La seconda giornata di viaggio è stata dedicata alla visita dello Schloß Schönbrunn (Castello di Schönbrunn). Nel pomeriggio, terminata la visita al Castello e ai suoi meravigliosi giardini, ho fatto un giro allo Schönbrunn Tiergarten, il più antico zoo del mondo, che fa parte del vastissimo parco della reggia.
Cenni storici
L’area dove oggi sorge il Castello di Schönbrunn era una riserva di caccia dell’Imperatore Massimiliano II. Lì sorgeva una residenza di caccia che fu utilizzata da vari imperatori, tra cui Mattia, il quale scoprì una fonte d’acqua che chiamò “schöner Brunnen”, da cui secondo la tradizione deriva il nome dell’attuale Castello di Schönbrunn. La residenza di caccia fu però distrutta durante l’assedio dei turchi del 1683.
Leopoldo I decise di dare nuova vita a Schönbrunn, commissionando una residenza per il figlio Giuseppe, sul modello della Reggia di Versailles. Fu con l’Imperatrice Maria Teresa che i lavori di realizzazione del Castello di Schönbrunn ebbero maggiore forza. Proprio alla sua epoca risalgono tutte le decorazioni in stile rococò che oggi possiamo ammirare.
Il Castello di Schönbrunn divenne dimora di Napoleone Bonaparte tra il 1805 e il 1809. Vi nacque l’imperatore Francesco Giuseppe nel 1830, per poi anche morirvi nel 1916.
Il Castello subì dei danni a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e proprio durante la guerra divenne quartier generale delle truppe russe prima e inglesi dopo. Dopo il conflitto, il Castello di Schönbrunn fu sottoposto a dei lavori di restauro per essere riportato al suo splendore originale e già nel 1948 una parte di esso fu aperto al pubblico.
Visita al Castello di Schönbrunn
Il cortile d’onore
Appena arrivati a Schönbrunn e superato il cancello con due obelischi donati da Napoleone, si viene accolti nel Cortile d’Onore, un enorme spazio ben curato, con due fontane: la prima raffigura i fiumi Danubio, Inn ed Enns; la seconda, invece, l’unificazione della Transilvania con il regno di Galizia.
Sulla destra si accede allo Schlosstheater, l’unico teatro barocco esistente a Vienna e aperto solo per i concerti di luglio e agosto a Schönbrunn. Di fronte al cancello d’accesso si può ammirare la facciata del Castello, con la sua doppia scalinata.
Gli interni del Castello di Schönbrunn
Il Castello di Schönbrunn conta al suo interno la bellezza di 1441 stanze, di cui solo una quarantina sono aperte al pubblico. All’interno è severamente vietato scattare fotografie e registrare filmati, quindi non ho nulla da mostrarvi. Le sale sono ben sorvegliate dagli addetti, perciò se si prova a fotografare, è facile essere scoperti.
Anche se senza immagini, provo a descrivervi brevemente cosa vi aspetta all’interno. Le stanze visitabili fanno parte principalmente degli appartamenti imperiali. In particolare, l’area orientale del primo piano è occupata dagli appartamenti un tempo abitati dall’Imperatrice Maria Teresa, caratterizzati da uno stile barocco e rococò molto sfarzoso, tipico di quel tempo; mentre nell’area occidentale, troviamo gli appartamenti dove vissero l’Imperatore Francesco Giuseppe e la consorte Elisabetta.
Le due aree del palazzo sono realizzate in stili diversi, che rispecchiano la personalità dell’imperatore che vi abitava. Gli appartamenti di Maria Teresa, come anticipato, sono in sfarzoso stile rococò, mentre quelli di Francesco Giuseppe molto più semplici sia nella decorazione sia nell’arredo, rispecchiando il suo stile di vita più spartano e meno attento al lusso.
Gli appartamenti di Maria Teresa
Camminare tra quelle sale fa conoscere da vicino lo stile di vita di grandi personaggi, di cui abbiamo solo letto nei libri di storia a scuola, entrando nella loro quotidianità.
Scoprirete, ad esempio, che ogni membro della famiglia Asburgo partecipava attivamente alla decorazione delle sale del palazzo, perché tutti nella famiglia dovevano imparare sin da piccoli un mestiere. Scoprirete che Maria Teresa, nonostante la grandezza del suo ruolo da imperatrice, amava il suo consorte Francesco I e ognuno dei loro 16 figli.
Conoscerete una donna con un carattere forte, che riusciva a mettere da parte l’amore materno quando si trattava della ragion di stato, ad esempio riuscendo a far sposare ognuna delle sue figlie per allacciare alleanze politiche, anche quando loro potevano non essere pienamente d’accordo.
Respirerete atmosfere di altri tempi, tra balli e incontri di rappresentanza, e ognuno di quegli ambienti serviva a sottolineare la grandezza della famiglia Asburgo. Camminerete nella Sala degli Specchi, dove un bambino prodigio di 6 anni di nome Wolfgang Amadeus Mozart suonò per l’imperatrice Maria Teresa, per poi andarla ad abbracciare alla fine della sua esibizione, andando anche contro il rigido protocollo di corte.
Camminerete nella Gran Galleria, la sala centrale del Castello di Schönbrunn, dove si tenevano i balli e le feste di corte. Una sala molto sfarzosa, con le pareti bianche e gli stucchi dorati in stile rococò e il soffitto affrescato, che raffigura la grandezza del regno di Maria Teresa.
Gli appartamenti di Francesco Giuseppe
Di tutt’altro stile sono gli appartamenti di Francesco Giuseppe, a cominciare dalla Sala da Biliardo, dove i ministri e le massime cariche si intrattenevano in attesa di essere ricevuti dall’imperatore.
Passando attraverso la stanza da letto di Francesco Giuseppe, vedrete il letto semplicissimo su cui dormiva (e morì nel 1916), come altrettanto semplici erano gli arredi della sua stanza; conoscerete un uomo dedito alla sua carica di Imperatore, che si alzava la mattina ancora prima dell’alba e si occupava delle sue faccende fino alla sera tardi.
Farete conoscenza con le abitudini quotidiane della sua consorte Elisabetta, scoprendo una persona leggermente diversa da come è stata raccontata nei film; era una persona molto attenta al suo aspetto fisico, che passava diverse ore del giorno a curare la sua lunga chioma e si fece addirittura installare una vera e propria palestra in una delle sue stanze (nel Palazzo Imperiale di Hofburg), in cui allenarsi quotidianamente per mantenere la sua linea perfetta.
Il parco di Schönbrunn
Il parco del Castello di Schönbrunn, come lo vediamo oggi, è stato realizzato durante l’impero di Maria Teresa, la quale volle un giardino barocco alla francese per la sua residenza estiva. Così come per gli interni, seguì personalmente la progettazione e realizzazione del parco. Lo fece anche il consorte Francesco Stefano di Lorena, il quale fece realizzare un giardino zoologico all’interno del parco, dando vita allo zoo più antico del mondo (di cui parlerò dopo), e un giardino botanico olandese, essendo un grande appassionato di botanica.
Dopo la morte del marito, Maria Teresa commissionò la Gloriette in fondo al parco, che fu costruita negli stessi anni della Fontana del Nettuno. Giuseppe II dispose che i giardini imperiali di Schönbrunn venissero aperti a tutti, facendo diventare il Castello di Schönbrunn un luogo d’agregazione della popolazione viennese.
Cosa vedere nel parco? Beh, innanzitutto il Grande Parterre, un vasto cortile con aiuole ricche di fiorni coloratissimi, circondato da alberi, alte siepi e 32 statue ispirate all’epoca greca e romana.
Circa a metà del Gran Parterre sulla destra (avendo il palazzo alle spalle) c’è il labirinto. In realtà ce ne sono due: il primo è quello “classico”, ricostruzione del labirinto originale del ‘700 andato distrutto, mentre il secondo, quello “nuovo”, è più grande e permette di fare diversi giochi.
Tornando al Grande Parterre, in fondo si trova la Neptunbrunnen (Fontana di Nettuno). Alle sue spalle s’innalza una collinetta, sulla cui sommità svetta la costruzione della Gloriette, da cui si può godere di un bellissimo panorama su tutto il parco, il Castello di Schönbrunn e anche su Vienna.
Altre cose da vedere nel parco sono le Rovine Romane (in realtà sono delle finte rovine, una costruzione del ‘700 che voleva indicare il legame con l’antico Impero Romano), la Fontana dell’Obelisco, la Bella Fonte (la Schöner Brunnen da cui deriva il nome Schönbrunn), la serra delle palme, altri piccoli giardini (come il Giardino del Principe Ereditario), lo Schönbrunn Tiergarten (Zoo di Schönbrunn).
Schönbrunn Tiergarten (lo Zoo di Schönbrunn)
Dopo una giornata impegnativa al Castello di Schönbrunn, ho trascorso l’ultima parte del pomeriggio allo Schönbrunn Tiergarten, il giardino zoologico di Vienna. Come anticipato, è stato voluto dal marito dell’Imperatrice Maria Teresa, Francesco Stefano di Lorena, ed è il parco zoologico più antico del mondo.
Vanta diversi primati: nel 1906 nacque il primo cucciolo di elefante in cattività al mondo, nel 2007 venne alla luce il primo cucciolo di panda, seguito poi da altre due nascite; altro primato mondiale è stata la nascita di due gemelli di panda gigante, Fu Feng e Fu Ban, diventati le mascotte del parco zoologico.
A parte i panda gigante, nel giardino zoologico di Schönbrunn si possono ammirare tante specie animali, tra cui l’orso polare (che però è rimasto nascosto nella sua tana al mio passaggio), il panda rosso, i simpaticissimi lemuri, i koala, giraffe, ecc.
Alcune informazioni sulla visita
Il castello di Schönbrunn è forse una delle attrattive di Vienna più decentrata. Sorge infatti a Hietzig, nella periferia occidentale della capitale austriaca. Nonostante ciò, è comodamente raggiungibile in metro, prendendo la linea U4 (fermata Schönbrunn).
Schönbrunn è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1996 ed è uno dei luoghi d’interesse più visitati d’Austria, con circa 1,5 milioni di visitatori per il palazzo e addirittura 5,2 milioni per il parco. Per questo motivo, consiglio di recarvi al mattino presto (l’apertura è alle 8), in modo tale da non trovare lunghe code in biglietteria. Ci sono diverse tipologie di biglietti (anche cumulativi), in base a quello che volete visitare. Per consultare tutte le tipologie e i costi dei biglietti, vi rimando al sito ufficiale del Castello di Schönbrunn.
Per quanto riguarda lo zoo, potete scegliere di acquistare un biglietto comulativo Schönbrunn Tiergarten + Wiener Riesenrad (la famosa ruota panoramica del Prater). In questo modo potete risparmiare qualche euro rispetto all’acquisto separato dei due biglietti. Se non vi interessa la ruota panoramica, potete sempre acquistare il biglietto per il giardino zoologico, usufruendo dello sconto della Vienna City Card.
Se volete leggere altri articoli sul mio viaggio a Vienna, cliccate qui.
Ecco un video della giornata che trovate nel mio canale YouTube:
19 Comments
Ci ricordiamo dell’impossibilità di fotografare o filmare all’interno e a quanto pare negli anni purtroppo la cosa non è cambiata. Si tratta comunque di un luogo bellissimo, in cui trascorrere un’intera giornata in relax, e a rileggerti è come se ce l’avessi fatta rivivere, complimenti! 🙂
Siamo un po’ di parte a dirlo, ma che carini quei lemuriiii 😉
Sì, io avrei voluto fare tante foto all’interno. Quello è stato per me il primo incontro con i lemuri, che teneri! È stata un’emozione vedere quella famigliola, il cucciolo era così carino <3
Racconti tutto in modo super dettagliato e con foto super colorate. La vista è magnifica da li ?
Grazie Ilaria per i complimenti. Sì, la vista dalla Gloriette è fantastica 🙂
Ammetto che nel lontano 2005, io qualche foto agli interni l’ho fatta. Ma senza flash, giuro. A discolpa degli addetti, posso dire che era il 1 Gennaio, per cui erano reduci (rintronati) da una nottata di festeggiamenti!
L’estate successiva, invece, abbiamo visitato i giardini. Ma, mi rendo conto, facendo il giro ampio mi sono persa il labirinto…non ci posso credere!
Sai cosa ho amato di questo post, oltre alle foto straordinarie? Il modo in cui non mi hai solo fatto rivivere la grandezza del palazzo, ma nel quale mi hai anche permesso di camminare mano nella mano con le grandi personalità che sono passate di qui. E’ stato come piombare nella loro quotidianità, lontano dai libri di storia e dai falsi romanticismi che ci hanno inculcato i film.
Penso che la storia di Sissi e Francesco Giuseppe sia una delle più travisate di tutti i tempi. Somiglia molto più a quella di Carlo e Diana (ma senza Camilla), che alla favola del “e vissero tutti felici e contenti”. Visitando questi luoghi appare davvero tutto più chiaro.
E complimenti per le descrizioni degli interni: li ho rivisti con gli occhi della mente, mentre leggevo 🙂
A presto,
Claudia B.
Claudia, ti ringrazio per i complimenti 🙂 Non ti dico la tentazione che avevo di fare qualche foto di nascosto col telefono, ma la sorveglianza era troppa. Per quanto riguarda Sissi, la vera storia è diventata più chiara visitando il Sisi Museum alla Hofburg. Di questo parlerò nel prossimo post 🙂
Ho adorato veramente questo pezzo di Vienna! Forse ero di parte perchè era uno dei miei sogni nel cassetto da bambina, quello di visitare le zone dove c’era la principessa Sissi. Non mi scorderò mai che nella tavolata bisognava aspettare che l’imperatore posasse la propria forchetta per dire che la cena era finita. La vista poi è meravigliosa e parla da sè. Adoro la foto che hai fatto dal “retro” della fontana 🙂
Ti ringrazio. Per scattare quella foto, mi sono fatto la doccia…anzi due, perché poi ho anche girato il video 😀 Sì, è vero, infatti l’imperatore cercava di posare la forchetta per ultimo, in modo da lasciar finire di mangiare tutti i commensali 🙂
Bellissimo il tuo racconto e le tue foto. Mi hanno fatto rivivere la visita che avevo fatto tanti anni fa. A essere sincera io qualche foto degli interni ero riuscita a farla !
Grazie mille, Mariacarla! 🙂 Io la tentazione di scattare qualche foto ce l’avevo, ma c’erano tanti addetti che facevano avanti e indietro 😀
I commenti precedenti mi hanno fatto venire il dubbio, adesso devo andare a controllare fra le mie foto di Vienna se ho qualche scatto rubato degli interni di questo castello! 🙂
Carini anche gli animali dello zoo, che però io non ho visitato!
Ciao Chiara! Io avevo la tentazione di fare qualche scatto, ma ho preferito evitare 😀
Wooooow! Un castello meraviglioso, in più i giardini ed il labirinto sono proprio stupendi. 😀
La cosa bella è che i giardini sono gratuiti 🙂
Se chiudo gli occhi è come essere in un sogno, ambientato in altri tempi! Non vedo. L’ora di andarci!
Sì, entri là dentro e sembra di entrare in un’altra epoca. Peccato non avere foto degli interni da mostrare