Sono appena tornato da un viaggio di cinque giorni nella mia terra, la Sicilia. Questo itinerario mi ha portato anche alla scoperta dei dintorni di Agrigento, arrivando fino a Sciacca. Questa cittadina marinara è stata una piacevole sorpresa e sono contento di poter condividere con voi la mia esperienza. Se state cercando idee su cosa vedere a Sciacca, ecco di seguito una piccola guida.
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Come arrivare a Sciacca
Sciacca si trova sulla costa sud-occidentale dell’isola, affacciata sul Canale di Sicilia. Raggiungere Sciacca in auto non è complicato. Se arrivate da Catania, come nel mio caso, dovrete percorrere l’autostrada A19 Catania-Palermo fino allo svincolo per Caltanissetta, imboccare la SS640 (la Strada degli Scrittori) fino ad Agrigento e infine la SS115 fino allo svincolo per Sciacca. La distanza tra Catania e Sciacca, seguendo questo percorso, è di circa 227 km e il tempo di percorrenza circa 3 ore, traffico permettendo qualcosa di meno.
Se arrivate da Palermo, i tempi di percorrenza e la distanza sono nettamente inferiori. Avete due opzioni per raggiungere Sciacca da Palermo. La prima, la più breve in termini di chilometri, vi permette di arrivare a Sciacca in circa un’ora e mezza percorrendo la SS624 e un breve tratto di SS115. La seconda opzione, un po’ più lunga, consente di arrivare a Sciacca tramite l’autostrada A29 Palermo-Mazzara del Vallo uscendo a Castelvetrano per poi continuare sulla SS115 in direzione Agrigento.
Cosa vedere a Sciacca
Dopo avervi spiegato come arrivare, è arrivato il momento di parlarvi di cosa vedere a Sciacca. La cittadina conserva molti monumenti d’interesse artistico. La sua particolare struttura urbana è frutto dell’operato degli Arabi, che erano soliti realizzare quartieri recintati da mura, e dei Normanni, i quali ampliarono le mura per rendere possibile la convivenza fra Normanni, Arabi, Greci e Franchi. È per questo che il centro storico di Sciacca conserva ancora oggi elementi del passato medievale. Tra il XV e il XVI secolo, le mura però vennero sostituite dai sontuosi palazzi nobiliari.
Le porte della città
Delle antiche mura oggi restano le porte. Originariamente Sciacca contava 5 porte, ma di queste ne restano solo 3. La prima è Porta Palermo che collega Piazza Don Luigi Sturzo e Piazza Guglielmo Marconi. Presenta delle colonne in stile barocco e un’aquila in cima. Porta San Salvatore, invece, si trova in Piazza Carmine e presenta delle sculture rinascimentali. Infine, Porta San Calogero funge da ingresso al quartiere di San Michele, l’antico nucleo di Sciacca.
Cosa vedere a Sciacca: la Basilica di Maria SS. del Soccorso
A Sciacca ci sono tante chiese da vedere ed elencarle tutte sarebbe impossibile. Camminando tra le sue strade, ne incontrerete alcune e quindi vi verrà senza dubbio la curiosità di entrare. Io ho visitato la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna del Soccorso. L’inizio della costruzione risale al 1108, per volontà di Giulietta la Normanna, figlia del conte Ruggero. Ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli fino alla ricostruzione nel 1656, quando fu intitolata alla Patrona di Sciacca, la Madonna del Soccorso.
Il culto della Madonna del Soccorso a Sciacca è legato a una dura pestilenza che colpì la cittadina marinara e che non sembrava voler andar via. Il 1 febbraio 1626 la popolazione promosse un pellegrinaggio dalla chiesa di Sant’Agostino alla Chiesa Madre per chiedere la liberazione dal contagio. Il giorno seguente la statua della Madonna del Soccorso fu portata in pellegrinaggio. Improvvisamente un fulmine colpì i piedi della Madonna. Una fumata si estese per tutta la città e gli abitanti guarirono dalla peste. Ancora oggi il culto della Madonna del Soccorso è molto sentito dalla cittadinanza di Sciacca, al punto che la Patrona viene celebrata 2 volte l’anno il 2 febbraio (anniversario del miracolo) e il 15 agosto.
La basilica è sicuramente uno dei monumenti principali da vedere a Sciacca. Si presenta con la facciata divisa in tre sezioni, caratterizzate da parti in pietra dorata locale e superfici intonacate di calce bianca, che insieme creano un bel gioco di colori. Alzando gli occhi, si potrà notare che è incompiuta. All’interno invece è divisa in tre navate da colonne in stile ionico. Molto bello è il soffitto interamente affrescato.
Cosa vedere a Sciacca: Museo Francesco Scaglione
Proprio accanto alla Basilica della Madonna del Soccorso si trova uno dei principali musei da vedere a Sciacca. Sto parlando della Casa-Museo Francesco Scaglione. Il Cavaliere Francesco Scaglione fu uomo di cultura e grande collezionista d’arte. Nel suo testamento lasciò scritto che era sua volontà trasformare la sua dimora in un museo. Il palazzo si sviluppa su due livelli e ogni sala espone oggetti di varia natura della collezione di Scaglione. Si trovano orologi, candelieri, opere settecentesche di artisti locali, armi, foto, cartoline, monete greche e romane, dipinti dell’Ottocento, ceramiche di Capodimonte, mobili d’epca. I soffitti delle sale sono tutti affrescati e, insieme ai pregiati pavimenti in maiolica, sono espressione dell’arte decorativa siciliana che mescola motivi ornamentali arabi, catalani, rinascimentali e barocchi.
Cosa vedere a Sciacca: punto panoramico di Via Porta di Mare
Tra le cose da vedere a Sciacca vi sono sicuramente i punti panoramici. A due passi dalla Basilica della Madonna del Soccorso, si trova il punto panoramico di Via Porta di Mare. Ve lo consiglio non tanto per il panorama, quanto più per il fatto che sul muretto che lo delimita si trovano dei vasi coloratissimi in ceramica di Sciacca. Qui potrete scattare delle belle foto ricordo!
Cosa vedere a Sciacca: Palazzo Steripinto
Ritornando su Corso Vittorio Emanuele, la via principale del centro di Sciacca, s’incontra Piazza Angelo Scandaliato, che oltre a Palazzo Maurici e alla Chiesa di San Domenico, offre un’altra terrazza panoramica. Percorrendo il corso fino alla fine, si arriva a Palazzo Steripinto.
Cosa vedere a Sciacca: il porto e il Quartiere dei Marinai
Essendo una cittadina marinara, gran parte della vita di Sciacca avviene nel suo porto. Qui si trovano ad esempio tanti ristoranti e locali dove mangiare a Sciacca. Camminare lungo il porto e il lungomare vi consente di vedere la Sciacca più autentica, fatta di pescatori. Ho anche assistito a una partita a carte in uno dei vicoli, finita con una piccola discussione animata tra i giocatori.
Se vi capita di restare a Sciacca almeno per un giorno, vi consiglio di andare sul lungomare la sera tardi, dopo le 23. Vedrete i pescherecci partire in fila per la battuta di pesca. Non avevo mai assistito a una cosa del genere e mi ha molto colpito. Gli stessi pescherecci tornano il pomeriggio seguente, scaricando sul molo tutto il pescato che viene immediatamente venduto.
Dai moli del porto è anche possibile scattare la classica fotografia da cartolina di Sciacca.
La scalinata “a zig-zag”
Nella zona del porto non ci sono grandi luoghi d’interesse, ma vi segnalo due scalinate molto partiolari. La prima è la scalinata a zig-zag. Si trova in Vicolo Grange Caricatore, dietro al ristorante La Lampara. È un luogo molto caratteristico di Sciacca e deve essere incluso tra le cose da vedere.
La scala con le ceramiche di Vicolo Consiglio
Un’altra scalinata da vedere a Sciacca è quella che si trova in Vicolo Consiglio. Questa è la famosa scala di Sciacca con le maioliche colorate, quindi assolutamente da non perdere! La tradizione delle maioliche a Sciacca dura da secoli e gli antichi forni confermano che sia cominciata nel Duecento. Oltre a essere utilizzate come decorazione in alcuni punti della città, potete ammirare le maioliche colorate di Sciacca nelle tante botteghe artigianali presenti nel centro città.
Cosa vedere a Sciacca: le terme
Sciacca è famosa per tre cose: il corallo rosso, le maioliche e le terme. Secondo la leggenda, le fonti termali di Sciacca furono scoperte da Dedalo, approdato in Sicilia dopo aver costruito il labirinto a Creta. In realtà si sa che furono i Greci di Selinunte a scoprirle e a comprendere gli effetti benefici delle loro acque. Dopo la Prima guerra punica, l’area passò al controllo dei Romani, i quali erano grandi amanti dei bagni e delle terme. Considerando queste terme migliori di quelle di Roma, i Romani fecero di Sciacca un importante sito termale e centro postale. Purtroppo con le invasioni barbariche le terme caddero nell’oblio.
Solo con l’arrivo a Sciacca di San Calogero, nel 530 d.C., le terme iniziarono a essere riutilizzate. Il Santo riuscì a convertire la popolazione al Cristianesimo e a sfruttare le fonti termali a scopo terapeutico. Durante il Medioevo i monaci dell’eremo di San Calogero continuarono a curare gli infermi con l’utilizzo delle acque e dei fumi termali. Le terme di Sciacca furono famose anche nel Rinascimento per poi cadere nel dimenticatoio fino alla fine dell’Ottocento. In questo periodo si iniziò a parlare di una Valle dei Bagni e il progetto si realizzo negli anni ’20 del Novecento, con la costruzione del Parco delle Terme di Sciacca in stile liberty. Oggi le terme di Sciacca sono chiuse ma recentemente sono stati trovati fondi per riportarle in attività.
Anche se al momento non è possibile rilassarsi nelle terme di Sciacca, è possibile andare ad ammirare l’edificio in stile liberty. Proprio davanti a esso, si affaccia una bellissima terrazza panoramica da dove ammirare Sciacca e il suo fantastico mare dalle mille tonalità di blu.
Cosa vedere a Sciacca: Cortile Carini
Lasciate le terme, vi consiglio di risalire verso il centro storico di Sciacca, in particolare in Piazza Saverio Friscia. Qui troverete un passaggio con arco. Appena passato l’arco, troverete una scalinata con i gradini decorati con cocci vari, che conduce in un cortile. Qui si trovano le opere dell’artista Giulio Lorubbio. Si tratta di decorazioni realizzate con materiali abbandonati recuperati durante le lunghe passeggiate dell’artista al porto, in spiaggia o in campagna. Questi cocci messi insieme formano delle decorazioni raffiguranti paesaggi marini, animali, piante, creature fantastiche, che rendono questo cortile un luogo molto colorato di Sciacca da vedere assolutamente.
Cosa vedere a Sciacca: Castello dei Luna
Adesso torniamo a parlare di storia. Da Piazza Saverio Friscia potete raggiungere il Castello dei Luna. Si tratta di un imponente castello medievale costruito nel 1382 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta. Passò in mano ai conti Luna quando Margherita, una delle sue tre figlie di Peralta, sposò il conte catalano Artale de Luna.
Il Castello dei Luna sorge in posizione dominante, nella parte alta di Sciacca, quindi per raggiugnerlo bisogna camminare un po’ in salita. Se non avete voglia, potete arrivarvi in auto. Data la sua posizione, è una delle prime cose che si vedono arrivando da Agrigento sulla SS115. Qui si sarebbero consumati i fatti del “caso di Sciacca”, la secolare lotta sanguinosa tra la famiglia dei Luna (catalana) e quella dei Perollo (normanna). Secondo la leggenda, lo scontro avvenne per motivi sentimentali, per un amore segreto tra Giovanni Perollo e Margherita, moglie di Artale Luna. Le testimonianze storiche parlano invece di interessi politici ed economici.
Il Castello dei Luna è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Musei da vedere a Sciacca
Oltre alla Casa-Museo Francesco Scaglione di cui vi ho parlato prima, a Sciacca ci sono altri musei da vedere e che potete aggiungere al vostro itinerario se avete tempo. Eccoli qui di seguito.
Museo del Carnevale di Sciacca
Sciacca è famosa anche per il carnevale, tanto che è stato aperto un museo dedicato a questa festa. Il Museo del Carnevale di Sciacca racconta la storia di questa tradizione, attraverso una collezione di circa 100 plastici storici in ceramica, riproduzioni in miniatura dei carri allegorici che hanno partecipato alle varie edizioni, ricostruzioni in cartapesta di prodotti tipici enogastronomici siciliani e una particolare sezione dedicata alla ceramica locale.
Il Museo del Carenvale di Sciacca si trova in Contrada Perriera ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Museo del Mare di Sciacca
In questo museo di recente apertura si possono ammirare anfore e altri tesori ritrovati nei fondali marini di fronte alla città, presso l’Isola Ferdinandea. Dovete infatti sapere che a largo di Sciacca si trova un’isola che è emersa nel 1831 a seguito di un’eruzione vulcanica sottomarina. Purtroppo il materiale vulcanico che la componeva si è eroso con la forza del mare, causando la scomparsa di questa “terra emersa” in pochi mesi.
Nel museo si trovano anche cannoni in bronzo, timoni, lanterne e molto altro, tra cui modellini di antiche imbarcazioni. Se siete degli amanti del mare, questo museo fa proprio per voi!
Museo del Giocattolo
Un altro museo di Sciacca che vorrei segnalarvi è quello del giocattolo, che espone una collezione di giocattoli dal 1880 al 1980.
Casa-Museo del Sapone
A Sciacca sorge un museo molto particolare: la Casa-museo del sapone. Nel mondo ce ne sono solamente sette e uno si trova proprio qui. È ospitato all’interno di un fabbricato rurale dei primi dell’Ottocento e racconta la tradizione millenaria della produzione del sapone, iniziata già nel 2800 a.C., con il sapone ottonuto dall’olio d’oliva. Il museo si trova in Contrada Cartabubbo (un po’ lontano dal centro) ed è visitabile su prenotazione (contattare il numero +39 349 6087713).
Cosa vedere nei dintorni di Sciacca
Il Castello Incantato
Anche i dintorni di Sciacca offrono alcune cose da vedere. A pochissimi chilometri dal centro abitato si trova un luogo unico nel suo genere: il Castello Incantato. Non fatevi strane idee! Non troverete alcun castello come lo s’intende di solito. È un museo all’aperto dove si possono ammirare le opere di Filippo Bentivegna.
Nato a Sciacca nel 1888, dopo l’adolescenza emigrò negli Stati Uniti. Lì però non ebbe vita facile perché fu vittima di un incidente sul lavoro e subì un’aggressione da un rivale in amore che gli provocò un trauma cranico e un’alterazione della sua psiche. Dopo questi due episodi, tornò a Sciacca nel 1919. Una volta arrivato, si chiuse nel suo podere in solitudine, passando l’intera esistenza scolpendo teste. Bentivegna divenne il re assoluto del suo podere e le teste erano i suoi sudditi. A Sciacca lo chiamavano Filippo il Pazzo o Filippu di li testi, data la sua attività. Alla sua morte avvenuta nel 1967 in solitudine, lasciò migliaia e migliaia di teste scolpite sulle pietre e sui tronchi degli alberi d’ulivo. Inoltre, all’interno della sua casetta ha realizzato un murale che racconta la sua esperienza in America.
Consiglio vivamente di includere il Castello Incantato tra le cose da vedere a Sciacca, data la sua particolarità. Si trova in Via Filippo Bentivegna 16 ed à raggiungibile solo in auto. L’orario di apertura è dalle 9:30 alle 13 e dalle 16 alle 19:30. Il costo del biglietto è di 5 euro (luglio 2020).
L’eremo di San Calogero
Un altro luogo da vedere nei dintorni di Sciacca è l’eremo di San Calogero, sull’omonimo monte. Sorge dove un tempo si trovava una chiesetta, utilizzata dall’eremita San Calogero per curare gli infermi mediante i vapori sulfurei del monte. È proprio da questo monte che arrivano le acque delle terme di Sciacca. Nel 1530, con la crescita del culto di San Calogero, si decise per la costruzione di un edificio più grande.
Si presenta con la facciata di colore bianco e quattro pilastri in pietra lavica che reggono il cornicione sovrastante; all’interno ha una navata unica con otto altari laterali. La statua del Santo si trova sull’altare maggiore ed è chiusa in una custodia lignea del Settecento.
Dove mangiare a Sciacca
Dopo avervi parlato di cosa vedere a Sciacca, è arrivato il momento di parlare di cibo. Essendo Sciacca una cittadina marinara, il pesce la fa senza dubbio da padrone sulla tavola. Vorrei consigliarvi due trattorie che ho provato personalmente e da cui sono uscito molto soddisfatto.
- Trattoria Mokarta: se entrate in questa trattoria, mangerete dell’ottimo pesce freschissimo cucinato come in casa. Io ho mangiato un antipasto misto di pesce e una spigola arrostita, ma il menù è molto vario e con prezzi accessibili. Il locale si trova in Via Lido Esperando 43, sul lungomare.
- Trattoria Al Faro: quest’altro locale si trova nella zona del porto di Sciacca, a fianco alla Scalinata con le maioliche. Qui ho mangiato un ottimo risotto alla marinara e i prezzi, sebbene leggermente più alti della trattoria precedente, sono comunque accessibili. Questa trattoria si trova in Via Porto 25.
Per la colazione vi consiglio il Bar del Corso, in Corso Vittorio Emanuele vicinissimo alla Basilica della Madonna del Soccorso. Ho provato la granita ed era molto buona e avete a disposizione una scelta molto varia di paste da abbinare, se volete variare dalla classica brioche. Inoltre, una specialità di questo bar sono i cucchiteddi, uno dei dolci tipici di Sciacca. Si tratta di dolcetti a base di pasta di mandorla farciti di confettura di zucca.
Restando in tema di colazione, ma volendo anche merenda, si dice che la più buona granita di Sciacca si trovi al Bar Roma dello Zio Aurelio, in Via delle Dogane 8.
Dove dormire a Sciacca
Sciacca si visita tranquillamente in una giornata. Ma se volete fermarvi di più per godere anche del suo bellissimo mare, potete scegliere tra una vasta serie di hotel, b&b, appartamenti e case vacanze a Sciacca. Io ho soggiornato in una casa sul lungomare, su due piani e dotata di ogni comfort. Ho avuto la possibilità di vedere dal balcone i pescatori partire con i loro pescherecci poco prima della mezzanotte.
Vi consiglio di andare a vedere la sezione del blog dedicata alla Sicilia per trovare altre idee per il vostro viaggio in questa terra.
Mappa delle cose da vedere a Sciacca
Vi allego una mappa con le cose da vedere a Sciacca per facilitarvi nella costruzione del vostro itinerario.
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2 Comments
Ho sempre sentito nominare Sciacca ma non pensavo che fosse così bella! Grazie per avermela fatta scoprire attraverso il tuo racconto!
Ciao Sonia! È stata una bella scoperta anche per me 🙂