L’Umbria era da tempo nella mia wishlist dei luoghi da vedere in Italia. Recentemente ho avuto modo di realizzare questo sogno e sono riuscito a visitare diverse cittadine e borghi di questa bellissima regione. In questo articolo, però, mi concentrerò solo su Perugia, presentandovi un itinerario tra le principali attrattive da vedere. Passeggiare per il centro storico di Perugia vuol dire immergersi tra chiese ed edifici sopravvissuti a secoli di storia. La città infatti ha origini etrusche e sono presenti testimonianze di tutte le varie epoche. Scopriamo quindi cosa vedere a Perugia!
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Perugia: cenni storici
Prima di parlare nello specifico dei luoghi da vedere a Perugia, è bene raccontare brevemente la sua storia. Perugia vanta una storia lunga circa tremila anni. Fu infatti fondata dagli Etruschi su un antico insediamento dell’antica popolazione degli Umbri. La posizione dominante rispetto al corso del Tevere favorì il rapido sviluppo di Perugia, il cui nucleo urbano vero e proprio si formò intorno alla seconda metà del VI secolo a.C. La cinta muraria etrusca originaria, oggi in parte ancora visibile, risale ai secoli IV e III secolo a.C e circondava il Colle Landone e il Colle del Sole sui quali si erge la città. Dal 295 a.C. Perugia entrò sotto l’influenza di Roma e ciò portò a una trasformazione della conformazione urbana, secondo gli stilemi romani.
Dopo la caduta dell’Impero Romano la città subì diverse invasioni, fino alla costituzione del Comune nell’XI secolo. In questo periodo la città iniziò ad assumere l’assetto urbano che ancora oggi la contraddistingue.
All’epoca, Perugia fu spesso divisa fra lotte civili intraprese da diverse famiglie come i Piccinino, i Michelotti, i Fortebraccio e i Baglioni. Quest’ultima famiglia prevalse e dominò la città fino allo scoppio della sanguinosa “Guerra del Sale” nel 1531, che vide contrapposti il popolo perugino e lo Stato Pontificio, dopo che Papa Paolo III aveva imposto un aumento del prezzo del sale. La vittoria andò allo Stato Pontificio, che occupò la città. Il Papa, a testimonianza del dominio della Chiesa, fece costruire un’imponente fortezza chiamata Rocca Paolina. Il potere del Papa durò incontrastato fino al 1860, quando Perugia entrò a far parte del Regno d’Italia.
Nei secoli, Perugia è stata uno dei centri culturali di spicco d’Italia. Ha dato i natali, tra gli altri, agli artisti Pietro Vannucci (Il Perugino) e Pinturicchio e al matematico Ignazio Danti, colui che riformò il calendario passando dal sistema giuliano a quello gregoriano. A Perugia, inoltre, nel 1308 è nata una delle università più antiche d’Italia e del mondo.
Cosa vedere a Perugia: itinerario
Iniziamo subito con questo itinerario tra le principali attrattive da vedere a Perugia. La città si sviluppa intorno a 5 rioni storici, che si sono formati adattandosi alla morfologia del terreno su cui sorgono. Questi quartieri sono Porta Sole, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro. Ognuno di essi si sviluppa attorno a una via principale su cui convergono le trame dei vicoli.
L’Acquedotto medievale: uno degli scorci più belli da vedere a Perugia
Ho iniziato il mio giro dall’Acquedotto medievale. È sicuramente uno dei luoghi più suggestivi da vedere a Perugia per la bellezza degli scorci che regala. La sua costruzione iniziò nel 1254 e terminò nel 1278, dopo un’interruzione dei lavori di vent’anni. Lungo più di 4 km, è stato realizzato per portare l’acqua alla Fontana Maggiore (di cui parlerò a breve) e alla parte alta della città. È un’opera ingegneristica notevole, sopratutto per l’epoca, perché senza l’ausilio di pompe e con l’utilizzo di un condotto forzato a pressione si riuscì a invertire il moto naturale dell’acqua e a farla andare verso l’alto.
L’acquedotto rimase in funzione fino al 1835, quando fu dismesso a causa di problemi strutturali e funzionali. In quegli anni si decise di trasformare il tratto finale dell’acquedotto in un percorso pedonale pensile che collegasse il borgo di Porta Sant’Angelo con il centro storico.
Via della Maestà delle Volte: una delle strade più pittoresche da vedere a Perugia
Arrivato in cima alla salita dell’acquedotto, sono arrivato in Via Baldeschi che ho percorso per un brevissimo tratto fino in Piazza Cavallotti. Qui ho imboccato Via della Maestà delle Volte, una delle strade più pittoresche del centro storico di Perugia. Come suggerisce il nome, la peculiarità di questa stretta via è la presenza di moltissime volte scenografiche. Ognuna di esse è testimonianza della trasformazione della città nel corso dei secoli perché porta i segni degli edifici che un tempo qui sorgevano. Oltre ai vari archi, in questa via si trova anche la Fontana di Via Maestà delle Volte che, diversamente da quanto si possa pensare, risale al 1920.
Piazza IV Novembre
Percorrendo tutta Via della Maestà delle Volte, sono arrivato in Piazza IV Novembre, la piazza principale da vedere nel centro storico di Perugia. Qui sono concentrati diversi dei più importanti monumenti della città. Si presenta come una piazza asimettrica, punto di convergenza delle strade principali del centro storico. Fiancheggiata dal Palazzo dei Priori e dalla Cattedrale, è il centro della vita cittadina sin da quando fu foro romano e poi centro politico e religioso della città medievale. Tra il Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo si trova la Fontana Maggiore. Vediamoli a uno a uno.
Fontana Maggiore
Al centro tra il Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo si può ammirare la Fontana Maggiore, un capolavoro di scultura medievale da vedere assolutamente a Perugia. È stata costruita tra il 1275 e il 1277 per celebrare l’arrivo dell’acqua nella parte alta della città, grazie al nuovo acquedotto. Quest’ultimo infatti consentiva attraverso un sistema di condotti forzati a pressione di portare l’acqua verso l’alto dal vicino Monte Pacciano.
Realizzata in pietra di Assisi, la fontana è costituita da due vasche marmoree concentriche. In quella inferiore sono raffigurati i mesi dell’anno, rappresentati da diversi momenti del lavoro agricolo, affianco ai dodici segni zodiacali. Nella vasca superiore sono presenti 24 statue che raffigurano personaggi mitologici, biblici, allegorici e figure di santi, tra cui i patroni di Perugia San Lorenzo e Sant’Ercolano e i Santi Pietro e Paolo. Le due vasche sono sormontate da una tazza bronzea ornato con delle statue, anch’esse bronzee, di ninfe da cui sgorga l’acqua.
Palazzo dei Priori
Il Palazzo dei Priori come lo vediamo oggi è il risultato di più fasi costruttive distinte. La prima, avvenuta tra il 1293 e il 1297 è visibile sul lato sinistro della facciata che dà su Piazza IV Novembre. Si possono vedere una sequenza di trifore e l’imponente portale gotico che conduce alla Sala dei Notari. La parte destra della facciata, invece, corrisponde a un’aggiunta più tarda realizzata nel 1335 circa in sostituzione della chiesa di San Severo di Piazza. Questa è arricchita da un portico a tre arcate. Sempre osservando questa facciata, la scalinata a ventaglio che conduce alla Sala dei Notari è stata realizzata nel 1902 a sostituzione dell’antica scalinata a doppia rampa. Sopra il portale si possono osservare le copie in bronzo del grifo perugino e del leone guelfo (gli originali sono visibili nell’atrio del palazzo).
La facciata che dà su Corso Vannucci è testimonianza dei vari ampliamenti che sono stati realizzati sul palazzo. Presenta una serie di trifore al primo piano e a quello superiore e un’alternanza cromatica data dall’utilizzo della pietra bianca e rosa. Il punto focale della facciata è il Portale Maggiore, sopra il quale sono scolpiti i bassorilievi dei tre santi patroni di Perugia: San Costanzo, Sant’Ercolano e San Lorenzo.
Oltre a essere ancora oggi sede del Comune di Perugia, il Palazzo dei Priori ospita la Galleria Nazionale dell’Umbria, che conserva alcune tra le più significative opere dell’arte dell’Italia centrale, tra cui vari lavori del Perugino, Pinturicchio e Piero della Francesca. Inoltre all’interno del Palazzo dei Priori sono visitabili la Sala dei Notari, la Sala del Consiglio, la sala del Nobile collegio del Cambio, la sala del Nobile Collegio della Mercanzia e la cappella dei priori.
Cattedrale di San Lorenzo
Altra attrattiva da vedere in Piazza IV Novembre a Perugia è la Cattedrale di San Lorenzo. Fu costruita in sostituzione di un’antica chiesa dedicata a San Lorenzo, di cui non restano tracce. La realizzazione di questo edificio iniziò nel Trecento, anche se la sua consacrazione avvenne solo nel 1569.
All’esterno la Cattedrale di Perugia appare incompleta e la decorazione in marmo rosa e bianco che avrebbe dovuto ricoprire l’intero edificio, è visibile solo nella parte inferiore della facciata. Una particolarità di questa cattedrale è il fatto che il prospetto frontale non sia rivolto verso la piazza principale di Perugia, Piazza IV Novembre. Qui invece si affaccia il corpo laterale della cattedrale, che presenta una loggia, finestroni gotici, un portale rinascimentale a cui si accede tramite una scalinata, la statua di Papa Giulio III e un pulpito quattrocentesco, dal quale predicò San Bernardino da Siena. La facciata principale, che dà su Piazza Dotti, presenta un bellissimo portale barocco.
All’interno, la Cattedrale di Perugia si presenta divisa in tre navate e con una pianta a croce latina. Gli elementi strutturali in stile gotico sono stati decorati nel Settecento con affreschi, stucchi marmorizzati e dorature. Il punto forte da vedere nella Cattedrale di Perugia è soprattutto la Cappella dell’Anello che custodisce il Santo Anello che, secondo la tradizione, la Vergine Maria ricevette da San Giuseppe per il loro sposalizio. L’anello è custodito all’interno di un reliquiario, che è una delle massime espressioni dell’arte orafa del Rinascimento italiano, e viene esposto solo due volte l’anno. Il chiostro della cattedrale ospita il Museo dell’Opera del Duomo.
Corso Vannucci e Giardini Carducci
Abbandoniamo Piazza IV Novembre e percorriamo la strada principale del centro storico di Perugia: Corso Vannucci. È dedicata al più grande artista di Perugia, Pietro Vannucci (più conosciuto come il Perugino). Sin dal Medioevo questa arteria cittadina è stata il cuore della vita di Perugia. Ancora oggi è un luogo di ritrovo, dove i perugini si dedicano allo shopping o semplicemente sono soliti “fare le vasche” (passeggiare su e giù per il corso). Corso Vannucci collega Piazza IV Novembre, Piazza della Repubblica e Piazza Italia.
Oltrepassando Piazza Italia, sono arrivato ai Giardini Carducci. Questo piccolo spazio verde è dedicato al grande poeta che compose l’ode “Canto dell’amore” proprio a Perugia del 1877. Al centro del giardino si trova il Monumento di Pietro Vannucci, realizzato in occasione del quattrocentesimo anno dalla morte dell’artista; è uno dei massimi esempi di stile Liberty a Perugia. I Giardini Carducci sono un luogo da vedere assolutamente a Perugia, perché qui si trova una terrazza panoramica da cui si vedere una delle viste più affascinanti sulla città. Nel panorama si riescono a riconoscere le basiliche di San Domenico e San Pietro, le valli e le montagne che circondano la città.
Esplorando la Perugia medievale
Dopo aver ammirato il paesaggio dal punto panoramico, ho percorso Via Baglioni fino in Piazza Matteotti. Da lì ho abbandonato la strada principale, immergendomi tra i vicoli medievali di Perugia. Ho percorso Via Guglielmo Oberdan, per poi scendere la scalinata serpeggiante di Via Sant’Ercolano. Alla fine della scalinata ho incontrato la particolare chiesa di Sant’Ercolano. Dedicata uno dei tre santi patroni di Perugia e realizzata tra il 1297 e il 1326, questa chiesa si presenta come una torre di forma ottagonale. Al suo interno conserva una fastosa decorazione barocca.
Basilica di San Domenico
Ho poi percorso Corso Cavour, una strada che collega Sant’Ercolano a Porta San Pietro. Questa arteria ha il primato di essere la strada piana più lunga del centro di Perugia. Più o meno a metà corso, ho incontrato la Basilica di San Domenico. È uno dei monumenti religiosi più importanti da vedere a Perugia ed è riconoscibile nella skyline della città per il suo caratteristico campanile.
I domenicani costruirono una prima chiesa tra il 1231 e 1260. La loro influenza nella sfera religiosa e politica di Perugia crebbe così tanto nel tempo che nel 1304 si decise di costruire una chiesa più grande. Il nuovo edificio a tre navate fu consacrato nel 1459. Sfortunatamente sin da subito presentò dei problemi strutturali e all’inizio del Seicento le tre navate crollarono.
L’edificio che vediamo oggi è il risultato della ricostruzione. All’interno si presenta a croce latina, divisa in tre navate e con elementi tipici degli stili gotico e barocco. La coloratissima vetrata del finestrone absidale contrasta con l’austerità del resto dell’edificio. Con un’altezza di 23 metri, è la seconda più alta dopo quella del Duomo di Milano. La basilica è stata spogliata di gran parte delle sue opere, soprattutto in epoca napoleonica, ma ancora oggi si possono ammirare ad esempio a Madonna con il Bambino di Gentile da Fabriano e il Polittico Guidalotti di Beato Angelico. Degno di nota è anche il monumento funebre di Papa Benedetto XI.
Come detto prima, una delle peculiarità della Basilica di San Domenico di Perugia è il suo campanile. Nel Quattrocento era sormontato da una cuspide altissima con croce. Per motivi statici, tuttavia, questa cuspide fu tolta e il campanile iniziò ad apparire mozzato.
Abbazia di San Pietro
Dopo un buonissimo pranzo alla Locanda do Pazzi, ho percorso Corso Cavour fino alla fine e, oltrepassando la Porta San Pietro, sono arrivato all’Abbazia di San Pietro. La fondazione del complesso benedettino di San Pietro avvenne nel 966, dove già nel VI secolo sorgeva l’antica Cattedrale, in un’area sacra nell’epoca etrusco-romana. All’interno la basilica si presenta divisa in tre navate da colonne ioniche, soffitto a lacunari dorato e dipinti e sculture risalenti tra il XV e il XIX secolo, fra cui opere di Perugino e Vasari. Il complesso è composto da 3 chiostri che conducono alla Galleria Tesori d’Arte, alla biblioteca e all’archivio, all’orto botanico e all’orto medievale.
Rocca Paolina: un luogo unico da vedere a Perugia
La tappa successiva del mio itinerario a Perugia è stata la Rocca Paolina. È un luogo molto particolare sia per la sua conformazione sia per la sua storia e quindi la consiglio vivamente tra le attrattive da vedere a Perugia. La sua costruzione avvenne tra il 1540 e il 1543 per volere di Papa Paolo III e fino al 1860 fu simbolo del potere pontificio sulla città di Perugia. Fu costruita sopra le case dei Baglioni, la potente famiglia perugina che osò sfidare il Papa e furono utilizzati i materiali ricavati dalla demolizione totale dell’antico borgo di Santa Giuliana. Le case, vie, torri e cortili che rientrarono nel perimetro del nuovo edificio furono inglobati e coperti con possenti volte, costituendone il piano interrato.
Dopo l’Unità d’Italia la Rocca Paolina cadde nel dimenticatoio e parte di essa fu per giunta demolita per la costruzione di nuovi edifici. Ad esempio sono stati realizzati Piazza Italia, i Giardini Carducci e l’attuale Palazzo della Provincia. Oggi la Rocca è dotata di un sistema di scale mobili che collegano Piazza Italia alla parte bassa della città. All’interno è possibile camminare nella “città sotterranea”, che oggi ospita spazi espositivi.
Punto panoramico di Porta Sole e l’Arco Etrusco
Ritornato nella parte alta del centro storico di Perugia, ho ripercorso Corso Vannucci. Da Piazza IV Novembre sono passato per Piazza Danti e Via delle Prome. Ho raggiunto Porta Sole, dove sorgeva una delle porte della città nell’antica cinta muraria etrusca, nel punto più alto di Perugia. Qui si trova un punto panoramico da cui godere un’altra bellissima vista sulla città di Perugia.
Scendendo le scale che iniziano sul punto panoramico, ho raggiunto l’Arco Etrusco. Si tratta della monumentale porta della cinta muraria etrusca orientata a Nord, risalente al III sec. a.C.. È alta ben 11 m di altezza ed è costruita in blocchi di travertino. È costituita da due torri trapezoidali e una facciata monumentale al centro, composta da due archi a tutto sesto sovrapposti.
Altre attrattive da vedere a Perugia
In questa sezione vi presenterò altre attrattive da vedere a Perugia. Alcune di esse non le ho ancora visitate e conto di farlo a breve, ma le inserisco per completezza di informazione. Altre, invece, le ho viste in un’altra giornata e quindi preferisco descriverle a parte.
Pozzo etrusco
Un’altra grandissima opera dell’ingegneria etrusca, oltre alla cinta muraria, è il Pozzo Etrusco. È ubicato nei sotterranei di Palazzo Sorbello e l’ingresso si trova in Piazza Danti. Si tratta di un monumentale pozzo-cisterna costruito in grandi blocchi di travertino, intorno al III-II secolo a.C. È profondo circa 36 metri e ha un diametro massimo di 5,6 m; è alimentato da acqua sorgiva, ed era anche in grado di raccogliere l’acqua piovana canalizzandola all’interno. Si pensa che in età etrusca e romana fosse uno dei più importanti serbatoi di acqua pubblica della città.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Una chicca da vedere a Perugia è la Chiesa di San Michele Arcangelo. Rispetto alle altre attrattive della città si trova un po’ più decentrata, anche se è abbastanza facile da raggiungere a piedi dal centro. Si tratta di una delle prime chiese paleocristiane d’Italia, costruita tra il V e il VI secolo. Ha una pianta circolare e per questo motivo è spesso indicata con il nome di Tempietto di Sant’Angelo. Ha subito dei rifacimenti nel XIV secolo con l’aggiunta di elementi gotici, come il portale d’ingresso. All’interno si presenta in due aree concentriche, separate da sedici colonne corinzie e quattro cappelle disposte a croce greca. A me ha ricordato molto la Chiesa del Santo Sepolcro del complesso di Santo Stefano di Bologna.
Chiesa di San Francesco al Prato e Oratorio di San Bernardino
Nel rione di Santa Susanna si trova la Chiesa di San Francesco al Prato. È raggiungibile facilmente dal cuore del centro storico di Perugia. Se vi trovate in Corso Vannucci, vi basterà attraversare la volta che si trova accanto al Portale Maggiore del Palazzo dei Priori e percorrere tutta la scenografica Via dei Priori. Mentre la percorrete, buttate un occhio sulla Torre degli Sciri, l’unica torre medievale arrivata a noi intera, che con i suoi 42 metri di altezza si staglia nella skyline di Perugia. In certi periodi è anche aperta al pubblico ed è possibile salire in cima (sono 232 scalini).
Torniamo alla Chiesa di San Francesco al Prato. Si tratta di una chiesa sconsacrata che è utilizzata oggi come auditorio per eventi culturali. È risalente alla metà del XIII secolo ed è stata costruita sul modello della Basilica di San Francesco di Assisi. Sorge infatti sopra l’antica chiesa di Santa Susanna, da cui il rione prende il nome, ed è quindi costituita da una chiesa inferiore e una superiore. Nel corso dei secoli, a causa di movimenti franosi della collina su cui sorge ha avuto problemi di staticità e sono stati necessari vari rifacimenti. Per diverso tempo è stata il piccolo Pantheon di Perugia, perché ha ospitato le sepolture di diversi personaggi illustri della città.
Accanto alla Chiesa di San Francesco al Prato si trova l’Oratorio di San Bernardino. La facciata di questo tempietto è una delle massime espressioni dell’arte rinascimentale a Perugia, realizzata da Agostino di Duccio. Si presenta come una facciata policroma e con bassorilievi su cui è stato creato un piacevole effetto di chiaroscuro ottenuto dall’uso di marmi policromi. Anche se non è un’opera maestosa in termini di dimensioni, per me è una delle cose più belle da vedere a Perugia.
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria
Perugia ospita un importante museo archeologico che gli amanti dell’archeologia dovrebbero visitare. Si trova nell’antico convento di San Domenico, accanto all’omonima basilica. Conserva reperti preistorici rinvenuti in vari insediamentidell’Italia centrale risalenti a un periodo compreso tra il Paleolitico l’Età del Bronzo. Inoltre, espone reperti provenienti dagli antichi centri umbri, etruschi e romani dell’Umbria.
Mosaico romano di Orfeo: un tesoro nascosto da vedere a Perugia
Non tanto lontano dalla Chiesa di San Francesco al Prato si trova un tesoro scoperto solo nel 1875. Sto parlando del Mosaico romano di Santa Elisabetta che raffigura il mito di Orfeo e le fiere. Questo mosaico di tessere bianche e nere ritrae Orfeo che suona la cetra circondato da quaranta animali che ascoltano ammaliati la sua musica. È risalente al II secolo ma la scoperta è avvenuta solo nell’Ottocento durante dei lavori di scavo dove sorgeva la chiesa di Santa Elisabetta, da cui prende il nome.
Oggi il mosaico si trova all’ingresso della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e naturali dell’Università degli Studi di Perugia, in Via dell’Elce di Sotto n. 8. È possibile ammirarlo dal lunedì al venerdì negli orari di apertura della facoltà. Nei giorni di chiusura si può vedere attraverso le vetrate esterne.
Mappa dei luoghi da vedere a Perugia
Quelle che ho presentato finora sono solo alcune delle attrattive da vedere a Perugia. Vi fornisco una mappa con le attrattive citate in questo articolo sperando che vi sia di aiuto per la creazione di un itinerario.
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