Londra ha tanto da offrire e visitarla in due giorni è impossibile. Ottimizzando i tempi, cercando di visitare i luoghi d’interesse che sono vicini tra loro e, ahimé, facendo qualche rinuncia, è comunque possibile vedere tante cose. Nel post precendente ho parlato della mia prima giornata nella meravigliosa Londra, descrivendo l’itinerario seguito quasi internamente a piedi tra Westminster, la Torre di Londra e le vie dello shopping londinesi.
Adesso vi parlo della seconda giornata di viaggio, in giro tra i grattacieli della City, il cuore finanziario di Londra, e Notting Hill. Avendo poco tempo a disposizione, quella mattina mi sono messo presto in marcia. Questa volta, per ottimizzare i tempi, ho raggiunto St. Paul Cathedral in metro, prendenso la Central Line (linea rossa) dalla stazione Shepherd’s Bush a St. Paul’s.
St. Paul’s Cathedral
La stazione della metro di St. Paul’s si trova a un paio di minuti dalla cattedrale. Ho fatto il mio ingresso da un cancello laterale che dà su un giardinetto sul retro della cattedrale. Al centro vi è una piccola fontana con la statua di San Paolo in cima a una colonna.
La cattedrale è famosa perché lì vengono celebrati i matrimoni reali…come dimenticare il famosissimo matrimonio tra il Principe Carlo e Lady Diana. È possibile visitare la cattedrale e salire sulla sua maestosa cupola, seconda per grandezza solo a quella della Basilica di San Pietro a Roma.
Io ho evitato, perché sapevo che da lì a poco, e a un prezzo nettamente inferiore, avrei potuto godere di una vista di Londra dall’alto dal The Monument; ma su questo ci tornerò più avanti.
Il Globe Theatre
Tappa successiva del mio tour è stato il Globe Theatre. Per raggiungerlo, però, bisogna attraversare il Tamigi e il ponte più vicino è il Millennium Bridge. È un ponte pedonale, inaugurato dalla Regina Elisabetta nel 2000 in occasione del nuovo millennio, da qui il suo nome.
Quando si parla del Globe, solitamente si dice che si tratta del teatro di William Shakespeare. In realtà non è così, è solo una riproduzione fedele del vero Globe, distrutto nel corso del ‘600. La struttura è realizzata in legno, come nell’originale, e di forma ottagonale, con uno spazio aperto al centro per fare entrare la luce naturale. Il teatro offre ogni anno una ricca stagione teatrale tra maggio e ottobre, nella quale vengono rappresentate le opere shakespeariane più famose.
Lì accanto sorge la famosa Tate Modern, la galleria d’arte moderna ospitata in una ex centrale elettrica. Questo è un classico esempio di riqualificazione che ha caratterizzato Londra negli ultimi anni, trasformando gli antichi locali dedicati alle attività portuali in alloggi lussuosi o spazi culturali. Pur essendo a ingresso gratuito, ho deciso di saltare la Tate, perché ammetto di non essere un grande amante dell’arte moderna e ho preferito dedicare quel tempo alla città.
In giro per la City di Londra
Dopo aver visto il Globe Theatre, ho ripreso il mio giro attraversando nuovamente il Millennium Bridge. Arrivato alla Cattedrale di St. Paul, mi sono diretto verso la City, il cuore finanziario di Londra. Man mano che mi avvicinavo, la città cambiava: dalle case e dai palazzi in tipico stile britannico, mi avvicinavo sempre più ai grattacieli con grandi vetrate e ultramoderni.
Era sabato mattina e quindi in giro c’erano solo pochi turisti come me, dato che le attività finanziarie erano ferme per il weekend. Se visitate la City in un giorno lavorativo (cosa che ho fatto in un viaggio successivo), troverete un via vai frenetico di persone d’affari. Quindi, sicuramente i fine settimna o i festivi sono il momento migliore per visitare la City.
La prima cosa che incontrato e che mi ha fatto capire di aver raggiunto la City, è stata la Royal Exchange, sede della borsa di Londra. È un edificio che salta subito all’occhio perché in stile neoclassico con un porticato di colonne corinzie. Sorge in una piccola piazza, dove si trova anche la Bank of England, sulla sinistra rispetto alla Royal Exchange, e la statua equestre del duca di Wellington.
Da lì inizia Lombard Street, una delle strade principali della City e centro bancario di Londra dal Medioevo. Il suo nome deriva dai banchieri lombardi che qui nel Medioevo avevano le loro sedi. La caratteristica principale di Lombard Street non è tanto negli edifici, quanto nelle insegne che testimoniano il passato di questa strada: quando la maggior parte della popolazione era analfabeta, le persone riuscivano a riconoscere la propria banca dal simbolo araldico presente nell’insegna.
Camminare per la City significa anche passeggiare tra i grattacieli. Ce ne sono di tutte le altezze e di tutte le forme, alcune anche un po’ bizzarre. L’esempio più famoso è il 30 St. Mary Axe, più noto come Gherkin (cetriolo). Il nome Gherkin, oltre che derivare dalla sua forma insolita, è stato dato dai londinesi quando, alla sua inaugurazione, il grattacielo fu illuminato di verde, assumendo davvero le sembianze di un cetriolo.
Un altro edificio particolare è il Lloyd’s Building, sede della celeberrima compagnia assicurativa Lloyd’s. È un edificio particolare perché gli elementi funzionali, quali scale, corridoi e tubazioni, sono tutti visibili, creando un effetto insolito.
Una cosa che mi ha colpito molto della City, è il fatto che modernità e storia si mescolano. Capita, infatti, di camminare tra i grattacieli e di imbattersi in una chiesetta in pietra medievale.
The Monument
Finito il giro tra i grattacieli del cuore finanziario di Londra, la mia tappa successiva è stata il The Monument. È una colonna alta più di 60 metri, costruita in ricordo del grande incendio che distrusse Londra nel 1666, e sorge nel punto esatto in cui esso scoppiò. È possibile salire in cima alla colonna per ammirare un meraviglioso panorama della città dall’alto…tutto questo per sole 3 sterline.
Per fare ciò, però, è necessario salire i 311 gradini della scala a chiocciola che si trova al suo interno. Non è un impresa impossibile; tuttavia, sconsiglio di salire solo a coloro che hanno la fobia degli spazi stretti, perché lo spazio diventa angusto soprattutto nel momento in cui si incontrano persone che vanno nel senso opposto al proprio. In alcuni punti ci sono degli spazi dove è possibile sostare, ma non sono tantissimi lungo la salita.
Il panorama da lassù è spettacolare e merita la fatica della salita. Da un lato è possibile ammirare la City con i suoi grattacieli, la Torre di Londra, il Tower Bridge e lo Shard, oltre al resto della vista a 360 gradi. Alla discesa, il personale alla reception vi rilascerà un attestato per essere riusciti salire i 311 scalini.
Il mio giro nella City era ormai concluso ed era arrivato il momento di andare a prendere la metro in direzione Notting Hill. Proprio mentre mi stavo dirigendo verso la fermata della metro Bank, sono passato davanti alla Mansion House, la casa del sindaco di Londra. In realtà ero passato lì davanti al mattino, ma non l’avevo per niente notata.
Notting Hill
Se come me siete dei fan del film Notting Hill, non potete non visitare l’omonimo quartire di Londra. Resterete affascinati dalle case color pastello, dalle altre bianche in stile vittoriano e georgiano e da Portobello Road, attrattiva principale con il suo mercato.
Sono capitato al mercatino di Portobello Road nel momento di maggiore affluenza. Infatti, di sabato, oltre al quotidiano mercato di generi alimentari e merce varia, si tiene quello dell’antiquariato, che ha reso celebre Portobello Road turisticamente parlando.
Se non vi importa nulla dell’antiquariato e desiderate visitare Portobello Road in maniera più tranquilla, vi consiglio di farlo di settimana. In un viaggio che ho fatto successivamente, ho visitato Notting Hill in un anonimo mercoledì pomeriggio e ho potuto godermi meglio il tempo trascorso lì. C’erano solamente pochissimi turisti che giravano per i tanti negozietti di souvenires e qualche bancarella di frutta e verdura, nulla di più…le vostre foto vi diranno grazie!!!
Passeggiando per Notting Hill, troverete anche alcune delle location del film: al 142 di Portobello Road si trova la libreria di viaggi di William Thacker, interpretato da Hugh Grant; in realtà, lì non vi è alcuna libreria. In occasione di quel viaggio, in quel locale c’era un negozio di articoli vintage, mentre l’ultima volta che ci sono stato un negozio di souvenires. La vera libreria che ha ispirato quella del film, si trova poco lontano sempre a Notting Hill, al 13 di Blenheim Crescent.
Percorrendo tutta Portobello Road, fino all’altezza del Coffee Republic, al 280 di Westbourne Park Road si trova la “casa dal portone blu” del protagonista William Thacker, proprio sul lato opposto al bar.
Con la visita a Notting Hill si è concluso il mio primo viaggio in solitaria. Londra l’avevo sognata sin da ragazzino e finalmente l’avevo vista. Ho trovato una città viva, dai mille colori, che non stanca mai. Il modo migliore per visitare Londra è farlo a piedi: camminare per la città ti fa vedere un mondo in miniatura, una città che accoglie culture e persone da ogni dove. E questo lo si vede e lo si sente in ogni angolo della città, quando si incontrano persone da tutto il mondo vestite con i loro coloratissimi abiti tradizionali del loro paese d’origine, o semplicemente sentendo i profumi dei moltissimi ristoranti etnici sparsi per Londra. Ogni volta tornarci è un piacere ed è impossibile non innamorarsene. Chissà che qualcosa non stia già bollendo in pentola e che non ci rivedremo molto presto.
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