Chi segue la pagina Facebook o il mio profilo Instagram, saprà già che ho trascorso il ponte del Primo Maggio a Lione con il mio migliore amico Stefano. Perché proprio a Lione? In realtà, la scelta della destinazione è ricaduta su Lione solo per una questione di prezzi, avendo trovato il biglietto del TGV a meno di 60 euro a/r per quel fine settimana – si sa che viaggiare durante i ponti non è proprio economico. Mi eccitava anche l’idea di andare in Francia, dato che non ci ero ancora stato. Sacrilegio!!! Come non eri mai stato in Francia? Quindi, se per la tua volta in Francia sei stato a Lione, vuol dire che non sei mai stato a Parigi? Sì, non sono mai stato a Parigi… e allora? 😀 Ho ancora tempo, prima o poi ci andrò. Ma adesso, bando alle ciance e andiamo a parlare di cose più interessanti.
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Lione, alcune informazioni generali
Lione è la terza città di Francia, dopo Parigi e Marsiglia. È una città dalle origine antiche, con più di duemila anni di storia alle spalle. È la capitale della regione francese Rodano-Alpi, è adagiata su due colline, quella di Fourvière e quella della Croix-Rousse ed è attraversata da due fiumi, il Rodano e la Saona, i quali confuiscono proprio a Lione. È anche capitale gastronomica della cucina francese, una buona notizia per i buongustai che vogliono visitare la città (potete leggere il post dedicato alla cucina lionese).
Se durante la programmazione di un viaggio a Lione avete bisogno di una guida della città, la scelta non è ampia. Purtroppo in italiano esistono solo due guide dedicate interamente a Lione: la prima è questa ed è l’unica che esisteva quando ho pianificato il viaggio, la seconda invece è questa, pubblicata pochissimi giorni prima della partenza.
Giorno 1
Il primo giorno di viaggio è stato dedicato alla visita della città vecchia di Lione (Vieux Lyon) e del quartiere della Confluence. Il giro nella città vecchia è iniziato dalla collina di Fourvière. Per salire sulla collina di Fourvière, bisogna arrivare alla fermata della metro Vieux Lyon e da lì prendere la funicolare. Ci sono due linee della funicolare: la prima sale in direzione del Teatro Romano, mentre la seconda verso la Basilica di Notre-Dame de Fourvière. Quel giorno però la funicolare verso la Basilica non era in funzione. Nessun problema, perché il Teatro Romano dista pochi minuti a piedi dalla Basilica.
Teatro romano
La prima tappa della mattina è stato, quindi, il Teatro Romano. Fu costruito dall’Imperatore Augusto nel 15 d.C. e successivamente ampliato da Adriano, ed è la testimonianza principale della storia bimillenaria della città di Lione. È anche uno dei teatri romani più grandi attualmente esistenti. L’ingresso al teatro è gratuito… una delle poche cose gratuite a Lione! Dal teatro, salendo sul suo punto più alto, si può godere di un panorama fantastico sulla città. Piccola curiosità: i lionesi usano il teatro per fare jogging. Non sto scherzando, è proprio vero. Tanti erano lì a quell’ora a correre su e giù per i gradoni del teatro. Della serie: correre sopra duemila anni di storia 😀 Accanto al teatro, sorge il Musée de la Civilisation Gallo-Romaine, il museo che raccoglie tantissimi reperti del periodo romano della città.
Basilica di Notre-Dame de Fourvière
Andando poco più su sulla collina, si arriva alla Basilica di Notre-Dame de Fourvière. La sua collocazione non è casuale, perché la collina di Fourvière è stata dedicata alla Vergine Maria, a cui si deve l’uscita di Lione dall’epidemia di peste bubonica che colpì l’Europa nel 1643. È stata costruita nella seconda metà dell’800.
All’interno, la Basilica è molto decorata con affreschi, mosaici, vetrate colorate, capitelli molto elaborati. Molto bella anche la cripta, con immagini della Madonna da diverse parti del mondo.
Salendo sul tetto della Basilica, si può godere di un paesaggio unico sulla città. Se non vi va di spendere soldini per salire sul tetto, potete accontentarvi del paesaggio che si vede dalla terrazza panoramica accanto alla Basilica. A pochi passi, si trova anche la Tour Métallique de Fourvière, una sorta di Tour Eiffel utilizzata oggi come torre della televisione. Potete solo guardarla da giù, perché non è aperta alle visite.
Cattedrale di Saint-Jean
Tappa successiva nel nostro giro nella città vecchia di Lione è stata la Cattedrale di Saint-Jean, che si trova nell’omonima piazza, a pochi passi dalla stazione della metro Vieux Lyon. È stata costruita tra la fine del XII sec. e la fine del XV sec. e ha il titolo di “primitiale” perché la comunità cristiana lionese è stata la prima di Francia.
È un edificio in stile gotico, con elementi romanici. Molto particolare è la sua facciata con un grande rosone, sulla cui vetrata all’interno è raffigurata la vita di San Giovanni Battista.
L’interno della cattedrale è molto semplice, senza lo sfarzo visto all’interno della Basilica di Notre-Dame de Fourvière. Da vedere assolutamente all’interno della Cattedrale è l’orologio astronomico del 1598.
Tra i vicoli di Vieux Lyon
Usciti dalla Cattedrale, ci siamo immersi nei vicoli della città vecchia, dove si può respirare l’atmosfera della Lione autentica. Certo, in realtà questo non è del tutto possibile nei weekend, quando questi vicoli sono pieni di turisti, ma l’atmosfera “francese” si respira ugualmente. Tra i vicoli si trovano tanti bouchon, i ristoranti che offrono cucina tipica lionese, pasticcerie, cioccolaterie, negozi di saponi di Marsiglia… stranamente non ci sono tanti negozi di souvenires – o forse non li ho notati io – e quei pochi che ho visto erano un tantino cari.
Altra cosa assolutamente da vedere e tutta tipicamente lionese sono i traboules. Si tratta di passaggi pedonali stretti che collegano due strade, due palazzi o cortili interni. Ce ne sono tanti disseminati per la città vecchia, ma solo alcuni sono attraversabili dai turisti. Bisogna comunque ricordarsi di attraversare i traboules facendo silenzio, perché gli edifici attraverso cui passano sono abitati – lo si può vedere dalle biciclette parcheggiate o dai panni stesi. Per conoscere l’ubicazione dei traboules “aperti al pubblico”, è possibile prendere una mappa gratuita dei traboules presso l’ufficio turistico che si trova accanto alle fermata della metro Vieux Lyon, oppure consultare il sito www.lyontraboules.net.
Utima tappa del giro nella città vecchia è stata la chiesa di Saint-Georges.
La Confluence
Usciti dalla chiesa, abbiamo deciso di raggiungere la Confluence a piedi. Abbiamo camminato lungo il fiume Saona, sul lato della Presqu’île. È stato bello vedere come i palazzi e gli edifici antichi lasciassero spazio ad altri sempre più moderni. Lungo il percorso siamo arrivati al Pôle de Commerces et de Loisirs Confluence, un modernissimo centro commerciale con di tutto e di più. Questo centro commerciale è circondato da palazzi di ultima generazione e dal molo nautico. Proprio lì nelle vicinanze ho avuto la possibilità di fotografare una femmina di cigno nel suo nido, intenta a covare le sue uova.
Ripreso il cammino sotto il solleone dopo esserci un pochino riposati al centro commerciale, siamo arrivati al Musée des Confluences. È un edificio avveniristico realizzato in metallo e vetro, situato nel punto in cui il Rodano e la Saona confuiscono (da qui il nome del quartiere). Al suo interno si trova un museo che racconta la storia dell’umanità, dalle origini ai giorni nostri.
Giorno 2
Piccoli imprevisti
La seconda giornata di viaggio non è iniziata nel migliore dei modi. La domenica mattina a Lione è tutto chiuso… se dico tutto, intendo proprio tutto (non solo la mattina in realtà, ma dal pomeriggio la cosa migliora soprattuto nelle zone più turistiche). Abbiamo avuto difficoltà a trovare un posto dove fare colazione. Dopo un’ora di tentativi vani, siamo riusciti a trovare uno Starbuck’s aperto in Rue de la République – che Dio lo benedica! Fatto sta che questa cosa ha rallentato la nostra tabella di marcia.
Ma non è finita qui, perché la prima tappa della giornata era un luogo fuori dal centro di Lione, raggiungibile da Place Bellecour con il bus 40. Arrivati alla fermata del bus, leggiamo – e per capire il francese ci abbiamo messo un po’ 😀 – che il percorso del bus sarebbe stato deviato a causa di una manifestazione. Abbiamo così cercato un percorso alternativo. Con la metro C, siamo arrivati alla fermata Cuire. Da lì siamo andati a piedi, in piena periferia, inclusa una discesa (che al ritorno sarebbe stata una salita) con il 40% di pendenza – che fatica! Però, quando siamo arrivati alla nostra destinazione, la bellezza del posto ci ha ripagati della stanchezza.
Île Barbe
Île Barbe è un’isoletta sulla Saona e si trova a circa 8 km dal centro di Lione. Non appena si attraversa il ponte che la collega con la sponda della Saona, ci s’immerge in un’altra epoca. Ci si ritrova nel Medioevo.
A quell’epoca infatti sull’isola sorgeva l’abbazia più potente della regione, di cui rimane solo l’Église de Notre-Dame (che, come si vede nella prima foto, sfortunatamente durante la nostra visita era chiusa per restauro). Oggi l’isola ospita vecchi edifici e resti dell’abbazia ed è abitata, motivo per cui non è sempre possibile visitarla.
Se volete fare un giro da queste parti, ecco di seguito gli orari di apertura al pubblico:
Lunedì: 6.00 – 18, martedì – venerdì: 6.00 – 20.00, sabato chiuso, domenica: 6.00 – 13.00.
La Croix-Rousse
Ritornati a Lione, abbiamo ripreso la metro fino alla fermata Croix-Rousse per iniziare il giro nell’omonimo quartiere. A pochi metri dalla metro, si trova il più grande murale di Lione (e anche d’Europa): il Mur des Canuts. Nei suoi 1.200 m2, il murale racconta la vita del quartiere della Croix-Rousse: si vedono i suoi edifici, le scalinate che risalgono la collina, la banca, il negozio di seta. Il murale è stato modificato quattro volte, per andare a pari passo con i cambiamenti del quartiere, e i suoi personaggi sono stati raffigurati invecchiati nelle diverse versioni.
Dal murale ci siamo spostati in Place de la Croix-Rousse, la piazza principale del quartiere, con al centro la statua di Joseph-Marie Jacquard, inventore dell’omonimo telaio. Lione ha una tradizione antica nella lavorazione della seta e il quartiere della Croix-Rousse era il cuore pulsante di quest’industria. Se si visita il quartiere durante la settimana, alcuni atelier offrono delle visite guidate che spiegano la lavorazione della seta. Tra questi atelier, il più famoso è la Maison des Canuts.
Dopo Place de la Croix-Rousse, abbiamo fatto una piccola sosta al Jardin de la Grande Côte, da dove si può gedere di un bel panorama sulla Presqu’île e sulla città vecchia (Vieux Lyon).
Scendendo il giardino siamo arrivati a La Grande Côte, una discesa di circa 500 scalini costeggiata da palazzi antichi. Prima, però, ci siamo recati al vicinissimo Anfiteatro delle Tre Gallie, che si può vedere solo dall’esterno perchè chiuso.
La Presqu’île
Terminata la Grande Côte, si arriva alla Presqu’île (penisola), la lingua di terra compresa tra il Rodano e la Saona, che poi confluiscono alla Confluence. Il giro per la Presqu’île è iniziato da Place des Terraux, dove si possono ammirare il maestoso Hôtel de Ville, il municipio della città di Lione, la fontana di Frédéric Auguste Bartholdi (sfortunatamente chiusa per restauro) e il palazzo che ospita il Museo delle Belle Arti.
Alle spalle dell’Hôtel de Ville, si trova il Teatro dell’Opera.
L’eleganza della Presqu’île
Nella Presqu’île ci sono anche le eleganti Rue du Président Édouard Herriot e Rue de la République, due strade con palazzi ottocenteschi, dove hanno sede molte istituzioni, banche e uffici amministrativi, ma anche caffè, ristoranti e negozi di tutti i principali marchi internazionali. Da vedere assolutamente sono anche Place Bellecour e Place des Jacobins.
Place Bellecour è la piazza principale di Lione ed è una delle più grandi d’Europa. Al centro della piazza si vede la statua equestre di Luigi XIV, mentre sull’estremità ovest si trova quella del Piccolo Principe. Il Piccolo Principe s’incontra spesso camminado per Lione, proprio perché il suo creatore, Antoine de Saint-
Ultima tappa del giro nella Presqu’île è stata la Fresque des Lyonnais, ma prima ha meritato una breve sosta la Église de Saint-Nazier, una chiesa in stile gotico, tristemente conosciuta per il massacro dei canuts durante la loro rivolta nel 1831.
La Fresque des Lyonnais è un altro murale che copre l’intera facciata di un edificio, ma più piccolo del Mur des Canuts. Racconta duemila anni di storia lionese con 25 personaggi storici (tra cui, l’Imperatore Claudio, i fratelli Lumiére, il Piccolo Principe) e 6 contemporanei.
Musée Miniature et Cinéma
Ultima tappa del giro lionese è stato il Musée Miniature et Cinéma (Museo delle Miniature e del Cinema) nella città vecchia. È stato un bel modo per concludere il nostro viaggio e consiglio la visita di questo museo. Il museo sorge all’interno di uno degli edifici più belli della città vecchia, la Maison des Avocats.
La maggior parte della collezione riguarda il cinema, con oggetti originali provenienti dai set di diversi film e serie TV, tra cui la maschera di Mrs. Doubtfire indossata da Robin WIlliams, la maschera di V per Vendetta, l’Alien Queen di Aliens vs. Predator, il vestito di Mystica degli X-men, ecc. Le ultime due sale sono invece dedicate alle miniature, con più di 100 mini-ricostruzioni realistiche di ambienti della vita quotidiana.
Il viaggio si è concluso con una buonissima cena a base di specialità lionesi, all’interno di uno dei tanti bouchon della città vecchia.
Ultime considerazioni
Lione è una città visitabile in un weekend. Il mio itinerario non ha incluso i moltissimi musei che la città offre, a parte quello del cinema che consiglio vivamente. A Lione, tutti i musei sono a pagamento e la città di per sé non è molto economica, quindi preparatevi.
Se vi fermate per più giorni o anche per un weekend, ma intendete visitare tanti musei, consiglio di acquistare la Lyon Card, la tessera che include l’uso illimtato dei mezzi pubblici e l’ingresso ai musei della città per il numero di giorni che si acquistano. Se, come me, vi interessa godervi la città e trascurare i musei, vi conviene acquistare un biglietto per i mezzi pubblici di più giorni (nel mio caso, quello da 48 ore è costato 11€).
Consiglio una visita a Lione? Assolutamente sì, quindi organizzatevi anche solo per un weekend.
Ecco il video del viaggio:
14 Comments
Io avevo in programma di andarci lo scorso dicembre, ma poi ho rinunciato. Per me è abbastanza comodo in macchina, visto che parto dalla provincia di Cuneo, quindi è sempre lì nella lista dei posti da vedere.
Ottimi consigli, me li salvo, sperando di vedere presto Lione!
Ciao Silvia, sono contento che il mio post ti potrà essere utile. Sì, appena riesci, vai a fare un giretto a Lione perché è una città davvero carina 🙂
Sai che la città di Lione non era neanche lontanamente nella mia wishlist?
Dopo questo articolo mi devo ricredere.
Grazie per queste dritte! ?
Non era neanche nella mia. Però è capitata per caso e mi è piaciuta molto 🙂
Non sono mai stata a Lione (e nemmeno a Parigi a dire il vero ?), peró sono stata in Provenza e a Le Havre! Quando hai parlato di Lione come la patria della cucina francese, mi hai conquistata! Sono una buongustaia e in viaggio devo assolutamente provare tutte le cose tipiche!!! Non sapevo che Lione avesse questa fama ?
Ciao! Nemmeno io sono stato a Parigi, tranquilla, non sei sola! 😀 Se ti interessa, ho scritto un articolo dedicato alla cucina lionese. Se non l’hai già letto, ecco il link: https://happilyontheroad.com/europa/francia/cucina-lionese-cosa-dove-mangiare-lione/
Itinerario davvero molto dettagliato, direi che in un weekend avete macinato parecchia strada a piedi! Imperdibili per me sarebbero l’Ile Barbe e il Museo delle Miniature e del Cinema, ma anche le altre attrazioni che hai suggerito mi ispirano parecchio…quindi mi segno Lione per un bel weekend fuori dal confine! Però mi vado a controllare anche la Lione Card perché è uno strumento che utilizzo spesso quando visito una città! 🙂
Ciao Chiara! Sì, sta a te valutare se la Lyon Card ti convenga o meno, in base a come vuoi impostare la visita della città. Ile Barbe è un posto meraviglioso, in pochi chilometri sembra di trovarti in un’altra epoca… una delle cose che ho preferito del viaggio. Il museo del cinema, da fare assolutamente. Il viaggio a Lione è capitato per caso e devo dire che come città mi ha sorpreso parecchio 🙂
Conto di andarci per il festival delle luci e quindi mi salvo il post che di certo mi sarà utile!
Ciao! Sì, il Festival delle Luci è spettacolare. Io non l’ho mai visto, ma ho visto delle foto bellissime 🙂
Grazie per tutte le info che hai inserito nel post. Mi piace molto anche come hai organizzato le giornate per area! Mi sono segnata un po’ di cose che sono curiosa di vedere, seriamo di avere tempo a sufficienza!
Ciao! Sono contento che uesto post ti sia stato utile. Buon viaggio a Lione! 🙂
Grazie per la vostra pubblicazione sulla bella città di lione.
Ciao Andrea!
Andrò a Lione per Pasqua ed è stata una meta scelta a caso, ero già contenta di andarci, ma dopo aver letto il tuo articolo ne sono entusiasta!
Il museo del cinema e miniature ammetto di averlo scartato a priori ma la tua descrizione mi ha incuriosito molto e ora ci andrò sicuramente, anche perchè ho già acquistato la Lyon City Card.