Con questo articolo torno a parlarvi di Sicilia sud orientale. Questa volta vi porto a Ragusa, a pochi chilometri da casa mia. È il capoluogo della provincia più meridionale d’Italia, una zona diventata famosa negli ultimi anni per la serie Il Commissario Montalbano. Oltre ai luoghi di Montalbano, questo lembo di Sicilia offre ai visitatori centri storici bellissimi in stile tardo barocco, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002. Le cose da vedere a Ragusa sono tante, ma la città è visitabile tranquillamente in una giornata, prendendosela anche comoda.
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Cosa vedere a Ragusa: cenni storici
L’area su cui sorge Ragusa è abitata sin dal Neolitico. Alcune testimonianze dimostrano la presenza di insediamenti umani già nel XX secolo a.C. Si sa che il primo nucleo di Ragusa, Hybla, fu fondato dai Siculi nel X sec. a. C. I greci provarono più volte a espugnarla, senza mai avere successo. Furono invece gli arabi a riuscirci nell’848 d.C. dopo svariati tentativi falliti.
Il centro storico di Ragusa, insieme a quello di altri comuni dei Val di Noto, è il risultato della ricostruzione avvenuta all’indomani del devastante terremoto del 1693. Questo evento ha sconvolto profondamente l’area, cambiando completamente l’aspetto dei centri abitati. La ricostruzione post-terremoto ha portato allo sviluppo di due aree urbane. La prima è Ragusa Superiore, costruita ex novo su un altopiano. La seconda invece è Ragusa Ibla, costruita su una collina sulle macerie della città antica.
Questo itinerario di un giorno a Ragusa toccherà entrambe le zone, sebbene la maggior parte dei luoghi d’interesse si trovino a Ragusa Ibla.
Cosa vedere a Ragusa Superiore
Le cose da vedere a Ragusa sono tante, quindi mettiamoci in marcia partendo da Ragusa Superiore. Tralasciamo la zona più nuova e commerciale di Ragusa, dove non sono presenti luoghi d’interesse. Partiamo invece da Piazza Libertà, edificata durante il periodo fascista. Qui si possono vedere il Palazzo del Fascio, sulla cui alta torre fu inciso ““Fascismo ibleo Tu primo a sorgere nella generosa terra di Sicilia”, e l’attuale sede della Camera di Commercio di Ragusa. A poca distanza su Via Roma si trova il Ponte Nuovo realizzato in contemporanea con Piazza Libertà. Questo è uno dei tre ponti che passano sulla vallata Santa Domenica. Gli altri due ponti paralleli sono il Ponte Vecchio, costruito a fine Ottocento, e il Ponte Giovanni XXIII, inaugurato nel 1964. La loro presenza e la disposizione pittoresca hanno fatto sì che Ragusa avesse l’appellativo di città dei tre ponti.
Via Roma è una delle vie commerciali più importanti del centro di Ragusa (Superiore). Oggi purtroppo, con l’arrivo dei centri commerciali, ha perso parecchio della vivacità che la contrastingueva. Ricordo che quando andavo da bambino, lì sorgevano tutti i grandi negozi. Adesso però continua a essere una bella strada dove passeggiare.
Arrivando all’altezza dell’Hotel Mediterraneo Palace, è possibile raggiungere tramite una scala il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa (al momento chiuso), dove sono esposti vari reperti preistorici e greci.
La Cattedrale di San Giovanni Battista
Proseguendo su Via Roma, si arriva all’altezza della Cattedrale di San Giovanni Battista, sicuramente l’attrattiva principale da vedere a Ragusa Superiore. Su Via Roma si affaccia il retro della cattedrale, quindi è necessario scendere su Corso Vittorio Veneto o Corso Italia per potervi accedere. Su entrambi i lati della cattedrale si possono vedere due piccoli giardini con delle fontane. Si può ammirare la facciata da Piazza San Giovanni, poco più giù. Il sagrato è sopraelevato rispetto alla piazza sottostante e delimitato da una balaustra in pietra pece tipica della zona.
La facciata si presenta ricca di decori e sculture e divisa in cinque aree da grandi colonne. Arricchita da tre portali, quello centrale è ornato da colonne e statue che rappresentano l’Immacolata, il Battista e San Giovanni Evangelista. Il secondo ordine presenta due orologi solari che segnano rispettivamente le ore italiche (dal tramonto al tramonto) quello a sinistra e le ore francesi (da mezzanotte a mezzanotte) quello di destra. Diversamente da quanto previsto nel progetto originario che prevedeva due torri campanarie, la Cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa ne presenta una sola. Svetta per una cinquantina di metri ed è possible accedervi per ammirare il paesaggio dall’alto.
L’interno è a croce latina, diviso in tre navate da 14 colonne in pietra pece interamente stuccate. Ai lati si possono vedere diverse opere realizzate da artisti locali e un grande organo dell’Ottocento.
Palazzo Zacco
Usciti dalla cattedrale e scendendo per un paio di isolati su Corso Vittorio Veneto, si arriva a Palazzo Zacco. È sicuramente uno dei palazzi nobiliari più belli da vedere a Ragusa Superiore. Si trova ad angolo tra Corso Vittorio Veneto e Via S. Vito. Proprio sull’angolo si può ammirare il grande stemma araldico dei baroni Melfi di S. Antonio, la famiglia che costruì questo palazzo. Ciò che cattura immediatamente l’attenzione osservando il prospetto dell’edificio, è la presenza di grandi mascheroni ai balconi del piano nobile, che rappresentano figure fantastiche e grottesche. Se l’esterno del palazzo è un grande esempio di stile rococò, all’interno non è provvisto degli arredi originali. Anzi, è stato totalmente restaurato e ospita mostre d’arte nel piano superiore e il Museo del tempo contadino dove sono esposti vari utensili e oggetti della vita quotidiana delle masserie ragusane.
Cosa vedere scendendo verso Ragusa Ibla
Come detto prima, la maggior parte delle cose da vedere a Ragusa si trovano a Ragusa Ibla. Quindi, iniziamo a spostarci. Se avete l’auto, il mio consiglio è di lasciarla a Ragusa Superiore e proseguire a piedi. Il vantaggio di lasciare l’auto sta nel fatto che lungo il percorso s’incontrano diversi punti panoramici e scorci, che in auto sarebbero visti solo di sfuggita. Le strade per raggiungere Ragusa Ibla sono strette e quindi non sarebbe possibile sostare con l’auto. C’è tanto da camminare, ve lo dico, ma la passeggiata è piacevole. All’andata il tragitto è perlopiù in discesa.
Vi starete già chiedendo: “Se all’andata è in discesa, il ritorno sarà in salita. Che si fa?”. È vero, avete ragione. Avete due opzioni: ritornare a piedi (facendo tante scale in salita) oppure prendere un bus navetta che parte da Ragusa Ibla verso Ragusa Superiore. Nel primo caso però avreste la possibilità di osservare i panorami a un’ora diversa della giornata e quindi scattare delle fotografie con una luce differente.
Per andare verso Ragusa Ibla, è necessario raggiungere Corso Italia e da lì iniziare a scendere. Lungo il cammino guardatevi intorno per osservare i palazzi che vi circondano. Incontrerete tra gli altri il Palazzo delle Poste, altro esempio di architettura del periodo fascista, la sede del Comune di Ragusa proprio di fronte alle poste, e altri palazzi signorili. Finito Corso Italia, bisogna continuare a scendere su Via 24 Maggio.
La chiesa della Madonna delle Scale
In pochi minuti di camminata si arriva in uno dei punti panoramici di Ragusa più iconici. Da qui infatti si ha una vista su tutta Ragusa Ibla, incorniciata dal campanile della chiesa della Madonna delle Scale e dagli edifici vicini. Dopo aver fatto le classiche foto da cartolina, bisogna scendere giù per la scala adiacente al punto panoramico. Si raggiunge il sagrato della chiesa, dove è possibile avere una vista ancora più dettagliata su Ragusa Ibla.
La chiesa della Madonna delle Scale si presenta molto semplice all’esterno. Merita tuttavia di esser vista all’interno, perché presenta elementi in stile gotico catalano sopravvissuti al terremoto del 1693. Si tratta quindi di una chiesa un po’ diversa tra quelle da vedere a Ragusa.
Via Scale
Dopo aver visitato la chiesa, è arrivato il momento di iniziare la grande discesa verso Ragusa Ibla. Lungo il cammino, in particolare quando si incrocia per la prima volta Corso Mazzini, sono presenti due punti panoramici da cui scattare belle fotografie. Si vedere ad esempio il panorama di Ragusa Ibla con il campanile della chiesa di Santa Maria dell’Itria, riconoscibile per la sua cupola colorata da maioliche blu.
Riprendendo la discesa su Via Scale, ad un certo punto s’incontra il Palazzo della Cancelleria, un edificio in stile barocco edificato dalla famiglia Nicastro e poi passato al Comune per ospitare la Cancelleria. Si affaccia su una piazzetta. Vi consiglio di lasciare per un attivo Via Scale e di prendere la stradina che si vede affianco al palazzo.
Poco più avanti, sulla destra, potete vedere la chiesa di Santa Maria dell’Itria, quella con il campanile dalla cupola blu di cui vi ho accennato prima. Le origini di questa chiesa sono antichissime, sicuramente bizantine. Il culto della Madonna dell’Itria è infatti di memoria bizantina. Per quanto riguarda la chiesa attuale, venne costruita per il volere del “Sovrano Militare Ordine di Malta”. L’appartenenza della chiesa all’ordine dei Cavalieri di Malta è testimoniato dal simbolo dell’ordine visibile sia sulla facciata sia da altri elementi all’interno. Accanto alla chiesa sorgeva l’Ospedale di San Giuliano, un luogo utilizzato per accogliere viaggiatori e ammalati. L’interno della chiesa, diviso in tre navate da 10 colonne corinzie, si possono ammirare diverse opere d’arte, alcune delle quali di Mattia Preti, il grande artista che affrescò la volta della Concattedrale di San Giovanni di La Valletta, a Malta.
Cosa vedere a Ragusa Ibla
Piazza della Repubblica e la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio
Rotornando su Via Scale e percorrendola fino alla fine, si giunge in Piazza della Repubblica. Proprio di fronte a voi troverete la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio. Fu una delle poche chiese di Ragusa a resistere al terremoto del 1693. A causa delle dimensioni ridotte e del crescente numero di abitanti, nel Settecento subì un lavoro di ampliamento. Fu così costruito il campanile separato dal resto della chiesa e realizzato sulle mura bizantine dell’antico castello di Ragusa. Le navate passarono da due a tre, divise da 10 colonne corinzie.
Davanti alla chiesa si trova una ripida scalinata che mette in risalto la facciata. Vi suggerisco di fermarvi qualche istante sulla scalinata per osservare il panorama da lì. Noterete sin da subito la chiesa della Madonna delle Scale, da dove avete iniziato la vostra discesa verso Ragusa Ibla. Aggiungo anche che, secondo me, è uno degli scorci più belli.
Palazzo Cosentini
Con la chiesa alle spalle, sulla destra, è possibile vedere Palazzo Cosentini. La sua edificazione risale al XVIII secolo per iniziativa del barone Raffaele Cosentini e del figlio Giuseppe. Si trova in un punto di confluenza di due strade molto importanti all’epoca e per questo motivo ai due angoli si trovavano le statue dei protettori dei viandanti: S. Francesco di Paola e San Cristoforo. I tre balconi del piano nobile si caratterizzano per la ricchezza di decorazione con mascheroni dai volti grotteschi e deformi, sormontati da figure di musici, figure alludenti all’abbondanza e personaggi del popolo.
Il prospetto laterale ha un solo balcone dove si possono vedere “i mascaruna i l’Archi”. Sono cinque mascheroni grotteschi che tengono in bocca animali simbolici come la serpe e lo scorpione e raffigurati con figure allegoriche dell’abbondanza. Tra i mascheroni più belli da vedere a Ragusa.
Palazzo La Rocca
Le cose da vedere a Ragusa Ibla sono ancora molte, quindi inziamo ad addentrarci nel cuore del quartiere. Iniziamo a camminare lungo Via del Mercato, la strada che si trova sul lato destro della chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio. Alla prima diramazione andate a destra e proseguite seguendo le indicazioni per il Duomo di San Giorgio. Arrivati in Via Capitano Bocchieri, circa a metà via, fermatevi un attimo. Da qui infatti si può vedere uno degli scorci più fotografati di Ragusa Ibla, con la cupola del Duomo di San Giorgio che si erge sulla strada.
Poco più avanti si trova Palazzo La Rocca. È uno dei palazzi settecenteschi più belli da vedere a Ragusa. Costruito nel 1765 dai baroni La Rocca su un’antica costruzione. I grandi protagonisti del prospetto sono i balconi, dove sono raffigurate figure antropomorfe come il suonatore di flauto, la popolana col bimbo in braccio, il suonatore di liuto e puttini. Superato il portone d’ingresso, si accede a un atrio, da dove inizia una scalinata a due rampe realizzata in pietra pece (una pietra calcarea scura tipica del ragusano) che conduce al piano nobile. Arrivati al piano superiore, si possono vedere arredi del Settecento, come il pavimento in pietra pece e maioliche campane e lampadari in vetro di Murano.
Il Duomo di San Giorgio
A pochi passi da Palazzo La Rocca si trova il Duomo di San Giorgio che domina il salotto di Ragusa Ibla, Piazza Duomo. La sua costruzione risale a dopo il grande terremoto del 1693, nel luogo in cui sorgeva la chiesa di San Nicola. L’antica chiesa madre dedicata al Santo Patrono si trovava all’incirca dove oggi sorge il Giardino Ibleo (di cui parlerò dopo). Il progetto per la costruzione del Duomo fu affidata a Rosario Gagliardi, uno degli architetti incaricati per la ricostruzione di Noto e degli altri centri abitati del Val di Noto. Giocò con la prospettiva, orientando la chiesa un po’ più a sinistra rispetto alla piazza antistante, in modo che la cupola fosse visibile dietro l’imponente facciata a campanile. Oltre alla posizione obliqua rispetto alla piazza, anche la scalinata rende il Duomo ancora più imponente.
L’interno è a croce latina e diviso in tre navate da 10 colonne robuste. All’incrocio tra la navata centrale e il transetto si erge la cupola d’ispirazione neoclassica con vetrate colorate. Nelle cappelle lateriali è possibile ammirare varie opere realizzate da artisti siciliani del Settecento e nella navata centrale un grande organo da 3368 canne del 1887.
Una volta usciti dal Duomo, potete raggiungere un punto panoramico che si trova alle spalle del duomo stesso per vedere “più da vicino” la sua cupola.
Circolo di Conversazione
Davanti al Duomo di San Giorgio si trova Piazza Duomo, caratterizzata da palazzi classici e barocchi e diversi locali dove fermarsi per mangiare o bere qualcosa. Si può ammirare anche una bella fontana e prendere il Trenino Barocco che consente di fare un giro di Ragusa Ibla comodamente seduti.
Alla fine della piazza si trova un edificio in stile neoclassico: il Circolo di Conversazione. Si presenta come un edificio a un solo piano, con tre porte incorniciate e colonne doriche. Sopra ogni porta si possono vedere dei bassorilievi raffiguranti due donne alate e delle sfingi. In alto si trova la scritta Circolo di Conversazione e lo stemma di Ragusa con a fianco due leoni.
Il Circolo di Conversazione, come già intuibile dal nome, era il luogo in cui i membri del circolo, ovviamente tutti aristocratici, erano soliti riunirsi per conversare e intrattenersi lontani dal resto della popolazione. Gli interni sono molto eleganti, a cominciare dal Salone delle Feste con il soffitto interamente affrescato e con specchi alle pareti per dare alla stanza un sensazione di profondità e farla apparire più grande. Sul soffitto sono raffigurate le allegorie delle arti e delle scienze e, ai quattro angoli, i ritratti di Dante, Michelangelo, Galileo e Bellini. Ci sono poi altre sale più piccole, utilizzate dai soci del circolo per giocare a carte o leggere. In una di queste si può anche leggere l’atto costitutivo originale del Circolo di Conversazione con le firme dei soci fondatori. Oggi il circolo è ancora utilizzato dai soci ed è aperto solo occasionalmente per le visite.
Palazzo Arezzo di Trefiletti
Di fronte al Circolo di Conversazione si trova Palazzo Arezzo di Trefiletti. Il palazzo appartiene agli Arezzo di Trefiletti dall’Ottocento, sebbene la famiglia abbia una storia antichissima alle spalle e ricoperto anche ruoli importanti nella storia siciliana. Lo stemma della famiglia, visibile già nell’atrio d’ingresso del palazzo, è costituito da quattro ricci, due su campo azzurro e due su campo oro, che simboleggiano virtù, fermezza, giustizia, fede, carità e clemenza.
Si accede al palazzo dal cortile, un tempo adibito per la sosta delle carrozze. Qui si trova un grande portale in pietra pece, la pietra calcarea scura che abbiamo già incontrato in altri luoghi di Ragusa. Si sale quindi sulla grande scalinata che condice al piano nobile. All’ingresso si viene accolti da un salotto che espone i ritratti degli antenati. La casa è tuttora abitata dai discendenti dei baroni, quindi solo una parte è aperta alle visite. Si possono vedere vari salotti con arredi d’epoca e pavimenti in pietra pece o ceramiche. La sala sicuramente più importnate è il Salone delle Feste, interamente affrescato, con pavimenti in maioliche della scuola napoletana e tendaggi di pregio. Da questa sala, inoltre, si gode di una vista su tutta Piazza Duomo.
Essendo la casa ancora abitata, come già detto, le visite sono possibili solamente contattando anticipatamente il Palazzo (n. telefono: 3394000013).
Lungo Corso XXV Aprile
Ci sono ancora alcune cose da vedere a Ragusa Ibla, quindi rimettiamoci in marcia su Corso XXV Aprile. Poco più avanti a Palazzo Arezzo di Trefiletti, sul lato opposto della strada, si trova Palazzo Arezzo di Donnafugata. Di appartenenza a unaltro ramo della famiglia Arezzo, con vedute politiche opposte, questo palazzo ha anche un piccolo teatro privato. Il Teatro Donnafugata è un piccolo gioiello di Ragusa Ibla. Un teatro all’italiana dall’acustica perfetta in formato mignon, con solo un centinaio di posti a sedere tra platea e palchi. Oggi è aperto per la stagione teatrale e può essere visitato contattando anticipatamente, salvo aperture al pubblico straordinarie.
Continuando a camminare su Corso XXV Aprile, non di molto, si arriva in Piazza Pola, dove è possibile vedere il Municipio di Ragusa Ibla e affianco la chiesa di San Giuseppe. Anche questa chiesa risale al Settecento, costruita per volere delle monache benedettine del monastero adiacente. Il prospetto della chiesa sembra somigliare a quello del duomo, sebbene in dimensioni più ridotte.
Il Portale di San Giorgio e il Giardino Ibleo
Percorrendo fino alla fine Corso XXV Aprile si arriva davanti all’ingresso del Giardino Ibleo. Prima di entrare, però, vi suggerisco di andare a destra, in Via dei Normanni. A pochi metri, sulla sinistra, si può ammirare il Portale di San Giorgio. È tutto ciò che resta dell’antica chiesa madre di Ragusa Ibla dedicata al Santo patrono San Giorgio. Dell’antica chiesa si sa che era divisa in tre navate da 14 colonne e aveva 12 altari laterali, oltre a quello principale. Aveva anche una torre campanaria, crollata un anno prima del terremoto dopo esser stata colpita da un fulmine.
Il portale trecentesco che possiamo ammrare oggi è in stile gotico catalano, arrivato in Sicilia dagli spagnoli. Oltre a essere riccamente decorato, presenta una lunetta al centro con un bassorilievo raffigurante San Giorgio che uccide il drago.
Dopo aver visto il portale, torniamo indietro ed entriamo nel Giardino Ibleo. È il più antico giardino di Ragusa ed è parte di una villa costruita nell’Ottocento. Superato il cancello d’ingresso, si viene accolti da un grande viale fiancheggiato da alte palme. Il resto del parco è molto curato, dotato di panchine in pietra, colonne e vasi. In fondo si arriva a un’elegante balconata panoramica con recinzione in pietra calcarea, da dove si può ammirare il paesaggio della Valle dell’Irminio e dei Monti Iblei. Una particolarità di questo giardino è il fatto che al suo interno si trovino tre chiese: San Domenico, San Giacomo e la chiesa dei Cappuccini. Oltre alle chiese, si può vedere un monumento ai caduti di guerra.
Cosa vedere a Ragusa: ultime considerazioni
Queste che avete letto sono le cose che si possono vedere a Ragusa. Sono un bel po’, vero? Vi assicuro, però, che questo itinerario si può fare tranquillamente in un giorno. Se quello che avete visto vi è piaciuto, potreste anche considerare di fermarvi a dormire a Ragusa. Soprattutto a Ragusa Ibla ci sono tantissimi hotel e b&b, molti a prezzi davvero competitivi (anche in alta stagione) e a pochissimi passi dalla bellezze barocche di Ragusa Ibla. Perché non farci un pensierino?
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4 Comments
Promessa mantenuta! Articolo letto 😉
Davvero bellissima Ragusa, sei stato molto dettagliato.
Mi ha colpito il Duomo di San Giorgio, davvero splendido.
Ps. Complimenti per le foto!
Grazie Antonio ?
Itinerario davvero dettagliato. Lo userò quando visiterò Ragusa ad agosto. Grazie mille!
Ciao Michela! Sono contento di esserti stato di aiuto. Buon viaggio! 🙂