Dopo aver visitato la parte orientale del centro di Vienna e il Castello di Schönbrunn, il terzo giorno di viaggio è stato dedicato alla scoperta della Vienna imperiale al mattino, in particolare del Palazzo imperiale della Hofburg, e della restante parte del centro storico nel pomeriggio. Partiamo con ordine.
Palazzo imperiale della Hofburg
Appena arrivati davanti al Palazzo imperiale della Hofburg, ci si rende immediatamente conto che esso si estende per una vasta area del centro di Vienna. La Hofburg (forse è più corretto definirlo complesso che palazzo), infatti, è costituito da diversi edifici, cortili, piazze e giardini.
Hofburg è il frutto di tanti rimaneggiamenti che, tra il ‘200 e il ‘900, l’hanno portata all’aspetto attuale, con il completamento della Neue Burg (l’ala nuova). È stato residenza imperiale fino al 1918 e una parte di essa è utilizzata oggi come residenza del Presidente della Rupubblica federale austriaca.
Cosa vedere nel complesso della Hofburg
Visitare il complesso della Hofburg significa entrare in una città nella città. È costituito infatti da 18 ali e 19 cortili. Ogni ala del complesso ospita uno o più musei. Troviamo, per esempio, la Schatzkammer (Camera dei tesori imperiali), la Burgkapelle (Cappella imperiale), la Spanische Hofreitschule (Scuola di Equitazione Spagnola), la Österreichische Nationalbibliothek (Biblioteca Nazionale Austriaca), il Naturhistorisches Museum (Museo di Storia Naturale), il Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell’Arte), il Globenmuseum (Museo dei Mappamondi), i Kaiserappartaments (Appartamenti Imperiali), il Sisi Museum (Museo di Sissi), la Silberkammer (Museo delle Argenterie di Corte), l’Albetina… solo per citarne alcuni.
Per maggiori informazioni sui musei presenti alla Hofburg e le tipologie di biglietti, vi rimando al sito ufficiale.
Io mi sono limitato a visitare solo la Silberkammer, il Sisi Museum, gli Appartamenti Imperiali e la Biblioteca Nazionale. Sono pentito di non aver visitato la Schatzkammer, dove, tra i vari tesori, sono custodite le corone imperiali e il chiodo che trafisse la mano destra di Cristo. Ma andiamo con ordine.
La Silberkammer
Entrati dall’ingresso che dà su Michaelerplatz, si può scegliere di andare a sinistra verso la Scuola di Equitazione Spagnola o a destra verso l’ala degli appartamenti imperiali. La prima è una delle attrazioni più visitate di Vienna, dove è possibile vedere gli allenamenti dei famosi cavalli lipizzani, ma per questione di tempo non l’ho inserita nel mio itinerario.
Prima tappa del giro al Palazzo imperiale della Hofburg è stata la Silberkammer (Museo delle Argenterie di Corte). Qui sono conservate tutte le argenterie e le porcellane utilizzate dalla famiglia imperiale, sia per i pasti privati sia per gli eventi pubblici; si scopre come doveva essere apparecchiata la tavola nelle diverse occasioni, in che modo venisse piegato il tovagliolo: fatto curioso a riguardo è che solo due persone al mondo oggi conoscono il segreto della piegatura del tovagliolo.
Il Sisi Museum
Dopo la Silberkammer, il percorso è continuato al Sisi Museum, dedicato all’Imperatrice Elisabetta. Il museo espone diversi oggetti e abiti appertenuti alla “Principessa Sissi”, con lo scopo di farci conoscere la vera storia dell’Imperatrice oggi tanto amata, tragicamente morta a Ginevra per mano di un anarchico italiano.
Il mito di Sissi è vero?
Camminando lungo il percorso del museo, si viene a conoscenza che Sissi in realtà non godeva della fama di cui gode oggi. Anzi, non veniva visto di buon occhio dall’opinione pubblica il fatto che l’Imperatrice soggiornasse di rado alla Corte di Vienna. I giornali non parlavano molto di lei; a causa della censura non potevano neanche esprimere il malcontento per questa “Imperatrice poco presente”. È stato solo dopo la sua tragica morte che nacque il “Mito di Sissi”, per volere del marito Francesco Giuseppe, innamoratissimo della sua bellissima moglie.
Il rapporto tra Francesco Giuseppe e la sua amata moglie non era proprio come viene raccontato nei film o nella serie animata. Sì, Sissi s’innamorò di Francesco Giuseppe quando si conobbero, ma quell’amore diminuì col tempo dopo il matrimonio, forse complice il ruolo della madre di lui, l’Arciduchessa Sofia, la quale voleva trasformare la nuora, poco educata alla rigida etichetta di corte, in una donna degna del suo ruolo. È stata ritrovata una lettera, in cui Sissi scriveva quanto fosse ingiusto il fatto che le ragazze fossero costrette a sposarsi in tenera età, per poi dover portare il peso di quel matrimonio per tutta la vita.
Tra i pezzi forte del museo vi sono i vari oggetti utilizzati per la cura della lunga chioma dell’Imperatrice, gli abiti indossati durante la festa alla vigilia delle nozze e all’incoronazione come regina d’Ungheria (anche se in realtà quei due abiti sono delle copie), la ricostruzione del vagone su cui era solita viaggiare (il vagone vero si trova al Technisches Museum Wien) e la lima con cui è stata uccisa.
Gli appartamenti imperiali
Finito il percorso del Sisi Museum, si entra direttamente negli appartamenti imperiali. È possibile visitare solo la sala delle udienze, quella delle conferenze e gli appartamenti privati di Francesco Giuseppe ed Elisabetta. La restante parte degli appartamenti imperiali della Hofburg (gli appartamenti di Maria Teresa e di Giuseppe II) è oggi dimora del Presidente della Repubblica austriaco.
Così com’era accaduto a Schönbrunn, visitare gli appartamenti imperiali di Hofburg mi ha permesso di conoscere ancora più da vicino i grandi personaggi storici che vi abitavano. Entrando nella camera da letto di Francesco Giuseppe si coglie immediatamente il suo essere semplice, poco attento al lusso; nel suo studio invece si coglie la dedizione alla sua carica d’Imperatore.
Passando agli appartamenti di Sissi, si coglie la personalità fragile della bella Imperatrice, ossessionata dalla cura del suo corpo: passava circa tre ore al giorno a spazzolare la sua lunga chioma, che arrivava al pavimento; si fece installare attrezzi ginnici nei suoi alloggi privati, per potersi allenare quotidianamente e mantenere la sua perfetta linea (pare addirittura che a volte fosse solita digiunare); aveva persino un lettino da massaggi (cosa che fu ritenuta scandalosa insieme agli attrezzi da palestra) e si fece installare una vasca da bagno che utilizzava tutti i giorni. Questa cura maniacale del suo corpo era un modo per reagire alla rigida etichetta di corte, dalla quale si sentiva oppressa.
L’ultima sala del percorso di visita negli appartamenti imperiali, è la sala da pranzo con la tavola apparecchiata fedelmente, secondo i dettami di corte.
La Biblioteca Nazionale Austriaca
Usciti dal Palazzo Imperiale della Hofburg, ci siamo diretti alla Biblioteca Nazionale Austriaca, ma prima ci siamo soffermati a osservare la facciata della Hofburg (Neue Burg in realtà) che dà su Heldenplatz; in seguito abbiamo raggiunto la Biblioteca, facendo una piccola deviazione sul Burggarten, dove abbiamo potuto vedere il Monumento a Mozart.
La Österreichische Nationalbibliothek, il cui ingresso si trova nell’elegantissima Josefsplatz, ospita nella sua Prunksaal la biblioteca barocca più grande del mondo. La “Sala Magnifica” è lunga quasi 80 metri e alta 20, ha una cupola sontuosamente affrescata e custodisce circa 200.000 volumi, tra cui la collezione più grande al mondo di manoscritti originali della Riforma di Lutero, e alcuni mappamondi pregiati.
Con la Biblioteca Nazionale Austriaca si è conclusa la visita alla Hofburg – o perlomeno all’interno dei palazzi. La seconda metà della giornata è stata dedicata all’esplorazione della parte del centro di Vienna non visitata il primo giorno. Di questo ve ne parlo nel prossimo articolo.
Se volete leggere altri articoli sul mio viaggio a Vienna, cliccate qui.
Ecco un video della giornata, preso dal mio canale YouTube:
10 Comments
Fantastico Andrea, mi è sembrato d fare un salto indietro nel tempo, a quel 1 gennaio 2005, quando a bocca aperta ed accompagnata da un’emozione fortissima, ho visitato la Hofburg.
Sissi, così diversa, fragile, vera mi colpì tantissimo, soprattutto considerata la grandissima differenza con il personaggio televisivo. Ma l’intero percorso di visita è stato magico per me… Dopo anni lo ricordo ancora come fosse ieri. Ma grazie al tuo post è stato ancora più forte l’impatto col passato!
Poi mi hai fatto conoscere la Biblioteca Nazionale Austriaca, che non ho avuto modo di visitare: FAVOLOSA! Luogo nel quale potrei farmi rinchiudere…
Alla prossima puntata!
Claudia B.
La biblioteca è meravigliosa. Mi veniva voglia di fotografarla centimetro per centimetro 😀
Dev’essere davvero molto bella… La sogno da quando ero bambina e ho continuato a sognare grazie alle tue righe!
Forse è arrivato il momento di andarci 🙂
Mi piacerebbe dare un’altra possibilità a Vienna perché la prima volta avevo circa 10-11 e ricordo poco o nulla, mentre la seconda avevo un mal di denti da sbattere la testa contro la porta dell’hotel… Se riesco a organizzarmi seguirò i tuoi itinerari! Mi piacerebbe molto vederla in inverno.
Allora bisogna che tu le dia un’altra chance 🙂 A me stanno consigliando tutti di tornarci nel periodo natalizio
Che salto indietro nel tempo! Ancora ricordo la Biblioteca, un vero e proprio gioiello!
Meravigliosa! Mi è venuto il torcicollo a forza di stare col naso all’insù 😀
Bellissime foto, mi hai fatto davvero fare un salto indietro nel tempo e mi è tornata pure la voglia di rivedere questa sontuosa città! 🙂
che posti incredibili, non vedo l’ora di progettare il mio viaggio!