo in una piccola piazza con la chiesa di San Giovanni Battista. La sua costruzione avvenne tra il XIII e il XIV secolo. Presenta una facciata gotica e un campanile in stile romanico. All’interno ha una singola navata con abside quadrata. Molti degli affreschi originari sono andati perduti.
Questa chiesa è famosa perché sono state girate diverse scene di Don Matteo dal 1998 al 2011, quindi se siete fan della serie dovete assolutamente inserirla tra le attrattive da vedere a Gubbio. La piazza antistante la chiesa è stata riqualificata dall’architetto Gae Aulenti nel 2005. Vi consiglio di vederla anche di sera, quando sono accese le installazioni luminose policrome.
Piazza Grande: una terrazza per i vedere i tetti di Gubbio
Riprendiamo il nostro giro nel centro storico di Gubbio. Ritorniamo in Via della Repubblica e continuiamo a salire. Arrivati in cima, giratevi a godetevi per un attimo il bellissimo scorcio che si vede da quassù. Poi prendete l’ascensore pubblico che si trova proprio lì di fronte (aperto dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19:30). Vi conduce in Piazza Grande, il salotto di Gubbio. Fu costruita a partire dal 1321 con imponenti lavori che l’hanno resa la bellissima piazza pensile che oggi possiamo ammirare, dalla quale si può godere di una vista dall’alto della parte bassa di Gubbio.
La piazza è dominata da un lato dal Palazzo Pretorio, sede del Comune di Gubbio e non visitabile. Dalla facciata si capisce che l’edificio non fu mai completato, perché i lavori si fermarono con l’avvento della signoria dei Gabrielli nel 1530. Di fronte si affaccia Palazzo dei Consoli, fatto costruire nel XIV secolo a testimonianza della grandezza e della potenza raggiunta da Gubbio all’epoca. Il palazzo, in stile gotico, è alto oltre 60 metri e domina la città con la torre campanaria e la loggia panoramica. Vi si accede dalla piazza pensile tramite una scalinata a ventaglio. Al suo interno ospita il museo civico dal 1909, dove si possono ammirare le Tavole iguvine, una collezione archeologica tra le più ricche dell’Umbria, una vasta raccolta numismatica con monete di varie epoche, una pinacoteca al piano nobile e una collezione tibetana donata da un diplomatico inglese.
Nel lato lungo della piazza si trova Palazzo Ranghiasci Brancaleoni, un maestoso edificio neoclassico dell’Ottocento. Qui si trova un bar che è stato un’altra location della serie Don Matteo.
Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo
Andando sulla vicinissima Via XX Settembre, tramite un altro ascensore pubblico (aperto dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 18:20) è possibile raggiungere la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo. L’attuale Cattedrale in stile gotico sorge al posto di un precedente edificio romanico antecedente all’anno Mille. La sua costruzione iniziò verso il 1190-94 e finì nel 1229; fu poi essere ampliata nei secoli successivi, mantenendo l’aspetto gotico originale.
La facciata presenta un portale con arco a sesto acuto, sormontata da una grande finestra circondata da cinque bassorilievi del XIII secolo raffiguranti i simboli dei quattro evangelisti e l’Agnello di Dio. Affianco all’edificio si trova una robusta torre campanaria medievale.
L’interno si presenta con un’unica navata ritmata da una sequenza di dieci archi ogivali, soffitto a capriate, e coro rettangolare con abside. Sono diverse le cappelle laterali con numerose opere d’arte rinascimentali, sebbene non presentino altari. Accanto alla Cattedrale sorge il Museo Diocesano, che conserva numerose opere d’arte provenienti da Gubbio e dalla sua diocesi.
Botte dei canonici
Scendendo dalla Cattedrale, in Via Federico da Montefeltro mi sono imbattuto in un luogo particolare da vedere a Gubbio: la Botte dei Canonici (o Grande botte di Gubbio). Costruita prima del 1500, questa botte era utilizzata per accumulare tutto il vino proveniente dai raccolti delle proprietà terriere ecclesiastiche, con una capacità di ben 20.124 litri. Una sua particolarità, oltre alle dimensioni considerevoli (4 metri di lunghezza e un diametro di 2,90 metri), è il fatto che le assi di legno che la compongono, non sono tenute insieme dai classici cerchi di ferro ma da un sistema di travature puntellate alla parete.
Fontana del Bargello (Fontana dei Matti)
Ritorniamo in Piazza Grande e percorriamo Via dei Consoli per circa 200 metri. Arriviamo di fronte a un edificio in stile gotico: Palazzo del Bargello. Costruito nei primi anni del 1300, oggi è sede del museo della balestra. Davanti a questo palazzo si trova l’omonima fontana e c’è una tradizione legata a essa. Come ho detto prima, Gubbio è definita la città dei matti, riferendosi al carattere scherzoso e gioviale dei cittadini eugubini. È tradizione a Gubbio conferire la patente da matto a chi compie tre giri interi di corsa intorno alla cinquecentesca Fontana dei matti, per poi ricevere il ”battesimo” dagli schizzi d’acqua della stessa.
La tradizione vuole che sia un cittadino di Gubbio DOC a conferire la patente da matto. Nella pratica, però, è ormai usuale ottenerne una al negozio accanto alla fontana al costo di 4 euro, sempre dopo aver fatto i tre giri attorno alla fontana. Una cosa da fare a Gubbio, anche solo per avere un ricordo simpatico della vostra visita.
I Ponti dell’Abbondanza: i miei scorci preferiti da vedere a Gubbio
Ora ci spostiamo nella mia zona preferita del centro storico di Gubbio. Parlo dei Ponti dell’Abbondanza e vi consiglio vivamente di inserirli tra le cose da vedere a Gubbio.
Si tratta di tre ponti costruiti lungo il torrente Camignano (oggi asciutto) fra la piazza del Mercato e il ponte di S. Martino. Devono questo nome al complesso edilizio dell’Abbondanza, dove erano collocati il mulino ad acqua e i due forni comunali per il pane.
Statua di Sant’Ubaldo
Camminando tra le stradine del centro di Gubbio, ritorniamo in Via della Repubblica e imbocchiamo Corso Giuseppe Garibaldi fino alla fine. Troverete davanti a voi la Statua di Sant’Ubaldo, patrono della città di Gubbio. Si trova all’interno di una grande edicola costruita nel 1761 per il sesto centenario della morte del Santo Patrono. La statua in pietra è copia parziale di quella del Bernini sul Colonnato di Piazza San Pietro a Roma.
Chiesa di Sant’Agostino e il presepe permanente
Girando a sinistra su Via Dante Alighieri e poi a destra, attraversando la Porta Romana, arriviamo alla Chiesa di Sant’Agostino. La sua costruzione avvenne tra il 1251 e il 1294. La facciata risale al XVIII secolo, mentre il fianco destro è originario del Duecento. L’interno presenta una navata unica, coperta da travi rinforzate del Cinquecento. Ha un coro quadrato e sette altari laterali su ciascun fianco. Sebbene ancora oggi sia ricca di opere d’arte, anticamente tutte le pareti erano affrescate e tracce di questi affreschi si possono ancora vedere.
A sinistra della chiesa, un portale immette al chiostro. Seguendo le indicazioni, si arriva al presepe permanente. È visitabile tutto l’anno, non solo nel periodo natalizio. Il suo allestimento ebbe inizio dal 1976 in un locale in pietra a piano terra del convento, ed è meta continua di turisti anche al di fuori del tempo di Natale. È molto realistico, con case, borghi e ponti realizzati in polistirolo e legno, montagne di carta, fiumi e laghi con tela e cemento ed effetti luminosi per rappresentare le varie fasi della giornata, temporali e il movimento del mare. Se amate i presepi, dovete assolutamente includerlo nella lista delle attrattive da vedere a Gubbio.
Basilica di Sant’Ubaldo: vedere Gubbio dall’alto
Dal piazzale della chiesa di Sant’Agostino, girate a destra e salite per qualche decina di metri. Arriverete alla Funivia del Colle Eletto, che collega il centro storico di Gubbio con la Basilica di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino a 803 sul livello del mare. Le cabine della funivia, una sorta di gabbiotti aperti in metallo, possono trasportare un massimo di due persone. Il costo dei biglietti è di 6 euro a/r e 4 solo salita. Gli orari di apertura variano a seconda del periodo, quindi vi consiglio di consultare il sito ufficiale. Se soffrite di vertigini, potete raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo anche a piedi, percorrendo il tradizionale percorso (in salita) della Festa dei Ceri.
I lavori di costruzione della basilica iniziarono nel 1513. L’esterno è sobrio; un portale introduce all’interno, dove si apre un ampio chiostro con arcate e volte a crociera. L’interno è suddiviso in cinque navate. L’altare maggiore è in stile neogotico, realizzato nel 1884. Sopra l’altare è posta l’urna che custodisce il corpo intatto di Sant’Ubaldo.
Principali eventi da vedere a Gubbio
Gubbio è bellissima da vedere tutto l’anno. Tuttavia, ci sono due occasioni in cui il borgo si accende di un’atmosfera magica.
Festa dei Ceri
La Festa dei Ceri è una di queste. È una tradizione antica, che dal XII secolo costituisce l’evento principale del calendario di Gubbio. In occasione delle celebrazioni per il Santo patrono, Sant’Ubaldo, avviene la “corsa” dei ceri. I ceri sono tre strutture in legno (erano di cera fino al Cinquecento, da qui il nome) sormontate dalle statue di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio Abate, custodite tutto l’anno all’interno della Basilica di Sant’Ubaldo. La prima domenica di maggio i ceri vengono esposti nel Palazzo dei Consoli e il 15 maggio avviene la “corsa dei ceri”, una lunghissima processione scandita da diverse tappe e momenti, durante la quale i ceri vengono portati per il centro storico di Gubbio e portati infine lungo la salita dei Monte Ingino fino alla Basilica.
Albero di Natale più grande del mondo
Altro momento clou del calendario di Gubbio è il Natale. In questo periodo dell’anno, oltre alle classiche luminarie lungo le vie del centro storico, viene allestito un mercatino di Natale in Piazza dei 40 Martiri con tanto di ruota panoramica. Ma l’elemento distintivo è sicuramente l’albero di Natale più grande del mondo, costituito da più di 800 luci di vario tipo e colore disseminate lungo le pendici del monte Ingino. Oltre 300 luci verdi ne delineano la sagoma, mentre più di 400 lampade multicolore sono disseminate nel corpo centrale; alla sommità è installata una stella cometa con 250 punti luminosi. Le sue dimensioni (circa 450 metri di base e 750 di altezza) l’hanno reso dal 1991 l’albero di Natale più grande del mondo, inserito nel libro dei Guinness dei Primati. Vedere l’albero di Natale più grande del mondo dominare Gubbio, è sicuramente una delle cose da fare almeno una volta nella vita.
Dove mangiare a Gubbio
A Gubbio, come in tutta l’Umbria, si mangia benissimo e sono diversi i locali dove mangiare la vera cucina tradizionale. A Gubbio è da provare la crescia, quella che nel resto dell’Umbria si chiama torta al testo. Si tratta di una sorta di pane azzimo. cotto su una piastra di ghisa circolare che si chiama testo. Viene servita farcita con salumi, salsiccia e verdura e molti altri modi. Nel centro storico di Gubbio potete provarla da La Cresciamia.
Un altro locale che voglio consigliarvi (perché provato da me direttamente) è Locanda del Duca. Qui ho avuto modo di provare un menù interamente a base di tartufo, dall’antipasto al dolce. Tutto buonissimo! Dispone anche di alcune camere, quindi potrebbe essere una buona base se state cercando dove dormire a Gubbio.
Mappa delle attrattive da vedere a Gubbio
Ecco una mappa con tutte le attrattive da vedere a Gubbio per facilitare il vostro itinerario.
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