Dopo una giornata trascorsa a Bratislava, eccoci di nuovo a Vienna. Il quarto giorno nella capitale austriaca è stato dedicato alla visita del Palazzo del Belvedere al mattino e a un pomeriggio di relax al parco del Prater.
Belvedere
Lo Schloß Belvedere è uno dei massimi esempi di residenze in stile barocco in Austria ed è anche considerato uno dei palazzi principeschi più belli al mondo. È costituito da due edifici: l’Oberes Belvedere (Belvedere Superiore) e l’Unteres Belvedere (Belvedere Inferiore).

Belvedere, Vienna
La storia del Belvedere
Il Belvedere fu commissionato dal principe Eugenio di Savoia dopo la fine dell’assedio turco. L’incarico per la realizzazione fu affidato all’architetto Johann Likas von Hildebrandt. Nel 1712 iniziarono i lavori di costruzione del Belvedere Inferiore, ultimati nel 1717. Nello stesso anno iniziarono i lavori per la realizzazione dei giardini alla francese e dell’altro edificio, il Belvedere Superiore.

Belvedere Inferiore
Eugenio di Savoia morì senza eredi e l’Imperatore Carlo VI decise che il Belvedere dovesse passare alla nipote del principe, Vittoria. La principessa si trasferì nel palazzo ereditato dallo zio pochi mesi dopo e qui vi abitò per alcuni anni. Dopo il divorzio dal marito di qualche anno più giovane, fece ritorno a Torino, esprimendo alla corte di Vienna la sua volontà di liberarsi del palazzo ereditato dallo zio.
La figlia di Carlo VI, Maria Teresa, volle acquistare il Belvedere. In quegl’anni il palazzo non fu utilizzato come dimora, bensì come sede della Gemäldegalerie (Galleria d’arte imperiale), fino a quel momento custodita alla Hofburg. La Galleria aprì al pubblico nel 1781, diventando uno dei primi musei pubblici al mondo. Successivamente la collezione venne trasferita definitivamente al Kunsthistorisches Museum.

Belvedere Superiore
Il Belvedere smise di essere un museo e l’Imperatore Francesco Giuseppe decise che il Belvedere Superiore dovesse diventare la dimora dell’erede al trono. Il Belvedere Inferiore fu invece adibito a galleria d’arte moderna, accogliendo i lavori di una nuova corrente di artisti, la Secessione viennese.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e i lavori di restauro a causa dei pesanti danni subiti durante i bombardamenti, il Belvedere diventò a tutti gli effetti una galleria d’arte moderna.
Cosa vedere al Belvedere di Vienna
I due edifici del Belvedere ospitano la Österreichische Galerie Belvedere, una collezione d’arte austriaca dal Medioevo ai giorni nostri, con opere anche di artisti stranieri.
- Smorfie di Franz Xaver Messerschmidt
- Ritratto di Maria Teresa con la Famiglia
- Ritratto di Napoleone Bonaparte
- Sezione di arte medievale
Oltre alla collezione d’arte, è possibile visitare alcune sale di rappresentanza, come la Marmorsaal (Sala di Marmo), affrescata da Carlo Carloni.

Marmorsaal
Le attrazioni principali della galleria d’arte sono senza dubbio le opere di Gustav Klimt: il Belvedere, infatti, ospita la più grande raccolta dell’artista austriaco più conosciuto al mondo. Tra le opere più importanti figurano senza dubbio il Bacio e Giuditta. Per poterle fotografare, dovrete pazientare un pochino, perché tutti vogliono scattare un selfie con il Bacio, pur essendoci una copia del quadro nella sala accanto proprio per questo scopo.
- Bacio di Gustav Klimt
- Giuditta di Gustav Klimt
Finita la visita al Belvedere Superiore, per poter vedere il resto della collezione nell’altro edificio del complesso (Belvedere Inferiore), bisogna passare attraverso il giardino barocco. Qui vedrete aiuole ben curate con fiori di mille colori, statue, fontane. Ricordo di aver speso più tempo nel giardino che all’interno del Belvedere – ammetto di non essere un grande fan delle gallerie d’arte, come già detto in altre occasioni.
- Giardino barocco
Di pomeriggio era in programma un giro rilassante al parco Prater. Però, prima di raggiungere il parco, abbiamo deciso di fare un piccola sosta alla Hundertwasserhaus.
Hundertwasserhaus
La Hundertwasserhaus (Casa di Hundertwasser) è un complesso di case popolari, costruito negli anni Ottanta dall’architetto Friedensreich Hundertwasser (pseudonimo di Friedrich Stowasser). L’artista pensò di realizzare delle case popolari più “allegre” per coloro che dovevano abitarci. Così concepì questo progetto con facciate multicolore e decorate con ceramiche recuperate da materiali di recupero. Ognuna delle 52 unità abitative, inoltre, ha un proprio spazio verde, grazie ai giardini pensili di cui sono dotate. Non stupitevi, quindi, di vedere alberi che spuntano dai piani superiori.
- Hundertwasserhaus, Vienna
È possibile visitare il piccolo centro commerciale costruito proprio di fronte alla Hundertwasserhaus, realizzato con lo stesso stile. Al suo interno si trova una piccola piazza centrale con un bar e diversi negozietti, perlopiù di souvenirs.
Prater
Il parco Prater è il cuore verde di Vienna. La città ha molti altri parchi, ma questo è il più grande. Si trova nel secondo distretto, nel quartire di Leopoldstadt.
Appena si arriva, ci si accorge subito della tranquillità che regna in questa parte della città. Ci siamo trovati davanti a un lungo viale alberato (la Hauptallee) che si perdeva a vista d’occhio – non sto scherzando, sembrava infinito. Sui due lati del viale c’erano i prati dove le persone erano prendevano il sole, leggevano un libro o giocavano a pallone. Insomma un angolo di relax assoluto.
Il Prater un tempo era un’area di caccia; fu l’imperatore Giuseppe II a donare questo cuore verde alla città di Vienna, facendolo diventare un parco pubblico aperto a tutti. Così aprirono i primi bar, ristoranti e giostre.
Se si dice Prater, si pensa subito al suo grande parco divertimenti, con oltre 250 attrazioni. Ce n’è per tutti i gusti: autoscontro, go-kart, case stregate, montagne russe, ecc. Troviamo la Torre del Prater, una giostra alta 117 metri, che fa girare le persone a circa 60 km/h.

Torre del Prater
L’attrazione più famosa del parco del Prater è la ruota panoramica, la Wiener Riesenrad, che con i suoi 65 metri offre un panorama mozzafiato sulla città. Fu costruita nel 1897 per celebrare il cinquantesimo anno di impero di Francesco Giuseppe. È stata anche location per alcuni film, tanto che è stata inserita nella lista dei “Tesori della cultura cinematografica europea”.
Come vi avevo detto in un post precedente, è possibile acquistare un biglietto cumulativo Wiener Riesenrad + Zoo di Schönbrunn, risparmiando qualche euro se intendete visitare entrambe le attrattive. Altrimenti, potete avere una riduzione con la Vienna City Card.

Wiener Riesenrad, Prater
- Panorama dalla Wiener Riesenrad
Oltre alle varie giostre, il parco divertimenti del Prater offre il Museo delle cere di Madame Tussauds, dove è possibile vedere circa 80 statue di cera di personaggi storici e personaggi famosi (le statue di Sissi, Nicole Kidman, Robbie Williams, giusto per citarne alcune).

Prater al tramonto
Vienna è una città impegnativa, per tutta la storia e l’arte che offre, quindi una passeggiata rilassante al Prater è d’obbligo.
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Ecco un video della giornata, preso dal mio canale YouTube:
8 Comments
Quanto vorrei andarci… Sarebbe come essere in una fiaba ? ecco, Vienna mi da questa sensazione: di avere quell’aria fiabesca e romantica che adoro… E poi Klimt ???
Direi che è arrivato il momento di prenotare un viaggio verso Vienna 🙂
Che profusione di colori ed allegria! Io ricordo di aver visto questi luoghi in versione invernale e, per quanto molto suggestivi con quella luce, in estate sono un’esplosione di bellezza!
Oltretutto quando siamo passati noi, il Prater (parco giochi) era chiuso, per cui dava un’idea di solitudine…di abbandono. Invece dalle tue foto arriva una ventata di vivacità.
E poi le collezioni del Belvedere ?, altra interno che non ho avuto modo di visitare. Ancora mi sto morendo le mani…accidenti al poco tempo!
Bacioni,
Claudia B.
Immagino che il parco divertimenti chiuso non fosse proprio il massimo. Hai qualche motivo per tornare, in primis vedere il Belvedere 🙂
Credo proprio che dovrò tornare a Vienna un giorno o l’altro… l’ho vista troppo di fretta, e con un caldo asfissiante. Soprattutto perchè ci tengo davvero a godermi da tutti i lati la Hundertwasserhaus, non sapevo dei giardini prensili!! Che spettacolo!
Il Prater è ciò che probabilmente ho apprezzato di più, ho amato la sua atmosfera così vintage, sembrava proprio di essere in un altro mondo, in quei parchi che si vedono solo nei film!
Il caldo asfissiante di Vienna lo conosco bene. Vienna è una città molto impegnativa per tutte le cose storiche e culturali da vedere, quindi il Prater andrebbe inventato se non ci fosse, perché, secondo me, è la giusta parentesi di relax e spensieratezza che ci vuole 🙂
Noi abbiamo adorato le Hunderwasserhaus (perdonaci se abbiamo commesso qualche errore nel pronunciarlo) perchè rappresentano un tentativo di ripristinare tutti gli angoli della città e renderli migliori.
Adoriamo i tentativi di migliorare sè stessi sia in una persona sia in una città.
Vorremmo rivedere Vienna vestita d’inverno e di neve per poterla rivalutare totalmente 🙂
Anche a me la Hundertwasserhaus è piaciuta molto, sicuramente qualcosa di insolito da vedere e diversa dai soliti canoni estetici