Sono tornato da pochi giorni da un fantastico viaggio a Londra… forse dovrei dire in Inghilterra, dato che questa volta mi sono spinto oltre i confini della capitale britannica. Sono tornato per la terza volta nel mio luogo del cuore a quasi tre anni dall’ultima volta e l’ho trovato molto cambiato, a cominciare dallo skyline lungo il Tamigi. Questo mi ha trasmesso l’idea di una Londra sempre dinamica e che vuole essere protagonista della scena mondiale, come lo è stata nel suo passato glorioso.
L’itinerario del viaggio
Il viaggio è durato 5 giorni e 4 notti, giorni di viaggio inclusi. Dato che era la mia terza volta a Londra, l’idea era quella di esplorare zone della città non visitate durante i miei due viaggi precedenti (questo non vuol dire che non abbia anche fatto visita ai classici luoghi d’interesse). Ah, dimenticavo: come nel primo viaggio, sono partito in solitaria. Ecco come ho impostato il viaggio:
- Giorno 1: arrivo a Londra e pomeriggio alla scoperta del quartiere di Kensington
- Giorno 2: visita a Stonehenge e Bath
- Giorno 3: Camden Town, Covent Garden, West End, Westminster
- Giorno 4: Greenwich, Westminster e Notting Hill
- Giorno 5: ritorno in Italia
Giorno 1: l’arrivo a Londra
A differenza dei due viaggi precedenti, questa volta sono atterrato all’aeroporto di Gatwick, il secondo della città. Mentre l’aeroporto principale, Heathrow, si trova vicino Londra ed è raggiungibile con la Piccadilly Line della metro, tutti gli altri aeroporti londinesi sono distanti diverse decine di chilometri dalla città, compreso Gatwick.
Da Gatwick a Londra
Per raggiungere il centro di Londra da Gatwick ci sono varie possibilità: la prima e più veloce è il Gatwick Express, un treno che porta a Victoria Station in circa 30 minuti; la rapidità ovviamente si paga, infatti un biglietto di andata/ritorno costa più di 30 sterline. La seconda opzione è il pullman della National Express: traffico permettendo, si raggiunge Victoria Station in circa un’ora e mezza e rispetto al treno costa più o meno la metà per un biglietto di a/r; un’altra opzione è il servizio di navette easyBus, offerto dalla compagnia aerea EasyJet: prenotando con molto anticipo, si possono trovare biglietti di sola andata a 2 sterline. Nel mio caso, National Express costava meno negli orari di mio interesse – anche perché ho fatto i biglietti pochi giorni prima della partenza.
Arrivato a Londra…
Sono atterrato a Londra in perfetto orario, intorno alle 13:15, ora locale. Passati i controlli doganali, ho preso il pullman National Express per Victoria Station un’ora dopo. Appena arrivato nel centro di Londra, mi sono spostato in metro verso Hammersmith, dove ho alloggiato in una pensione. La camera era piccina, circa 10 mq compreso il bagno 😀 ma accogliente e pulita. Lasciata la valigia, ho preso zaino e fotocamera e mi sono spostato nel quartiere di Kensington, a poche fermate di metro.
Kensington è un quartiere molto elegante, con schiere di case bianche in stile vittoriano. Salito dalla stazione dell’underground di South Kensington, sono andato verso il Museo di Storia Naturale. A quell’ora, ovviamente, il museo era chiuso. Poco male, perché ho avuto modo di visitarlo nel mio ultimo viaggio a Londra. Lo consiglio vivamente, soprattutto se siete amanti delle scienze naturali e di dinosauri. Poco distante, si trova il Victoria and Albert Museum, il più importante museo di arti applicate del mondo, e la Royal Albert Hall, un tempio della musica a Londra. È una sala concerti, dove si esibiscono le più grandi star della musica a livello mondiale.
Camminando intorno al perimetro circolare della Royal Albert Hall e arrivando sul retro della sala concerti, si arriva ai Kensington Gardens. Un tempo erano i giardini di Kensington Palace, ma adesso fanno parte dei parchi reali di Londra, aperti gratuitamente al pubblico. Arrivando dalla Royal Albert Hall, s’incontra immediatamente l’Albert Memorial, un monumento in onore del principe Alberto, consorte della regina Vittoria.
Il mio obiettivo era di arrivare alla statua di Peter Pan, ma purtroppo il sole era quasi tramontato e la statua si trovava dal lato opposto del parco, quindi alla fine ho deciso di rinunciare. Così, stanco del viaggio, mi sono abbandonato a una passeggiata piacevole tra i sentieri dei Kensington Gardens. In precedenza, avevo visto Londra in inverno e in estate, ma adesso posso affermare che la primavera è il mio periodo preferito – certo, ancora devo vederla in autunno -, perché la città assume un’atmosfera molto piacevole agli occhi, grazie ai tantissimi alberi in fiore di diversi colori, dal rosa al bianco, al glicine.
Giorno 2
La seconda giornata di viaggio è stata dedicata alla visita del sito megalitico di Stonehenge e della città georgiana di Bath. Durante la programmazione del viaggio avevo in mente di spingermi fuori Londra per un giorno. La scelta è varia. Sono infatti molte le località raggiungibili da Londra in giornata, sia con viaggi in pullman organizzati, sia pianificando tour per i fatti propri. Per il racconto della mia giornata fuori Londra, vi invito a leggere il post dedicato a questa giornata.
Giorno 3
Camden Town
La giornata è iniziata presto. Alle 8:30 ero già fuori dall’hotel alla volta di Camden Town. Si trova nella zona nord di Londra, nel Borough of Camden. Andare a Camden Town significa entrare nella zona più trasgressiva di Londra, dove la normalità lascia spazio alla stravaganza e all’eccentricità. Appena uscito dalla stazione della metro, ci s’immerge già in Camden High Street.
Si trovano subito negozi con insegne eccentriche, alcune giganti tanto da occupare per intero i piani superiori degli edifici…delle vere e proprie opere d’arte.
A un certo punto, c’è un angolo di Camden Town, dove sembra di trovarsi ad Amsterdam: si tratta del Camden Lock. È una doppia chiusa che regola il passaggio del Regent’s Canal.
Camden Town non è solo negozietti, ma anche e soprattutto mercati. Il più famoso è Camden Lock Market. Camminare all’interno di questo mercato significa immergersi in una miriade di profumi e odori provenienti dalle tantissime bancarelle, in cui viene preparato cibo etnico da ogni parte del mondo. Anche se erano le 10 del mattino, camminare in quel mercato mi aveva fatto venire l’acquolina in bocca. Camminando per il mercato, capita anche d’imbattersi nella statua di Amy Winehouse o in un manichino con la testa a forma di teschio davanti a un negozio d’abbigliamento… questa è Camden Town!
Uscito dal mercato di Camden Lock, la meta successiva del mio giro è stata Primrose Hill. È una collinetta che si trova vicino a Regent’s Park, da dove si può ammirare uno straordinario panorama della città. Da Camden Town ci si arriva in circa 20 minuti a piedi e lungo il percorso ho visto tante belle casette…mamma, quanto amo le casette inglesi!!! Arrivato a Primrose Hill, ahimé, sono rimasto un po’ deluso, perché, nonostante la giornata fosse bellissima e anche calda per essere aprile, giunto in cima alla collina si è fatta trovare un po’ di foschia a rovinare il panorama. Pazienza!
Sceso da Primrose Hill, sono tornato alla fermata della metro Camden Town, percorrendo un’altra strada rispetto all’andata e scoprendo così altri angoli londinesi davvero carini.
Covent Garden
Da Camden Town mi sono spostato in metro verso Covent Garden. L’attrattiva principale è senza dubbio il mercato coperto, costituito da tre edifici paralleli con portici neoclassici. In tutta sincerità, non mi ha colpito particolarmente, forse perché era troppo affollato a quell’ora e non sono riuscito a godermelo come si deve. La prossima volta cercherò di non andarci di sabato.
Dal mercato coperto di Covent Garden mi sono spostato di poco, verso un posto suggestivo e poco conosciuto di Londra: Neal’s Yard. Per fortuna che molti non lo conoscono. Almeno qui non ho trovato tantissima gente! È una piazzetta coloratissima, dove pareti, balconi, porte e infissi sono colorati in tonalità pastello. Sembra di entrare in un mondo uscito dal libro delle fiabe.
West End
Da Covent Garden, il West End è davvero vicino. Questo è il quartiere dei teatri, dove vengono rappresentati i più importanti musical e opere teatrali del mondo – la Broadway di Londra, in pratica. Camminando, ad esempio, mi sono imbattuto nel teatro (il Palace Thatre) che ospita lo spettacolo di Harry Potter and the Cursed Child e molti altri.
Chinatown
Proprio lì si trova anche un’altra zona suggestiva di Londra: Chinatown. È incredibile come basti solamente attraversare la strada per passare da una città a un’altra. Sì, Chinatown non è semplicemente il quartiere cinese di Londra; entrarvi dà l’impressione di essere catapultati in Cina, dove tutto è scritto in lingua cinese (anche i nomi delle strade sono indicati con caratteri cinesi). Bellissime da vedere sono le lanterne sospese sopra la strada. Un posto davvero unico a Londra; lo consiglio!
Piccadilly Circus, Trafalgar Square e Westminster
Il giro è poi continuato nella vicina Piccadilly Circus. Mi ha fatto effetto vederla senza i suoi famosi maxischermi pubblicitari. Al loro posto, al momento, ci sono dei ponteggi con dei cartelloni pubblicitari. Ma tra pochi mesi sarà tutto ripristinato.
L’elegantissima Trafalgar Square è stata la tappa successiva. Era affollatissima di persone ed è stato un po’ brutto vedere i turisti che salivano sui leoni posti sotto la colonna di Nelson, nonostante ci fosse il divieto. Purtroppo, il malcostume di maltrattare i monumenti non è tipico solo delle nostre città storiche.
Per concludere la giornata, ho fatto un giro a Westminster, ma era esageratamente affollata, tanto da avere difficoltà a scattare delle fotografie. Se potete, evitate di andarci nelle ore centrali durante il weekend!
Giorno 4
Per l’ultima giornata di viaggio, ho deciso di andare a Greenwich. Da dove alloggiavo, Hammersmith, il modo più conveniente – e più interessante – per raggiungerla, era di arrivare in metro fino a Westminster, per poi da lì imbarcarsi su un battello alla volta di Greenwich (è comunque possibile raggiungerla anche in altri modi).
Buckingham Palace e St. James’s Park
Prima di andare a Greenwich, ho deciso di fare una piccola deviazione. Non potevo lasciare Londra senza aver fatto visita alla Regina, così sono andato a Buckingham Palace. È stato un piacere per gli occhi, perché le aiuole della piazza antistante il palazzo reale erano piene di tulipani gialli e rossi.
Per andare a Westminster ho percorso St. James’s Park, il mio parco di Londra preferito. Lì ho avuto modo di giocare con gli scoiattoli e di vedere i bellissimi colori della primavera.
Greenwich
Da Westminster sono partito alla volta di Greenwich a bordo del battello delle ore 11 della TRS (Thames River Services). Rispetto ad altre compagnie di navigazione sul Tamigi, questa consente di raggiungere Greenwich in circa 60 minuti, effettuando una sola sosta intermedia nei pressi del Tower Bridge. Le altre, invece, fermano anche in altri moli, allungando così di qualche minuto i tempi di navigazione.
Era una domenica molto soleggiata e calda, soprattutto per essere inizio aprile. Greenwich era affollata sia di turisti sia di londinesi che, approfittando della bella giornata, si erano spostati a Greenwich Park per fare un picnic o prendere il sole. Piccola parentesi: io in valigia avevo messo ombrello e k-way; avrei dovuto mettere la crema solare, perché la sera sono tornato in hotel con il viso scottato. Potevo mai immaginarmi di trovare un sole del genere a Londra? 😀
Cosa vedere a Greenwich
Arrivato a Greenwich, ho visto il veliero storico Cutty Sark – l’ho visto solo da fuori, perché la visita è a pagamento e, in tutta sincerità, non sono un grande appassionato di velieri. Molto interessante è il National Maritime Museum, a ingresso gratuito, che ripercorre la storia della marina britannica. L’edificio più fotografato di Greenwich è senza dubbio il Royal Naval College, con i suoi colonnati ed edifici simmetrici; andando oltre, si trova la Queen’s House, una dimora reale in stile palladiano. Dietro la Queen’s House, si trova un grande parco che culmina su una collina, il Greenwich Park. Salendo sulla collina, si trova il Royal Observatory, dove è tracciata la linea del meridiano fondamentale (o di Greenwich). Mi sono anche concesso un breve giro nella cittadina di Greenwich e l’ho trovata davvero carina. Parlerò dettagliatamente della mia visita a Greenwich in questo articolo.
Ritorno a Westminster e Notting Hill
Nel pomeriggio, ho preso il battello di ritorno verso Westminster, dove mi sono fermato per un po’ di tempo a scattare qualche foto. L’ultima tappa del mio giro londinese è stata Notting Hill. Sembra quasi una tradizione che io finisca lì i miei viaggi a Londra. Nonostante fosse la terza volta che la vedevo, mi ha stupito ancora. Le casette colorate e gli alberi fioriti creavano un bel connubio…sicuramente una meraviglia per gli occhi!
Nonostante fossi in giro dalla mattina presto e avessi camminato per non so quanti chilometri, ho deciso di tornare ad Hammersmith a piedi. Ci sono voluti circa 25-30 minuti, ma la temperatura era gradevolmente mite e avevo voglia di assaporare gli ultimi momenti in giro per Londra.
Io stanco di Londra? Per niente!
Secondo Samuel Johnson,“Se un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita”. Non potrei che essere d’accordo. La mia terza volta a Londra non mi ha per niente fatto stancare di questa città, anzi mi è venuta ancora più voglia di conoscerla fino in fondo. Per il momento ho solo dato un arrivederci a Londra, con in mente già un’idea di quello che sarà il programma del mio prossimo viaggio nella capitale britannica.
6 Comments
Che bello aver scoperto il tuo blog! Anche io adoro Londra e il Regno Unito quindi ti seguo con piacere 🙂
Ciao Silvia!
Sono contento che il mio blog ti piaccia 🙂 Adesso vado a sbirciare il tuo 😛