Il borgo reale di Greenwich si trova a sud est di Londra. È noto per la sua storia marittima e per avere dato i natali ad alcuni sovrani Tudor, tra cui Enrico VIII ed Elisabetta I. Tuttavia, Greenwich è famosa ai molti perché lì convenzionalmente passa il meridiano fondamentale (o di Greenwich appunto), in base al quale sono stati calcolati i fusi orari di tutto il mondo. Data l’importanza di questo luogo, ho deciso di fargli visita l’ultimo giorno del mio recente viaggio a Londra.
Come raggiungere Greenwich
Ci sono diversi modi per arrivare a Greenwich da Londra. Naturalmente, quale sia il modo più conveniente dipende da dove vi troviate a Londra. Si raggiunge tranquillamente tramite la DLR, scendendo alla fermata Cutty Sark, oppure partendo da Bank (nella City) e scendere a Greenwich. È possibile raggiungere Greenwich anche con i bus 108 e 188, ma i tempi sono decisamente più lunghi, considerando il traffico di Londra.
Un altro modo è raggiungerla via fiume: ci sono diverse compagnie di navigazione sul Tamigi che offrono questo servizio, tra cui la RTS (River Thames Sevices) e la CityCruices. Andare a Greenwich via fiume, consente di vedere la città di Londra e molti dei suoi luoghi d’interesse da un’altra prospettiva, quella del fiume appunto.
Per i più avventurosi, c’è un altro modo per raggiungere Greenwich: attraversare il fiume a piedi. Se guardate le mappe, vedrete che non esistono ponti che collegano Greenwich con la sponda opposta del Tamigi. C’è invece un tunnel che passa sotto il letto del fiume a una profondità di 4 metri. Bisogna arrivare da Bank ad Island Gardens con la DLR. Usciti dalla stazione, bisogna entrare in un piccolo edificio a cupola, entrata del tunnel. Si cammina per circa 5 minuti, dato che il tunnel è lungo poco meno di un chilometro, quindi nulla di stancante.
Io ho raggiunto Greenwich con un battello da Westminster.
Luoghi d’interesse a Greenwich
Cutty Sark
Appana sceso dal battello sul Greenwich Pier, la prima cosa che mi ha accolto sulla destra è stata il Cutty Sark, un veliero storico utilizzato per il commercio del tè e della lana su rotte transoceaniche tra la Gran Bretagna, l’Asia e l’Australia. È stata costruita nell’800 e con i suoi 17,5 nodi di velocità, era considerata la nave più veloce dell’epoca. Adesso è esposto fuori dall’acqua, in una struttura in cristallo, da cui è possibile vedere la sua chiglia. La visita del veliero è a pagamento. Io non ho visitato gli interni, però è comunque bello da vedere anche da fuori…beh, non capita tutti i giorni di vedere un veliero!
National Maritime Museum
Altra attrattiva è il National Maritime Museum, il più grande museo navale al mondo. È a ingresso gratuito ed espone una collezione che testimonia la grandezza marittima britannica. Al suo interno sono ricostruite, ad esempio, le cabine del Mauretania; si possono ammirare tanti oggetti originali provenienti dai grandi viaggi di esplorazione; c’è, inoltre, una sezione dedicata ad opere d’arte che affrontano il tema della navigazione e un’altra dedicata al più grande eroe dei mari che l’Inghilterra abbia mai avuto: l’Ammiraglio Horatio Nelson.
Royal Naval College
Procedendo verso sinistra, si arriva al Royal Naval College. Un tempo lì sorgeva il palazzo reale conosciuto come Palace of Placentia, dove nacquero diversi sovrani Tudor, tra cui Enrico VII ed Elisabetta I. Lì, inoltre, lo stesso Enrico VIII sposò Caterina d’Aragona e Anna di Clèves e firmò la sentenza di morte di Anna Bolena… un posto ricco di storia, insomma. Sfortunatamente del Palace of Placentia non resta nulla. Caduto in rovina durante la guerra civile inglese, fu ricostruito come ospedale per i marinai e successivamente convertito nel Royal Naval College.
Queen’s House
Dietro il Royal Naval College si trova la Queen’s House, a ingresso gratuito. È una residenza reale, commissionata da Giacomo I per sua moglie Anna di Danimarca. Il monarca voleva che la residenza fosse realizzata seguendo il modello delle ville palladiane italiane. Di questa residenza reale è famosa la scalinata che collega il pianterreno con quello superiore, la Tulip Staircase.
Greenwich Park e il Royal Observatory
Alla spalle della Queen’s House, si trova il Greenwich Park, un giardino reale oggi utilizzato dai londinesi per rilassarsi e dai turisti. Al centro del giardino s’innalza la collina del Royal Observatory.
L’ingresso all’osservatorio reale è a pagamento. Si può vedere la Flamsteed House, la casa del primo astronomo reale, John Flamsteed: al suo interno ci sono ambienti lasciati con gli arredi dell’epoca e altri adibiti all’esposizione di antichi strumenti astronomici; la casa offre anche una terrazza con vista sulla Queen’s House e sul Royal Naval College.
L’attrattiva principale è la linea tracciata sul pavimento che segna il passaggio del meridiano fondamentale. Sinceramente, pagare quasi 10 sterline per vedere una sbarra di metallo fissata nel pavimento mi sembra un po’ troppo.
Il borgo di Greenwich
Dopo avere visitato tutta la zona del Greenwich Park, merita assolutamente una visita, anche veloce, il borgo di Greenwich. Camminando tra e sue strade, si trovano tanti ristorantini, bar, pub, negozietti. Da vedere assolutamente è il Greenwich Market, dove si trovano tantissimi oggetti di antiquariato, artigianato, dipinti, moda e molto altro.
Ultima cosa, ma non per questo poco importante. Sapete come si pronuncia Greenwich? In Italia, tutti lo leggono grìnuic, ma in realtà la pronuncia corretta è grènic. È giusto saperlo nel caso dobbiate chiedere informazioni o sentiate gli annunci sui mezzi mezzi pubblici e non riusciate a riconoscere che si tratta di Greenwich.
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