State programmando un viaggio a Copenaghen e siete a caccia di idee su cosa vedere? Continuando a leggere, troverete un itinerario completo di tre giorni a Copenaghen che vi permette di esplorare anche i dintorni. Il centro storico della capitale danese, infatti, non è grandissimo e le attrazioni sono tutte vicine tra loro.
Copenaghen è stata una meta da me desiderata per tanti anni. Non so di preciso il motivo di ciò, ma già da piccolo il suono del suo nome mi affascinava – sarà forse per il mio debole per le lingue nordiche. Vedevo Copenaghen come una città molto rilassata, i suoi abitanti sempre sorridenti ed ero affascinato dalle foto delle case colorate di Nyhavn. Le aspettative erano abbastanza alte e Copenaghen le ha soddisfatte tutte a pieni voti.
Il mio viaggio a Copenaghen
Il richiamo della capitale danese era molto forte ed ero sempre lì alla ricerca di voli low-cost per Copenaghen. Avevo trovato un’ottima offerta per il ponte del Primo Maggio, ma a causa degli orari dei voli poco favorevoli, perché mi avrebbero concesso una sola giornata intera a Copenaghen, ho abbandonato l’idea in favore di Lione.
Copenaghen era rimasta nei miei pensieri anche dopo quel viaggio bellissimo in terra francese e in cuor mio speravo di andarci il prima possibile in un modo o nell’altro. A fine maggio, trovo un’offerta fantastica per ottobre (solo 34€ a/r) e con orari più che favorevoli. Non ci ho pensato due volte a prenotare. Era destino che andassi a Copenaghen nel 2017! Bando alle ciance, ecco cosa vedere a Copenaghen in tre giorni.
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Cosa vedere a Copenaghen in tre giorni: il mio itinerario
L’itinerario che ho creato per questo viaggio di tre giorni a Copenaghen è stato studiato per girare il più possibile la città e i suoi dintorni, stando meno chiuso tra le mura dei musei. Copenaghen ne ha tantissimi e se siete appassionati di arte, soprattutto moderna e contemporanea, è la città che fa per voi.
Ecco l’itineario che ho seguito:
- primo giorno: arrivo a Copenaghen e visita del centro della città;
- secondo giorno: Castello di Hillerød al mattino e pomeriggio a Copenaghen;
- terzo giorno: Castello di Helsingør e ultima passeggiata a Copenaghen prima del ritorno in Italia
Cosa vedere a Copenaghen: giorno 1
Sveglia alle 4:30. Nonostante avessi dormito circa 4 ore, ero carichissimo per Copenaghen, che tanto avevo sognato. Il volo è decollato in orario alle 7:20 dall’aeroporto di Torino. È stato un volo molto tranquillo, ma allo stesso tempo speciale per me, perché per la prima volta in vita mia ho visto l’alba da lassù e non potrò mai dimenticare quei colori.
Siamo atterrati a Copenaghen alle 9:15 e ad accoglierci c’era un cielo molto nuvoloso. Appena arrivati in aerostazione, siamo andati alla ricerca dell’ufficio turistico, dove abbiamo acquistato la Copenhagen Card.
Fatto questo, ci siamo incamminati verso il centro città. L’aeroporto di Copenaghen si trova a 9 km dal centro ed è ben collegato. Infatti in soli 15 minuti di metropolitana o treno si arriva in centro. Noi siamo scesi alla stazione di Nørreport, da dove poi abbiamo preso il bus 5C per raggiungere l’appartamento nel quartiere di Nørrebro che avevamo prenotato con Airbnb. Dopo essere andati al LIDL che si trovava a 5 minuti a piedi dall’appartamento e aver pranzato, siamo usciti alla scoperta della città.
Botanisk Have (Giardino Botanico)
Per comodità abbiamo iniziato il nostro tour del centro di Copenaghen dal Giardino Botanico, perché molto vicino alla fermata Nørreport. L’ingresso al giardino è gratuito e consiglio di inserirlo nella vostra lista delle cose da vedere a Copenaghen, anche se potrete dedicargli solo pochi minuti. Tra le varie aiuole è possibile vedere piante di ogni tipo; c’è anche un laghetto e questa è la prima foto che ho scattato a Copenaghen.
L’autunno può essere un ottimo periodo per fare un giretto in questo gardino botanico, soprattutto per gli amanti del foliage. Il giardino culmina con una serra, al cui interno crescono palme e piante tropicali.
Rosenborg Slot (Castello di Rosenborg)
A pochi minuti a piedi dal Giardino Botanico, si trova il Castello di Rosenborg. Colpisce immediatamente per la sua struttura con cuspidi e torrette e per la colorazione della sua facciata, realizzata con mattoni rossi. Fu residenza reale e dal XIX secolo ospita il Museo delle Collezioni Reali Danesi, il quale espone oggetti di valore della monarchia danese, tra cui le corone reali, lo scettro, oggetti utilizzati durante la cerimonia della incoronazione, il trono reale, ecc. Purtroppo in autunno e in inverno, il castello chiude presto e per questo ho rinunciato a visitarne gli interni. Voi ovviamente non seguite il mio esempio e inseritelo tra le cose da vedere a Copenaghen.
I giardini, invece, sono aperti al pubblico a titolo gratuito e sono molto utilizzati anche dagli abitanti di Copenaghen.
Kastellet e la chiesa di St. Alban
Dopo aver passeggiato nei giardini del Rosenborg Slot e scattato qualche fotografia, ci siamo rimessi in marcia in direzione Østerport. Obiettivo era riuscire a vedere la Sirenetta prima che calasse il sole. Tra le tante nuvole, alla fine era uscito un timido sole, anche se in Danimarca a ottobre il pomeriggio non c’è un sole abbastanza forte e luminoso. Dalle 15 alle 18, c’era infatti una fase di quasi crepuscolo.
Prima di andare a trovare la “Signorina seduta sullo scoglio”, ci siamo fermati in un ex fortino, che conserva parte delle mura costruite nel XVII secolo per proteggere Copenaghen dagli svedesi. Si tratta di Kastellet. Oggi non ha più funzione difensiva, ma è un bellissimo parco con cittadella fortificata, sede oggi del Ministero della Difesa danese. Al suo interno troviamo un fossato a forma di stella, sul quale si riflettono perfettamente i salici e gli edifici che lo circondano. Tipici di Kastellet sono gli edifici a schiera rossi con tetto spiovente e il mulino a vento che si trova su una piccola altura. È una vera e propria oasi di pace e vi consiglio di inserirlo tra le cose da vedere a Copenaghen.
Uscendo da Kastellet e andando verso il molo di Langelinie, si trova la chiesa anglicana di St. Alban. Pur essendo stata realizzata da un architetto danese, lo stile architettonico che la caratterizza è quello vittoriano inglese. Sembra davvero per un attimo di essere catapultati in Inghilterra.
La fontana di Genfion
Vicinissima alla chiesa, si trova la fontana di Genfion, la fontana più bella di Copenaghen. Essa rappresenta la nascita dell’isola su cui sorge la città di Copenaghen, la Selandia (Sjælland in danese). Secondo la leggenda, infatti, Genfjun aveva chiesto al re di Svezia della terra e quest’ultimo le rispose che le avrebbe concesso tanta terra quanta ne fosse riuscita ad arare in una notte. Genfjun trasformò i figli in buoi e riuscì a ottenere la Selandia.
Den Lille Havfraue (la Sirenetta)
Camminando dalla fontana di Genfion lungo il molo della Langelinie, siamo arrivati al simbolo indiscusso della città di Copenaghen, la Sirenetta. Vi accorgerete che vi state avvicinando a lei, perché troverete una marea di gente ferma lì a fotografarla e scattarsi selfie con lei alle spalle.
La Sirenetta appare seduta su uno scoglio, con lo sguardo malinconico rivolto verso l’Øresund, aspettando l’arrivo del suo amato. La statua fu commissionata nel 1909 dal birraio Carl Jacobsen, figlio del fondatore del birrificio Carlsberg. Era rimasto tanto affascinato dalla fiaba raccontata da Hans Christian Andersen che decise di fare un dono alla sua città. La statua non ha avuto una storia tanto felice, perché vittima di continui atti vandalici.
Molti restano delusi, quando vanno a vedere la Sirenetta. Forse perché ci si aspetta una statua più grande, forse perché sullo sfondo della statua si vede l’area portuale di Copenaghen, quindi sicuramente non uno dei suoi scorci più belli. Fatto sta che quella statua di bronzo attrae tante persone ogni giorno e fa un po’ sognare. Resta quindi tra le attrazioni da vedere assolutamente a Copenaghen.
Nyboder: un angolino da vedere a Copenaghen
Lasciata la Sirenetta in attesa del suo amato, ci siamo rimessi in marcia verso il centro di Copenaghen. La tappa successiva del nostro tour è stata Nyboder. Si tratta di un piccolo quartiere, costituito da case a schiera a due piani, con la facciata color ocra e i tetti rossi. Queste case furono costruite da re Cristiano IV per ospitare gli uomini della marina militare e le loro famiglie. Se avete visto il film “The Danish Girl“, le riconoscerete di sicuro – questa non è l’unica location del film che ho visto.
Marmorkirke
Proseguendo verso il centro, ci siamo diretti alla Marmorkirke (Chiesa di marmo) o Frederiks Kirke (Chiesa di Federico). Il progetto originario prevedeva una chiesa molto più imponente, che somigliasse in tutto e per tutto alla Basilica di San Pietro di Roma e alla Cattedrale di St. Paul di Londra. La somiglianza nella struttura dell’edificio è visibile, sebbene il progetto sia stato ridimensionato. La chiesa ha comunque la cupola più grande della Scandinavia.
Palazzo Reale di Amalienborg
Poco distante dalla Marmorkirke si trova il Palazzo di Amalienborg, residenza invernale della famiglia reale danese. In realtà, è costituito da 4 edifici identici che danno su una piazza con al centro la statua equestre di re Federico V. Ogni giorno, che la Regina sia in casa o meno, ha luogo il Cambio della Guardia: i soldati della guardia reale sfilano per le strade del centro di Copenaghen, partendo dal Castello di Rosenborg fino al Palazzo Reale di Amalienborg. In ogni caso, a qualsiasi ora voi andiate, troverete le guardie che picchettano la piazza.
Nyhavn
A pochi minuti a piedi da Amalienborg, si trova Nyhavn, uno degli angoli più famosi e pittoreschi di Copenaghen. Si tratta del vecchio porto commerciale della città, caratterizzato dai suoi edifici coloratissimi. Credo che ci siamo soffermati circa un’oretta a Nyhavn, fino al tramonto, ed è stato uno dei momenti più belli del viaggio.
Molti degli edifici risalgono al XVII secolo e sono stati rimessi a nuovo, ospitando oggi locali e ristoranti molto carini, soprattutto di sera. Il porticciolo illuminato è davvero caratteristico. Anche Nyhavn è una location del film “The Danish Girl” e qui vi hanno vissuto in passato personaggi famosi, tra cui lo scrittore Hans Christian Andersen per diversi anni (ai numeri 20,67 e 18). Vista la bellezza del luogo e anche la sua importanza non può che essere inserito tra le cose da vedere a Copenaghen assolutamente.
Strøget
Era ormai calata la sera, dopo diverse ore di quasi crepuscolo, poiché in autunno a Copenaghen il sole non si alza molto in cielo per via della latitudine. Da Nyhavn, più precisamente da Kongens Nytorv, abbiamo imboccato la Strøget, la via pedonale più lunga d’Europa. Lunga oltre 2 chilometri, collega Rådhuspladsen (Piazza del Municipio) a Kongens Nytorv, una delle piazze principali di Copenaghen.
In realtà non si tratta di un’unica via, ma di quattro strade una consecutiva all’altra. Qui si trova la via dello shopping di Copenaghen, con le boutiques delle griffe internazionali e negozi delle principali catene. La particolarità di Strøget è il fatto che la parte più chic con palazzi più eleganti e le boutiques più esclusive si trova nella parte a ridosso di Kongens Nytorv, mentre i negozi per chi può spendere un po’ meno (i negozi per tutti) si trovano sull’altro versante, andando verso Rådhuspladsen.
Cosa vedere a Copenaghen: giorno 2
Il secondo giorno a Copenaghen è iniziato con la sveglia alle 7:30 del mattino. Giusto il tempo di fare colazione e prepararci, poco dopo le 8 eravamo già in giro. Era l’oraio di punta e le strade erano invase di biciclette. C’erano anche diverse automobili, ma il numero di persone che andavano al lavoro/scuola in bici era davvero pauroso. Abbiamo anche visto una coppia che si recava al lavoro in bici tenendosi mano nella mano. Lì ho iniziato a capire il significato di hygge, termine danese non traducibile in italiano. Esprime un senso di serenità e felicità che si vive mentre si assaporano i piaceri della vita circondati dall’affetto delle persone care.
Tornando a questa seconda giornata a Copenaghen, prima tappa della giornata è stata la stazione centrale, da dove abbiamo preso un treno per Hillerød. In questo grazioso paesino a una quarantina di chilometri da Copenaghen, sorge il Castello di Frederiksborg, secondo molti il castello più bello della Danimarca.
Rientrati a Copenaghen intorno alle 14, siamo andati al Torvehallerne, un mercato alimentare al coperto, dove è possibile anche mangiare. Lì abbiamo pranzato con fish & chips e provato il tipico Smørrebrød al salmone, il tutto accompagnato da una birra artigianale alla spina.
Rundetårn (Torre Rotonda)
Con le pance piene quasi fino a scoppiare, abbiamo ripreso il nostro giro del centro di Copenaghen. La prima tappa è stata la Rundetårn. Fu eretta a metà del XVII secolo come osservatorio astronomico e all’interno di presenta con una rampa a spirale che conduce fino alla sommità. Arrivati in cima si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutta Copenaghen. La torre è ancora tutt’oggi l’osservatorio astronomico più antico d’Europa, infatti è possibile guardare le stelle dal cannocchiale che si trova in cima. Se vi piace vedere le città dall’alto, inserite questa torre tra le cose da vedere a Copenaghen.
Crociera dei canali di Copenaghen
Dopo aver visto Copenaghen dall’alto, era arrivato il tempo di esplorarla da un’altra prospettiva, quella dei suoi canali. Sono due i moli di attracco per le crociere dei canali di Copenaghen: il primo si trova a Nyhavn e il secondo a Gammel Strand, di fronte al Palazzo di Christiansborg. Se avete la Copenhagen Card, la crociera dei canali è gratuita, ma attenzione, solo se vi imbarcate da Gammel Strand. Per il resto, che vi imbarchiate da un molo piuttosto che dall’altro, il giro che farete è lo stesso.
Noi ovviamente siamo partiti da Gammel Strand. Da lì, abbiamo visto il Palazzo di Christiansborg, quello della Børsen (la Borsa) con la sua caratteristica Guglia del Drago, costituita da quattro code di drago attorcigliate tra loro. La crociera è poi continuata a Nyhavn, fino ad arrivare alla Sirenetta, passando davanti all’Opera, alla Biblioteca Nazionale, a una copia del David di Michelangelo. Il tutto raccontato da un’audioguida disponibile anche in italiano. Il giro dei canali è durato un’ora e prima di tornare a Gammel Strand, la barca ha fatto un giro attraverso i canali del quartiere di Christianshavn, dove improvvisamente sembra di trovarsi ad Amsterdam. È stata una fortuna che Christianshavn fosse incluso nel tragitto della crociera, perché altrimenti non avrei avuto tempo di vedere questo pezzo di Copenaghen.
Magstræde
Tornati sulla terra ferma, abbiamo fatto un giro della strade del centro di Copenaghen. Siamo anche passati in una delle strade più antiche di Copenaghen: Magstræde. E anche qui ho respirato un po’ di hygge. I localini di questa strada erano illuminati da candele, creando un’atmosfera molto rilassata e accogliente.
Giardini di Tivoli: da vedere a Copenaghen assolutamente
Finalmente, quando ormai era diventato buio, ci siamo diretti verso una delle attrazioni che mi incuriosivano di più: i Giardini di Tivoli e il suo parco divertimenti. Quest’ultimo è stato inaugurato nel 1843 ed è il parco divertimenti a tema più antico del mondo. I periodi migliori per visitarlo sono senza ombra di dubbio Halloween e Natale, quando il parco viene addobbato all’ennesima potenza.
Ho avuto la fortuna di capitare a Copenaghen pochi giorni dopo l’apertura di Tivoli per Halloween ed è stata un’esperienza magnifica. Per la prima volta in vita mia ho respirato l’aria di Halloween tante volte vista nei film americani. Era davvero una gioia per gli occhi, con zucche ovunque, lanterne, scheletri, streghe, ecc.
Molto bella anche la sezione cinese, dove si trovano le montagne russe. Tivoli non è solo giostre, ma si trovano anche molti posticini dove mangiare street food – ovviamente, i prezzi non sono proprio economici.
Cosa vedere a Copenaghen: giorno 3
Anche il terzo giorno a Copenaghen è iniziato alle 7:30. Questa volta, oltre a prepararci e fare colazione, dovevamo mettere in ordine l’appartamento e chiudere gli zaini, perché purtroppo la sera ci aspettava il volo di ritorno.
Lasciato il confortevole appartamento in cui abbiamo allogiato, ci siamo diretti alla stazione centrale. Lì abbiamo lasciato gli zaini al deposito bagagli. Pagando circa 10€ abbiamo affittato un armadietto per 24 ore. Liberi dagli zaini, siamo saliti sul treno diretto a Helsingør, dove abbiamo visitato il castello in cui William Shakespeare ha ambientato Amleto.
Tornati a Copenaghen intorno alle 16, abbiamo fatto un ultimo giro a Strøget per acquistare qualche souvenir e un breve ultimo giro a Tivoli (ingresso gratuito con la Copenhagen Card), prima di avviarci verso l’aeroporto per tornare in Italia.
Ecco un video del viaggio:
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17 Comments
Ho pensato molto a Copenhagen negli ultimi giorni perché durante il weekend ho visto un film (orrendo) con alcune scene ambientate proprio lì e ora vorrei tanto tornarci.
Ma quindi da Torino c’è un volo diretto? Con che compagnia? Magari trovo qualche offerta ?
Fino a ottobre il volo era operato da BlueAir. Ho appena controllato e tornerà operativo da fine maggio 🙂
Grazie per il reportage , stupendo. A luglio mi sarà molto utile, partirò per Oslo, fiordi , berghen e Copenaghen!!!
Sono contento che sia stato utile! 🙂
Ma infatti anche a me il suono di Copenaghen affascina tantissimo…un po’ meno il suono della moneta che serve in città 😛
Io prenderei la residenza al vecchio porto, è di un fascino di altri tempi, quasi lo sceglierei in assoluto boicottando il resto della città (si fa per dire) 😉
Bel reportage, salvo la pagina in caso di!
Grazie! Non potrei che darti ragione. Nyhavn è un posto meraviglioso. Se non avessi avuto altre millemila cose da vedere, sarei rimasto lì per ore.
Hai fatto delle foto stupende! Pensa che andrei a Copenaghen solo per la bellezza del Nyhavn, con le sue casette colorate attaccate tra loro!
Che spettacolo i Giardino di Tivoli tutti illuminati. 🙂
Che meraviglia Andre, le foto sono davvero meravigliose…non avrei mai pensato che in autunno i colori degli alberi riuscissero a darle così tanto charme…
Rivedere questa meravigliosa città nelle tue foto è stato un colpo all’anima!
Io sono senza parole Andrea. Il tuo diario di viaggio, che per me è una vera Bibbia su Copenhagen, non solo è preciso ed emozionante, ma praticamente mi permetterebbe di organizzare un viaggio a Copenhagen in una sola lettura!
Avere visto tantissimo, lo sai vero ?? Sono come ipnotizzata dalla città, dagli scatti che hai fatto, per i quali ti porgo davvero i miei più sentiti complimenti, sono incantata dalle tue parole!
I colori, i quartieri, le aree verdi, i castelli e quell’higgy cui spesso accenni, sono usciti dallo schermo. È vogliamo parlare del parco di Tivoli, addobbato per Halloween? Secondo me hai scelto un momento bellissimo per andare a Copenhagen!
Posso dirti che non vedo l’ora di leggere i prossimi articoli?
Un abbraccio,
Claudia B.
Grazie mille, Claudia! Sei un tesoro. Sono onorato dei complimenti che mi fai, perché arrivano da una blogger bravissima, una delle migliori che abbia conosciuto in questo anno
Scusa volevo dire hygge ma il t9 non era d’accordo con me ?….
Avevo capito comunque ahahah
che spettacolo! sento anche io il richiamo di Copenaghen da tempo, ma i prezzi mi frenano un po’.. certo che dopo aver visto le tue foto la città mi attira ancora di più, inoltre la Copenaghen card sicuramente ammortizza un pochino i costi. Ci farò sicuramente un pensiero!
Ciao Roberta! Il problema di Copenaghen non è tanto nell’organizzazione del viaggio, perché i voli low cost e una accomodation a basso costo si trovano…il problema è il costo della vita. Comunque, sì, la Copenaghen Card ti fa risparmiare parecchio, quindi ti consiglio di farla 🙂
Che buoni gli smorborred!
Questa città è da visitare anche solo per questo motivo.
Se posso aggiungere qualcosa al tuo esaustivo racconto:
http://gat.to/43j5a
Complimenti per l’articolo, mi sono già segnata un po’ di cose! ☺️ Volevo solo chiederti se hai qualche ristorante da consigliarmi! Grazie
Ciao Manuela! Grazie mille per i complimenti e son contento che il post ti sia stato utile. Per quanto riguarda i ristoranti, devo ammettere di non averne provati. Quando mangiavo fuori, mi fermavo nei mercati di street food come il Torvehallerne. Dati i prezzi non proprio economici nei ristoranti e il fatto che alloggiassi in appartamento, capitava di fare la spesa al supermercato e cucinare a casa 🙂