Praga viene definita la città delle cento torri. Non so se il numero delle torri esistenti in città sia proprio quello, ma quando la si visita, sono tante le scale che si salgono. Ogni volta, però, la fatica viene sempre ripagata con dei panorami mozzafiato.
Il mio viaggio a Praga e il blog
Questo viaggio fatto l’estate scorsa è stato molto importante per me, perché, proprio mentre mi trovavo a Praga, ho deciso di aprire un blog di viaggi. L’idea mi era venuta in mente già altre volte in passato, ma l’ho sempre abbandonata. Non so, forse per la paura di lanciarmi in quest’avventura 2.0, di fallire, di non riuscire a raggiungere certi numeri. Ma alla fine mi sono detto: “Chi se ne frega dei numeri”. È stato proprio durante quel viaggio che qualcosa è scattato. Avevo una voglia matta di raccontare i posti che andavo a vedere, di condividere tante foto. È stato il viaggio della svolta, se così vogliamo dire, quello che mi ha convinto a buttarmi. E così, qualche mese dopo, ho avviato quest’avventura sul web.
Come è nato il viaggio
È nato più come una vacanza. Durante una serata tra amici è partita la proposta. Nelle giornate successive mi sono occupato della ricerca dei voli e dell’alloggio. Alla fine siamo partiti solo in due, io e il mio carissimo amico Alberto – che è stato un ottimo compagno di viaggio. In tutta sincerità, preferisco che sia andata così. A me piace viaggiare da solo, perché durante i viaggi in solitaria riesco a godermi a fondo il luogo che sto visitando. Quando però devo viaggiare in compagnia, credo che partire in 2 – 4 persone sia l’ideale.
L’idea era di andare a visitare una capitale europea e, soprattutto, di scappare per qualche giorno dal caldo soffocante della Sicilia. Dopo diverse ricerche e aver valutato varie opzioni – si sa, partire ad agosto è un salasso, soprattutto per quanto riguarda i voli – la scelta è caduta su Praga. La capitale ceca era nella mia wishlist, ma non proprio in cima alla lista. Ringrazio che sia risultata la città più conveniente in quel periodo, perché, una volta lì, me ne sono innamorato. È stata una sorpresa continua, ogni suo angolo regalava qualcosa di cui restare stupiti e affascinati.
Prima del viaggio
L’ho detto già in altri post. Programmo i miei viaggi in maniera quasi maniacale. Non posso farci nulla, voglio che ogni giornata sia ben organizzata e abbia una tabella di marcia ben precisa. Solitamente ho a disposizione pochi giorni durante i viaggi, quindi il tempo deve essere ottimizzato nel migliore dei modi per vedere più cose possibili. Naturalmente concedo anche qualche piccolo margine di flessibilità.
Nel caso di questo viaggio a Praga, la guida che ho utilizzato per pianificare l’itinerario è stata la Walking Guide di Praga della National Geographic. È stata una guida molto utile sia in fase di programmazione sia durante il viaggio stesso, perché propone itinerari a piedi da seguire nei vari quartieri di Praga. È una città che va girata a piedi e i mezzi pubblici devono essere utilizzati solo per coprire le grandi distanze. Solo così è possibile assaporare appieno la magia della capitale ceca.
Prague card sì, Prague Card no?
Altra cosa da valutare prima di partire è stata se acquistare o meno la Prague Card. È una tessera pensata per i turisti, che dà diritto all’utilizzo illimitato dei mezzi pubblici e all’ingresso gratuito o scontato a moltissimi luoghi d’interesse di Praga, per il numero di giorni acquistato. Ne esistono, infatti, di diversi tagli (da 2 – 3 – 4 giorni), da scegliere in base alla durata della permanenza a Praga. Conviene acquistare questa tessera? Beh, la cosa è alquanto soggettiva e dipende dal tipo di visita che s’intende fare. Se si vuole visitare a fondo la città, allora conviene molto. Se si è a Praga solo per un paio di giorni e si vuole fare un giro per i principali luoghi d’interesse della città, la Prague Card non conviene. Ad ogni modo, sul sito internet ufficiale della Prague Card è possibile calcolare il risparmio (se c’è) che si avrebbe, acquistando la tessera – per il Prague Card Calculator cliccate qui.
L’itinerario
Questo viaggio è durato 4 giorni pieni, non considerando i due dell’andata e del ritorno. Ogni giorno è stato dedicato alla visita di un quartiere o comunque di luoghi d’interesse vicini tra loro. Questo per poter facilitare la visita della città a piedi, limitando al minimo l’uso dei mezzi pubblici. Ecco di seguito l’itinerario scelto:
- Giorno 1: Castello di Praga e dintorni
- Giorno 2: Città Vecchia
- Giorno 3: Quartiere ebraico
- Giorno 4: Malá Strana e Città Nuova
L’arrivo a Praga
Come ho detto sopra, l’idea di questo viaggio era di andare in un posto al fresco, per scappare per qualche giorno dal caldo della Sicilia. Non potrò mai dimenticare la sensazione provata appena sceso dall’aereo all’aeroporto di Praga: il sole era pallido, quasi coperto dalle nubi, ma ad accoglierci c’era un caldo che più umido non poteva essere. Ebbene sì, a Praga d’estate può fare parecchio caldo e anche abbastanza umido – il caldo che io sopporto meno 😀
Alcune cose di Praga che mi hanno colpito al primo impatto: gli autisti degli autobus guidano da pazzi – o perlomeno guidava così quello del bus 100 che ci ha portati dall’aeroporto al capolinea Zličín della linea B della metro; la metropolitana a Praga è profondissima: quando si scende nelle stazioni della metro, le scale mobili sono lunghissime e molto ventose, soprattutto in concomitanza con il passaggio dei treni.
Arrivati nel tardo pomeriggio al nostro hotel, al confine tra i quartieri Malá Strana e Smichov, e dopo una bella rinfrescata, ci siamo subito avventurati nella Città Vecchia. Praga di sera si carica della sua magia e, secondo me, è quello il momento migliore per scattare delle belle fotografie, se siete degli appassionati. Le strade erano affollate di turisti e di gente di ogni tipo, anche se si poteva camminare abbastanza sereni.
Giunti a Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia), abbiamo assistito per la prima volta (la prima di molte in realtà) alla sua attrazione principale: i rintocchi dell’Orologio Astronomico, uno dei simboli della città. Allo scoccare di ogni ora, l’orologio suona e mette in movimento le figure raffiguranti i dodici Apostoli – ma di questo parlerò più a fondo a tempo debito.
Poiché sono tante le cose che ho visto a Praga, ho deciso di dedicare un post a ciascuna giornata del mio viaggio. Nel prossimo post, quindi, racconterò la prima giornata di viaggio, dedicata alla visita del castello di Praga e dei suoi dintorni.
3 Comments
Sono contenta che la voglia di aprire il tuo blog sia stata ispirata proprio dalla “mia” Praga. Una delle mille magie di questa città unica al mondo 😀
L’autista che guida come un pazzo è stata una coincidenza, di solito sono totalmente rispettosi di limiti e velocità! E lasciamo stare il caldo… due estati fa era peggio che in Italia. Partita alla ricerca di un po’ di fresco, sarei tornata indietro all’istante!
Ciao Celeste! Ti ringrazio per essere passata sul mio blog 🙂 Probabilmente sarà come dici tu, per il resto del viaggio ho usato solo metro e tram. Anch’io appena atterrato, volevo tornare indietro per il caldo, ma per fortuna che non l’ho fatto perché è stato un viaggio fantastico. Devo ancora finire di raccontarlo, perchè in questo ultimo periodo ci sono stati dei viaggi e parte di essi devo ancora documentarli 😛 Quindi, dai un’occhiata di tanto in tanto, perché gli altri post vedranno presto la luce. A presto 🙂